Il forlivese, travolto prima da Iannone poi da Pedrosa: "A Jerez monter? degli specchietti. Le scuse di Andrea? Lo conosco, lo fa tanto per dire.. La Ducati? Quando sono arrivato non la voleva nessuno, ora c'? la fila.."
Piegato, non spezzato. A un paio di giorni dal tamponamento sub?to da Dani Pedrosa, la gamba sinistra di Andrea Dovizioso fa ancora male, "ma almeno non ? peggiorata, ho anche dormito in aereo. A Jerez sar? pronto".
Andrea, peggio il fisico o il morale?
"Ma a livello mentale non sono scosso, se non sei tu a sbagliare ti senti a posto. Potevo fare tre podi, sono sereno e soddisfatto, anche se so quanto quei punti fossero fondamentali in un campionato cos? difficile. ? quella, la cosa che scoccia".
Si ? chiesto: ma sempre a me?
Ride. "No no, anche se due su tre ? una statistica devastante. Sono solo coincidenze. In Argentina sappiamo cos'? successo, ad Austin ? stato solo un piccolo errore, pura sfortuna. Per? per Jerez chieder? di montarmi degli specchietti piccolini, cos? da gestire io la situazione, visto che gli altri...".
Pi? facile digerire l'incidente con Pedrosa che con Iannone.
"Indubbiamente. ? palese quel che ? successo, parliamo di due soggetti diversi che approcciano le gare con mentalit? diversa. Il danno ? stato uguale, ma Andrea ? entrato in quell'ultima curva annebbiato, non sapendo se ne usciva. Pedrosa ha solo fatto un errore".
Non sembra aver creduto troppo alle scuse del suo compagno.
"Lo conosco, so come corre, non ? la prima volta. Si fa pochi problemi, magari pu? chiedere scusa, ma lo fa per modo di dire, in modo diverso da Dani".
Tanti nel paddock sono sinceramente dispiaciuti per lei.
"Bellissimo. Me ne sono accorto e mi ha fatto molto piacere. L'ho notato anche da persone con le quali ho pochi rapporti. La gente ha imparato a conoscermi, a vedere che sono trasparente, non racconto balle".
Guarda la classifica del Mondiale e pensa che...
"Che ? deludente. Potevo essere in un'ottima posizione. Marquez si dimostra davvero forte con un mezzo che non ? il migliore e io avrei avuto davanti solo lui, con gli altri, Vale, Lorenzo, Dani, con pochi punti causa i loro errori. Io non ne ho fatti e per come va il campionato che vivr? di tanti alti e bassi, sarebbero stati punti importantissimi. Ma il mio Mondiale non ? assolutamente finito".
La sua ? una bella serenit?.
"Sono pi? maturo e a invecchiare si cambia, no? Poi vedo le cose per quel che sono: se sei veloce e non fai errori non puoi perdere la serenit?. La moto ? veloce, lavoriamo bene, nessuno pu? imputarmi niente. Fa una grandissima differenza".
Questa Ducati ? molto figlia sua.
"S?. Fare una MotoGP ? complicatissimo e di nessuno si pu? dire che ? indispensabile, non un pilota, non un ingegnere. Serve il gruppo. Ma sono stati molto importanti gli input che ho dato all'arrivo di Dall'Igna per la moto 2015, la base di tutto il buono che c'? ora".
Lei ha detto no alla Suzuki per restare in Ducati: sarebbe ingiusto se adesso che arriva Lorenzo la Ducati sacrificasse lei?
"Rispondo molto tranquillo: cosa decider? Ducati non lo so, io sar? comunque sereno. Le persone in Ducati sanno cosa ? successo negli ultimi 4 anni, Gigi lo ha visto in questi 3, hanno tutti i dati per capire le caratteristiche dei piloti, il lavoro di sviluppo, l'approccio, la professionalit?. Se sceglieranno me, ? perch? condividono il mio ragionamento, il mio metodo di lavoro. Dovessero scegliere diversamente, sar? ugualmente sereno. Ho sofferto tantissimo in questi anni, ma adesso siamo qui con una Ducati mai stata cos? competitiva, neanche quando vinceva con Stoner".
Piace a Suzuki e Ktm. Aspetter? comunque la Ducati?
"Tutti si sono gi? mossi per capire e valutare. Per l'esperienza che ho, si sono fatti avanti quasi tutti: valuto i progetti".
Lorenzo e il suo gruppo preferirebbero che restasse lei.
"Davvero? Di sicuro sanno che sono professionista e non fuori di testa, e immaginano quello che posso dare allo sviluppo".
Sorpreso dall'arrivo di Jorge?
"Se arriver? davvero, un po' s?. Ma parlando da esterno credo che in Yamaha non ci sia una gran serenit?. Brutto per un pilota vivere una situazione simile, ancor pi? se sei un pi? volte campione del mondo".
? il pilota giusto per la Ducati?
"Non posso dirlo di nessuno, perch? la Ducati ? particolare. La base, il carattere ? sempre quello, poi la moto ? migliorata tanto, adesso ci vanno forte in tanti. Ed ? una soddisfazione personale: sono arrivato qui che nessuno la voleva, ora trovane uno che non la vorrebbe. Per questo, per me, non guidarla nel 2017 sarebbe un progetto non finito".
Ora si va a Jerez, non una delle sue piste pi? amate
"Amore per Jerez ? una parola troppo grande, le voglio bene. Con queste gomme ci sar? ancora qualcosa da scoprire, per capirle a 360? bisogner? attendere fino al Mugello. Ma non ho dubbi. ? una Ducati vincente".
Fonte gazzetta.it
Bravo Dovi....un pischello serio e umile.
Piegato, non spezzato. A un paio di giorni dal tamponamento sub?to da Dani Pedrosa, la gamba sinistra di Andrea Dovizioso fa ancora male, "ma almeno non ? peggiorata, ho anche dormito in aereo. A Jerez sar? pronto".
Andrea, peggio il fisico o il morale?
"Ma a livello mentale non sono scosso, se non sei tu a sbagliare ti senti a posto. Potevo fare tre podi, sono sereno e soddisfatto, anche se so quanto quei punti fossero fondamentali in un campionato cos? difficile. ? quella, la cosa che scoccia".
Si ? chiesto: ma sempre a me?
Ride. "No no, anche se due su tre ? una statistica devastante. Sono solo coincidenze. In Argentina sappiamo cos'? successo, ad Austin ? stato solo un piccolo errore, pura sfortuna. Per? per Jerez chieder? di montarmi degli specchietti piccolini, cos? da gestire io la situazione, visto che gli altri...".
Pi? facile digerire l'incidente con Pedrosa che con Iannone.
"Indubbiamente. ? palese quel che ? successo, parliamo di due soggetti diversi che approcciano le gare con mentalit? diversa. Il danno ? stato uguale, ma Andrea ? entrato in quell'ultima curva annebbiato, non sapendo se ne usciva. Pedrosa ha solo fatto un errore".
Non sembra aver creduto troppo alle scuse del suo compagno.
"Lo conosco, so come corre, non ? la prima volta. Si fa pochi problemi, magari pu? chiedere scusa, ma lo fa per modo di dire, in modo diverso da Dani".
Tanti nel paddock sono sinceramente dispiaciuti per lei.
"Bellissimo. Me ne sono accorto e mi ha fatto molto piacere. L'ho notato anche da persone con le quali ho pochi rapporti. La gente ha imparato a conoscermi, a vedere che sono trasparente, non racconto balle".
Guarda la classifica del Mondiale e pensa che...
"Che ? deludente. Potevo essere in un'ottima posizione. Marquez si dimostra davvero forte con un mezzo che non ? il migliore e io avrei avuto davanti solo lui, con gli altri, Vale, Lorenzo, Dani, con pochi punti causa i loro errori. Io non ne ho fatti e per come va il campionato che vivr? di tanti alti e bassi, sarebbero stati punti importantissimi. Ma il mio Mondiale non ? assolutamente finito".
La sua ? una bella serenit?.
"Sono pi? maturo e a invecchiare si cambia, no? Poi vedo le cose per quel che sono: se sei veloce e non fai errori non puoi perdere la serenit?. La moto ? veloce, lavoriamo bene, nessuno pu? imputarmi niente. Fa una grandissima differenza".
Questa Ducati ? molto figlia sua.
"S?. Fare una MotoGP ? complicatissimo e di nessuno si pu? dire che ? indispensabile, non un pilota, non un ingegnere. Serve il gruppo. Ma sono stati molto importanti gli input che ho dato all'arrivo di Dall'Igna per la moto 2015, la base di tutto il buono che c'? ora".
Lei ha detto no alla Suzuki per restare in Ducati: sarebbe ingiusto se adesso che arriva Lorenzo la Ducati sacrificasse lei?
"Rispondo molto tranquillo: cosa decider? Ducati non lo so, io sar? comunque sereno. Le persone in Ducati sanno cosa ? successo negli ultimi 4 anni, Gigi lo ha visto in questi 3, hanno tutti i dati per capire le caratteristiche dei piloti, il lavoro di sviluppo, l'approccio, la professionalit?. Se sceglieranno me, ? perch? condividono il mio ragionamento, il mio metodo di lavoro. Dovessero scegliere diversamente, sar? ugualmente sereno. Ho sofferto tantissimo in questi anni, ma adesso siamo qui con una Ducati mai stata cos? competitiva, neanche quando vinceva con Stoner".
Piace a Suzuki e Ktm. Aspetter? comunque la Ducati?
"Tutti si sono gi? mossi per capire e valutare. Per l'esperienza che ho, si sono fatti avanti quasi tutti: valuto i progetti".
Lorenzo e il suo gruppo preferirebbero che restasse lei.
"Davvero? Di sicuro sanno che sono professionista e non fuori di testa, e immaginano quello che posso dare allo sviluppo".
Sorpreso dall'arrivo di Jorge?
"Se arriver? davvero, un po' s?. Ma parlando da esterno credo che in Yamaha non ci sia una gran serenit?. Brutto per un pilota vivere una situazione simile, ancor pi? se sei un pi? volte campione del mondo".
? il pilota giusto per la Ducati?
"Non posso dirlo di nessuno, perch? la Ducati ? particolare. La base, il carattere ? sempre quello, poi la moto ? migliorata tanto, adesso ci vanno forte in tanti. Ed ? una soddisfazione personale: sono arrivato qui che nessuno la voleva, ora trovane uno che non la vorrebbe. Per questo, per me, non guidarla nel 2017 sarebbe un progetto non finito".
Ora si va a Jerez, non una delle sue piste pi? amate
"Amore per Jerez ? una parola troppo grande, le voglio bene. Con queste gomme ci sar? ancora qualcosa da scoprire, per capirle a 360? bisogner? attendere fino al Mugello. Ma non ho dubbi. ? una Ducati vincente".
Fonte gazzetta.it
Bravo Dovi....un pischello serio e umile.
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