Originally posted by iomoto
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non servono assolutamente a un caz.zo, in termini di tempo sul giro. preziosi dice che servono a raccogliere dati, avr? ragione lui...
ste alette danno deportanza, e in teoria danno un infinitesimale vantaggio in accelerazione evitando l'impennata.
peccato che la tendeza all'impennata si ha a basse velocit?, e pi? la velocit? ? bassa pi? le alette non lavorano. la loro massima deprotanza la danno alla massima velocit?, e cio? quando la moto non si impenna pi? e crerano solamente resistenza aerodinamica, cio? frenano la moto. non dico che a 150 all'ora non lavorino, dico che la superficie alare ? piccola per dare risultati paganti. sotto i 100 all'ora sono totalmente inutili.
in curva non servono a un *****, anzi aggiungono solo carico inutile stressando ancor di pi? pneumatico e forcella.
in staccata non ne parliamo neanche, perch? la deportanza agisce sull' asse anteriore, e lo pneumatico ha gi? tutta l'aderenza che gli serve. per evitare l'impennamento del posteriore dovrebbero metterle sul codone.
rimane il fatto che la superficie alare ? minima, e quindi il carico a bassa velocit? pure.
con quella esigua superficie alare, per ottenere qualche vantaggio reale, dovrebbe amentare l'allungamento, e cio? le alette dovrebbero essere lunghe lunghe e strette strettem come quelle degli alianti, aumenterebbe l'efficienza (deportanza) e diminuirebbe la resistenza (freno), ma ste alette sarebbero largeh un metro l'una, i piloti decapitati durante il sorpasso non sarebbero d'accordo.
comunque le alette fisse sulle moto rimangono una troiata senza se e senza ma.
in pi? l'angolo di incidenza sembra preso a *****, mi sembra superiore ai 15-18 gradi, e se le alette hanno un profilo alare convenzionale significa stallo, cio? zero deportanza e taaanta resistenza, ma non credo che barbetta sia cosi' sciocco.
in ogni caso su una moto le alette fisse sono una troiata sempre e comunque.
cosa mooolto diversa se fossero pi? grandi e a incidenza variabile. allora si' che ci si divertirebbe..
a bassa velocit? incidenza massima (come sono ora, ma pi? grandi, molto) allora si avrebbe una reale deportanza che non fa impennare la moto. si avrebbe anche una resistenza pazzesca ma la moto a bassa velocit? ha cavalli in esubero.
poi per? in curva e con l'aumentare della velocit? le ali dobrebbero tornare a incidenza zero (cio? parallele al terreno, se fatte con profilo simmetrico) altrimenti creerebbero una resistenza tale che la moto non passerebbe i 200 manco col motore dello shuttle.
in staccata idem, con ali vere che leggessero la velocit? e adeguassero l'incidenza avremmo decelerazioni paurose, simil frmula uno (se le ali fossero grandi abbastanza)
ma questa ? gi? fantascienza perch? arrivati a sto punto, con le nueve forze in gioco, tutta la motocicletta dovrebbe essere riprogettata. chiss?...
ps. io ho un diploma di ragioneria, barbetta ha una laurea in ingegneria, quindi non ci vuol niente che abbia ragione lui. (dubito)
sarebbe molto molto interessante sapere i carichi generati alle varie velocit?... chi fa una telefonata in ducati?
ste alette danno deportanza, e in teoria danno un infinitesimale vantaggio in accelerazione evitando l'impennata.
peccato che la tendeza all'impennata si ha a basse velocit?, e pi? la velocit? ? bassa pi? le alette non lavorano. la loro massima deprotanza la danno alla massima velocit?, e cio? quando la moto non si impenna pi? e crerano solamente resistenza aerodinamica, cio? frenano la moto. non dico che a 150 all'ora non lavorino, dico che la superficie alare ? piccola per dare risultati paganti. sotto i 100 all'ora sono totalmente inutili.
in curva non servono a un *****, anzi aggiungono solo carico inutile stressando ancor di pi? pneumatico e forcella.
in staccata non ne parliamo neanche, perch? la deportanza agisce sull' asse anteriore, e lo pneumatico ha gi? tutta l'aderenza che gli serve. per evitare l'impennamento del posteriore dovrebbero metterle sul codone.
rimane il fatto che la superficie alare ? minima, e quindi il carico a bassa velocit? pure.
con quella esigua superficie alare, per ottenere qualche vantaggio reale, dovrebbe amentare l'allungamento, e cio? le alette dovrebbero essere lunghe lunghe e strette strettem come quelle degli alianti, aumenterebbe l'efficienza (deportanza) e diminuirebbe la resistenza (freno), ma ste alette sarebbero largeh un metro l'una, i piloti decapitati durante il sorpasso non sarebbero d'accordo.
comunque le alette fisse sulle moto rimangono una troiata senza se e senza ma.
in pi? l'angolo di incidenza sembra preso a *****, mi sembra superiore ai 15-18 gradi, e se le alette hanno un profilo alare convenzionale significa stallo, cio? zero deportanza e taaanta resistenza, ma non credo che barbetta sia cosi' sciocco.
in ogni caso su una moto le alette fisse sono una troiata sempre e comunque.
cosa mooolto diversa se fossero pi? grandi e a incidenza variabile. allora si' che ci si divertirebbe..
a bassa velocit? incidenza massima (come sono ora, ma pi? grandi, molto) allora si avrebbe una reale deportanza che non fa impennare la moto. si avrebbe anche una resistenza pazzesca ma la moto a bassa velocit? ha cavalli in esubero.
poi per? in curva e con l'aumentare della velocit? le ali dobrebbero tornare a incidenza zero (cio? parallele al terreno, se fatte con profilo simmetrico) altrimenti creerebbero una resistenza tale che la moto non passerebbe i 200 manco col motore dello shuttle.
in staccata idem, con ali vere che leggessero la velocit? e adeguassero l'incidenza avremmo decelerazioni paurose, simil frmula uno (se le ali fossero grandi abbastanza)
ma questa ? gi? fantascienza perch? arrivati a sto punto, con le nueve forze in gioco, tutta la motocicletta dovrebbe essere riprogettata. chiss?...
ps. io ho un diploma di ragioneria, barbetta ha una laurea in ingegneria, quindi non ci vuol niente che abbia ragione lui. (dubito)
sarebbe molto molto interessante sapere i carichi generati alle varie velocit?... chi fa una telefonata in ducati?
in red bull voglio sostituire Adrian Newey....manda il curriculum
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