Siamo al delirio
Il pentolone della MotoGP sta bollendo ma sembra che il cuoco stia gettando al suo interno ingredienti a caso. Open, Factory, Factory 2 sono le materie prime che si mescolano senza soluzione di continuit? in un campionato che a pochi giorni della partenza non ha ancora una forma chiara. Marted? avrebbe dovuto tenersi una riunione della GP Commision che avrebbe dovuto sancire la nascita della ? categoria? sotto-classe? - Factory 2. Il condizionale ? d?obbligo perch? quell?incontro ? stato rimandato, forse a questo pomeriggio o a domani, non ? ancora stato deciso.
Nel frattempo si ? cercato di complicare una situazione che, se per gli addetti ai lavori non ? di immediata comprensione, per i semplici appassionati rappresenta una sfida seconda solo a un cruciverba di Bartezzaghi. Sul tavolo della fatidica riunione ci sar? infatti anche la novit? di potere passare nel corso della stagione dal regolamento Factory a quello Open o Factory 2, a piacimento. La cura sembra peggio della malattia, verrebbe da commentare.
Gi? l?introduzione della Factory 2 era stata accolta con perplessit? ? a volere essere gentili ? ma l?ultima trovata sembra l?ennesimo colpo di scena in quel B movie che ? il motomondiale 2014. Dall?Igna aveva preso con filosofia ? e tanta diplomazia ? l?ultima idea di Ezpeleta, ?non siamo felici, ma sappiamo che alcuni compromessi vanno accettati nel mondo reale?. In verit? ormai la MotoGP ha travalicato la fantascienza.
Facciamo un breve riepilogo: Le Factory dovranno punzonare tutti e cinque i motori da usare nel corso della stagione in Qatar, congelandone lo sviluppo. Le Open, invece, ne avranno 12 a disposizione liberamente modificabili e le Factory 2 (nel caso esistessero, perch? rappresentano solo un ipotesi) 9. Precedentemente era stato indicato il 28 febbraio come data limite entro la quale i team dovevano comunicare in quale categoria si sarebbero schierati. Una decisione che sarebbe stata definitiva. Tutte queste regole per? potrebbero essere cancellate con un colpo di spugna.
Honda ha gi? una volta tirato la giacchetta della Dorna per costringerla a inventarsi la Factory 2. Probabilmente non ? bastato e ha chiesto maggiore garanzie (e in questo caso, probabilmente, Yamaha le ? andata dietro). Con la possibilit? di saltare la barricata da Factory e Open (o Factory 2) a campionato in corso, le Case giapponesi si mettono al riparo da ogni imprevisto. Un po? come fare una partita a poker guardando le carte dell?avversario.
Succede che nella mente si formano qualche interrogativo e qualche risposta un po? maliziosa. Per esempio, in caso di rottura di qualche rottura ai motori di troppo, perch? non cambiare regolamento invece di partire in fondo allo schieramento? Se i 20 litri di benzina fossero un limite troppo grande, perch? invece di arrovellarsi e spendere soldi in sviluppo, non passare ai 22,5 o 24? Se la moto avesse qualche mancanza, perch? invece di affidarsi ai collaudatori non pensare di cambiare ?pelle? e prendersi la possibilit? dei test liberi?
Tutti i limiti che la Factory ha, nel caso fossero troppo stretti, potrebbero essere facilmente aggirati. Limiti ? ? bene ricordarlo ? voluti in primo luogo dalla Honda, da sempre in prima fila per qualche regola con cui ?far divertire? i propri ingegneri. Ironia a parte, la MotoGP si trova in un caos regolamentare che a una settimana dall?inizio del campionato ? difficilmente giustificabile. Ezpeleta dopo avere fatto la voce grossa per tutto l?inverno, ora sembra essere ritornato sui suoi passi. Ha i suoi buoni motivi, perch? la mossa lo porterebbe ancora pi? vicino al suo obiettivo finale, avere una MotoGP tutta Open.
Forse, come amava dire Macchiavelli, il fine giustifica i mezzi, ma il filosofo fiorentino non doveva rendere conto agli appassionati che comprano il biglietto per entrare in circuito o l?abbonamento per accendere la tv. La MotoGP sta facendo ancora una magra figura e sta gettando un?altra ombra sulla sua immagine. Si continua a ripetere in ogni occasione che la cosa pi? importante ? un regolamento chiaro e duraturo. Se questi sono i risultati?
Read more: MotoGP, Da Factory a Open: passaggio concesso
Il pentolone della MotoGP sta bollendo ma sembra che il cuoco stia gettando al suo interno ingredienti a caso. Open, Factory, Factory 2 sono le materie prime che si mescolano senza soluzione di continuit? in un campionato che a pochi giorni della partenza non ha ancora una forma chiara. Marted? avrebbe dovuto tenersi una riunione della GP Commision che avrebbe dovuto sancire la nascita della ? categoria? sotto-classe? - Factory 2. Il condizionale ? d?obbligo perch? quell?incontro ? stato rimandato, forse a questo pomeriggio o a domani, non ? ancora stato deciso.
Nel frattempo si ? cercato di complicare una situazione che, se per gli addetti ai lavori non ? di immediata comprensione, per i semplici appassionati rappresenta una sfida seconda solo a un cruciverba di Bartezzaghi. Sul tavolo della fatidica riunione ci sar? infatti anche la novit? di potere passare nel corso della stagione dal regolamento Factory a quello Open o Factory 2, a piacimento. La cura sembra peggio della malattia, verrebbe da commentare.
Gi? l?introduzione della Factory 2 era stata accolta con perplessit? ? a volere essere gentili ? ma l?ultima trovata sembra l?ennesimo colpo di scena in quel B movie che ? il motomondiale 2014. Dall?Igna aveva preso con filosofia ? e tanta diplomazia ? l?ultima idea di Ezpeleta, ?non siamo felici, ma sappiamo che alcuni compromessi vanno accettati nel mondo reale?. In verit? ormai la MotoGP ha travalicato la fantascienza.
Facciamo un breve riepilogo: Le Factory dovranno punzonare tutti e cinque i motori da usare nel corso della stagione in Qatar, congelandone lo sviluppo. Le Open, invece, ne avranno 12 a disposizione liberamente modificabili e le Factory 2 (nel caso esistessero, perch? rappresentano solo un ipotesi) 9. Precedentemente era stato indicato il 28 febbraio come data limite entro la quale i team dovevano comunicare in quale categoria si sarebbero schierati. Una decisione che sarebbe stata definitiva. Tutte queste regole per? potrebbero essere cancellate con un colpo di spugna.
Honda ha gi? una volta tirato la giacchetta della Dorna per costringerla a inventarsi la Factory 2. Probabilmente non ? bastato e ha chiesto maggiore garanzie (e in questo caso, probabilmente, Yamaha le ? andata dietro). Con la possibilit? di saltare la barricata da Factory e Open (o Factory 2) a campionato in corso, le Case giapponesi si mettono al riparo da ogni imprevisto. Un po? come fare una partita a poker guardando le carte dell?avversario.
Succede che nella mente si formano qualche interrogativo e qualche risposta un po? maliziosa. Per esempio, in caso di rottura di qualche rottura ai motori di troppo, perch? non cambiare regolamento invece di partire in fondo allo schieramento? Se i 20 litri di benzina fossero un limite troppo grande, perch? invece di arrovellarsi e spendere soldi in sviluppo, non passare ai 22,5 o 24? Se la moto avesse qualche mancanza, perch? invece di affidarsi ai collaudatori non pensare di cambiare ?pelle? e prendersi la possibilit? dei test liberi?
Tutti i limiti che la Factory ha, nel caso fossero troppo stretti, potrebbero essere facilmente aggirati. Limiti ? ? bene ricordarlo ? voluti in primo luogo dalla Honda, da sempre in prima fila per qualche regola con cui ?far divertire? i propri ingegneri. Ironia a parte, la MotoGP si trova in un caos regolamentare che a una settimana dall?inizio del campionato ? difficilmente giustificabile. Ezpeleta dopo avere fatto la voce grossa per tutto l?inverno, ora sembra essere ritornato sui suoi passi. Ha i suoi buoni motivi, perch? la mossa lo porterebbe ancora pi? vicino al suo obiettivo finale, avere una MotoGP tutta Open.
Forse, come amava dire Macchiavelli, il fine giustifica i mezzi, ma il filosofo fiorentino non doveva rendere conto agli appassionati che comprano il biglietto per entrare in circuito o l?abbonamento per accendere la tv. La MotoGP sta facendo ancora una magra figura e sta gettando un?altra ombra sulla sua immagine. Si continua a ripetere in ogni occasione che la cosa pi? importante ? un regolamento chiaro e duraturo. Se questi sono i risultati?
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