Una volta all'anno la Dorna organizza una conferenza stampa riservata ai rappresentanti (tecnici) delle case.
Quest'anno erano presenti Shuhei Nakamoto (HRC Executive Vice President), Kouichi Tsuji (General Manager Motorsports Division Yamaha), Gigi Dall'Igna (Ducati Corse General Manager) e Ken Kawauchi (Technical Manager, Suzuki). Stranamente mancava Romano Albesiano dell'Aprilia.
Una dimenticanza o si ? pensato che il Generale Gigi, visti i pregressi potesse rappresentare anche la casa veneta?
E' una battuta, ovviamente, ma tenendo conto che la cosa pi? interessante del meeting ? stata una risposta intelligente e sarcastica di Dall'Igna ai colleghi nipponici possiamo affermare che, quantomeno a humour, Italia batte Giappone 1-0.
L'incontro, infatti, si ? chiuso sul discorso delle comunicazioni radio dai box, invocate recentemente soprattutto da Valentino Rossi.
RADIO SI, RADIO NO - "Quest'anno l'assenza di comunicazioni radio pu? averci penalizzato - ha detto Tsuji - ma allo spegnersi del semaforo tutte le decisioni sono nelle mani dei piloti".
"In F.1 i costi affrontati per le comunicazioni e la telemetria sono molto alti", ha sottolineato Nakamoto come a dire che nel motociclismo non se ne sente la necessit?.
NO AGLI SPOILER: UN ERRORE - "In alcune gare, come i flag-to-flag comunicare via radio con i piloti pu? essere interessante - ha detto sorridendo Gigi Dall'Igna - ma sinceramente preferisco investire il mio budget su aspetti pi? interessanti, come per esempio lo sviluppo di ali e aerodinamica!".
La battuta ha chiuso la polemica che durante il dibattito si ? sviluppata fra Nakamoto e l'ingegnere italiano.
"Io vengo dalla F.1 - ha spiegato il vicepresidente della HRC - e so quanto si spende per lo sviluppo dell'aerodinamica. Inserire questa voce di costo nel budget non va nella direzione del mantenimento dei costi. Senza parlare della pericolosit? di queste appendici".
La risposta di Dall'Igna ? stata pronta.
UN DANNO PER L'INTERA INDUSTRIA - "La Ducati usa gli spoiler dal 2015, si sono verificate tante cadute ed in nessuna di essere le alette hanno rappresentato un pericolo. Non ci sono dati in questo senso. Secondo me invece ? stato un grosso errore vietarli ed ? stato fatto per togliere un vantaggio ad un avversario, perch? probabilmente noi siamo pi? avanti della concorrenza nel loro sviluppo. La realt? ? che questa proibizione va contro l'interesse dell'industria motociclistica perch? lo sviluppo dell'aerodinamica sulle moto ? praticamente assente, ed invece poteva essere sviluppata in MotoGP".
"In F.1 la spesa per lo sviluppo aerodinamico ? il 70% del costo del progetto - ha replicato Nakamoto - ma i risultati non si vedono nell'industria dell'auto".
Una risposta non del tutto veritiera visto che ormai anche le vetture di classe media beneficiano degli studi effettuati nelle massime competizioni automobilistiche, sotto forma di frontali particolarmente curati, estrattori sul posteriore, quando non vere e proprie ali sulle supercar. E' vero invece come afferma Nakamoto che in F.1 si parla poco o nulla di sospensioni, importantissime invece nelle due ruote.
POTERE HONDA - L'impressione che abbiamo ricavato dall'incontro ? che nella MSMA, l'associazione che riunisce i costruttori, a parlare sia quasi sempre la Honda, con la Ducati come unico interlocutore.
Sia Tsuji che Kawahuchi infatti sono intervenuti marginalmente nei discorsi.
Quest'anno erano presenti Shuhei Nakamoto (HRC Executive Vice President), Kouichi Tsuji (General Manager Motorsports Division Yamaha), Gigi Dall'Igna (Ducati Corse General Manager) e Ken Kawauchi (Technical Manager, Suzuki). Stranamente mancava Romano Albesiano dell'Aprilia.
Una dimenticanza o si ? pensato che il Generale Gigi, visti i pregressi potesse rappresentare anche la casa veneta?
E' una battuta, ovviamente, ma tenendo conto che la cosa pi? interessante del meeting ? stata una risposta intelligente e sarcastica di Dall'Igna ai colleghi nipponici possiamo affermare che, quantomeno a humour, Italia batte Giappone 1-0.
L'incontro, infatti, si ? chiuso sul discorso delle comunicazioni radio dai box, invocate recentemente soprattutto da Valentino Rossi.
RADIO SI, RADIO NO - "Quest'anno l'assenza di comunicazioni radio pu? averci penalizzato - ha detto Tsuji - ma allo spegnersi del semaforo tutte le decisioni sono nelle mani dei piloti".
"In F.1 i costi affrontati per le comunicazioni e la telemetria sono molto alti", ha sottolineato Nakamoto come a dire che nel motociclismo non se ne sente la necessit?.
NO AGLI SPOILER: UN ERRORE - "In alcune gare, come i flag-to-flag comunicare via radio con i piloti pu? essere interessante - ha detto sorridendo Gigi Dall'Igna - ma sinceramente preferisco investire il mio budget su aspetti pi? interessanti, come per esempio lo sviluppo di ali e aerodinamica!".
La battuta ha chiuso la polemica che durante il dibattito si ? sviluppata fra Nakamoto e l'ingegnere italiano.
"Io vengo dalla F.1 - ha spiegato il vicepresidente della HRC - e so quanto si spende per lo sviluppo dell'aerodinamica. Inserire questa voce di costo nel budget non va nella direzione del mantenimento dei costi. Senza parlare della pericolosit? di queste appendici".
La risposta di Dall'Igna ? stata pronta.
UN DANNO PER L'INTERA INDUSTRIA - "La Ducati usa gli spoiler dal 2015, si sono verificate tante cadute ed in nessuna di essere le alette hanno rappresentato un pericolo. Non ci sono dati in questo senso. Secondo me invece ? stato un grosso errore vietarli ed ? stato fatto per togliere un vantaggio ad un avversario, perch? probabilmente noi siamo pi? avanti della concorrenza nel loro sviluppo. La realt? ? che questa proibizione va contro l'interesse dell'industria motociclistica perch? lo sviluppo dell'aerodinamica sulle moto ? praticamente assente, ed invece poteva essere sviluppata in MotoGP".
"In F.1 la spesa per lo sviluppo aerodinamico ? il 70% del costo del progetto - ha replicato Nakamoto - ma i risultati non si vedono nell'industria dell'auto".
Una risposta non del tutto veritiera visto che ormai anche le vetture di classe media beneficiano degli studi effettuati nelle massime competizioni automobilistiche, sotto forma di frontali particolarmente curati, estrattori sul posteriore, quando non vere e proprie ali sulle supercar. E' vero invece come afferma Nakamoto che in F.1 si parla poco o nulla di sospensioni, importantissime invece nelle due ruote.
POTERE HONDA - L'impressione che abbiamo ricavato dall'incontro ? che nella MSMA, l'associazione che riunisce i costruttori, a parlare sia quasi sempre la Honda, con la Ducati come unico interlocutore.
Sia Tsuji che Kawahuchi infatti sono intervenuti marginalmente nei discorsi.
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