Era lo scorso Ottobre quando l’americano Ben Spies, ai tempi ancora pilota in MotoGP per il team Ducati Pramac Racing, comunicava il suo ritiro dalle competizioni a causa del grave infortunio alla spalla destra. L’annuncio arrivava alla fine di un calvario che per lo sfortunato pilota texano aveva avuto inizio con una caduta nel GP ‘bagnato’ della Malesia 2012, in quella che si sarebbe poi rivelata la sua ultima gara come pilota ufficiale Yamaha in MotoGP.
Dopo l’inevitabile operazione chirurgica, Spies si apprestava ad affrontare il 2013 con la Desmosedici GP13 del team Pramac, ma dopo i primi due rounds della stagione (Losail e Austin), il popolare ‘Elbowz‘ decise di prendersi una pausa dalle corse per concentrarsi sul pieno recupero dell’articolazione, ancora fastidiosamente dolorante. Spies torn? quindi in pista ad estate in oltrata, in occasione del GP di Indianapolis, ma l’ennesimo disastro era dietro l’angolo: caduta nelle ‘libere’, infortunio all’altra spalla, la sinistra, e poche settimane dopo l’annuncio del ritiro.
Spies, che compir? 30 anni a Luglio, pu? comunque vantare un palmares di tutto rispetto: 3 volte campione AMA Superbike, 1 titolo iridato SBK nel 2009, 1 vittoria (Assen 2011), altri 5 podi e una pole (Indianapolis 2010) in 3 anni ‘pieni’ di MotoGP. Dopo l’annuncio del ritiro, il texano aveva comunque lasciato una porta aperta ad un possibile ritorno alle corse, magari nel 2015, ma alcune sue dichiarazioni raccolte a margine del GP delle Americhe da MCN sembrerebbero precludere in modo definitivo a tale possibilit?:
“Non si pu? mai dire mai, ma a meno che accada qualcosa di drammatico nel mondo della medicina, in questo momento posso dire al 100% che [il mio ritorno alle corse] non accadr? mai, a nessun livello. Dispiace, ? chiaro, ma sono consapevole del fatto che, anche se io facessi di tutto per tornare in pista, per me sarebbe comunque pericoloso a causa della spalla. E questo rende questa situazione un boccone pi? facile da digerire.”
“Per quanto riguarda il mio ritiro, ? successo esattamente nel modo in cui avrei voluto, cio? senza troppo clamore. E’ stato un bel modo di allontanarsi, senza troppa emotivit?, ma il modo in cui ? successo ? stato orribile: avrei voluto chiudere in un modo migliore, ma il 2012 ? stato un anno orribile per diversi aspetti, e l’anno scorso non avrei dovuto correre per nessuna ragione.”
“Oltre a questo, devo dire che ho avuto degli anni davvero molto buoni. Ho avuto una stagione terribile, ma ? una cosa che posso sopportare e non ho rimpianti. Se le cose fossero andate nel modo giusto avrei forse potuto vincere un altro paio di gare in MotoGP e finire nei primi tre in campionato, ma non credo che diventare campione del mondo fosse nel mio destino. Sono realista, e so che non sarebbe mai accaduto.”
Spies ha inoltre aggiunto di non avere piani definiti per il futuro a parte “ingrassare e non dover pi? rifiutare il tiramis? dopo un pasto”, ma il texano gestisce comunque un discreto portfolio di immobili in affitto, ha un suo ristorante a Dallas e sta preparando qualche importante novit? per la sua squadra di ciclismo Elbowz Racing, che saranno rese note a brave.
Da motoblog
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