MotoGP, Marquez sotto inchiesta: troppi errori
Domenica 29 Settembre 2013 16:15 di Ernesto Emmi - MotoGP
Marc Marquez ? sotto investigazione dalla Direzione di Gara per il contatto, minimo ma potenzialmente letale, con Dani Pedrosa che ne ha provocato la caduta. Non sappiamo quale sar? il risultato dell'inchiesta, quel che ? certo ? che l'attuale DG si ostina a non applicare l'articolo 1.21 del Codice della FIM che, in realt?, si presta pochissimo alle interpretazioni.
Quando infatti al second comma si legge "Riders must ride in a responsible manner which does not cause danger to other competitors or participants", la norma fa riferimento al concetto giuridico della responsabilit?.
In questo caso, soggettiva.
Ma quando un pilota ? responsabile di una azione colposa che ha causato danno ad un avversario?
La risposta ? semplice, quando non ha adottato tutte le misure per impedirlo.
Ecco perch? un contatto fra piloti durante un duello non pu? essere sanzionato. Entrambi, infatti, possono aver contribuito all'incidente.
Nel caso in questione, per?, il contatto (lievissimo, ma tale) ? originato da un errore del pilota che seguiva, cio? Marquez, che infatti ? andato lungo. Nell'intento per? di perdere meno tempo possibile, Marc ha comunque impostato lunghissimo la curva, invece di rialzare la moto. Solo il caso (ed il grande controllo della moto) ha evitato un tamponamento.
Ecco dunque spiegata semplicemente la responsabilit? di Marc Marquez.
Ed ? inutile ricordare gli innumerevoli casi in cui il fenomeno spagnolo ? incappato incidenti simili.
Questo ? quanto la Direzione di Gara dovrebbe rilevare. Cosa far? non ha importanza. Del resto, ripetutamente, ? stato permesso di infrangere l'articolo 1.21 al comma 3: "ridere should use ONLY the track and the pit-lane".
Ci? non esclude i cordoli, considerati per consuetudine parte della pista, ma il loro esterno s??quale curva e quale circuito vi fa venire in mente?
Lo spettacolo ? una cosa, il rispetto delle regole, un altro.
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Domenica 29 Settembre 2013 16:15 di Ernesto Emmi - MotoGP
Marc Marquez ? sotto investigazione dalla Direzione di Gara per il contatto, minimo ma potenzialmente letale, con Dani Pedrosa che ne ha provocato la caduta. Non sappiamo quale sar? il risultato dell'inchiesta, quel che ? certo ? che l'attuale DG si ostina a non applicare l'articolo 1.21 del Codice della FIM che, in realt?, si presta pochissimo alle interpretazioni.
Quando infatti al second comma si legge "Riders must ride in a responsible manner which does not cause danger to other competitors or participants", la norma fa riferimento al concetto giuridico della responsabilit?.
In questo caso, soggettiva.
Ma quando un pilota ? responsabile di una azione colposa che ha causato danno ad un avversario?
La risposta ? semplice, quando non ha adottato tutte le misure per impedirlo.
Ecco perch? un contatto fra piloti durante un duello non pu? essere sanzionato. Entrambi, infatti, possono aver contribuito all'incidente.
Nel caso in questione, per?, il contatto (lievissimo, ma tale) ? originato da un errore del pilota che seguiva, cio? Marquez, che infatti ? andato lungo. Nell'intento per? di perdere meno tempo possibile, Marc ha comunque impostato lunghissimo la curva, invece di rialzare la moto. Solo il caso (ed il grande controllo della moto) ha evitato un tamponamento.
Ecco dunque spiegata semplicemente la responsabilit? di Marc Marquez.
Ed ? inutile ricordare gli innumerevoli casi in cui il fenomeno spagnolo ? incappato incidenti simili.
Questo ? quanto la Direzione di Gara dovrebbe rilevare. Cosa far? non ha importanza. Del resto, ripetutamente, ? stato permesso di infrangere l'articolo 1.21 al comma 3: "ridere should use ONLY the track and the pit-lane".
Ci? non esclude i cordoli, considerati per consuetudine parte della pista, ma il loro esterno s??quale curva e quale circuito vi fa venire in mente?
Lo spettacolo ? una cosa, il rispetto delle regole, un altro.
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