La benzina ogni giorno costa sempre di pi?, e la lira cede e precipita gi?" cantava Adriano Celentano in Svalutation. Trentasei anni dopo, le parole del "Molleggiato" (ad eccezione del cambio di valuta) sono ancora attuali e potrebbero fare da colonna sonora al motomondiale, mai cos? incerto tra continui cambi di regolamento e casacche. L'ultimo ad echeggiare il malcontento generale tra gli addetti ai lavori ? stato Mattia Pasini, pilota CRT del team SpeedMaster, twittando: "Sarebbe bello fare strada per il talento e per i risultati, invece che per i soldi e per gli sponsor! Ma al giorno d'oggi… alla deriva!"
Ma quali dolori si nascondono dietro allo sfogo del 27enne riminese? Dopo i problemi di Colin Edwards sulla Suter-BMW, si era parlato di un possibile 'acquisto' della ART di SpeedMaster da parte del team del texano, ipotesi poi smentita dai diretti interessati. Tuttavia l'investimento (di tempo e denaro) nella categoria CRT stenta a pagare i dividendi, e Pasini sta valutando con attenzione le possibilit? per l'anno prossimo.
"Stiamo lavorando per trovare una buona soluzione e tornare a vincere – ha confessato – Ormai sono 3 anni che per vari motivi siamo in situazioni difficili. In passato ho anche fatto delle scelte sbagliate, ed il fatto che la CRT sia una categoria cos? nuova non aiuta. Preferirei quasi correre di nuovo in Moto2 pur di tornare a vincere o lottare per farlo, perch? andare avanti cos? ? difficile".
La nuova categoria introdotta dalla Dorna in classe regina ha assunto progressivamente i contorni di un espediente piuttosto che un esperimento, e molti piloti hanno provato sulla propria pelle l'amarezza delle speranze infrante.
"La realt? ? che purtroppo oggi non mi sto divertendo pi? di tanto a fare la CRT in questa maniera. ? una categoria giovane e all'inizio dell'anno bisognava capire che potenziale avesse. Mi ha incuriosito e ho avuto la possibilit? di maturare molto, lottando contro i migliori piloti del mondo. Per? mi aspettavo di essere pi? vicino alle MotoGP, e invece si sono rivelate due categorie a parte, anche se solo dal punto di vista dei distacchi perch? la classifica ? una sola. Le case che ci corrono stanno facendo quello che possono, ma manca ovviamente l'impegno di costruttori come Yamaha, Honda o Ducati. Ci sono margini di crescita, ma se alle MotoGP non fanno fare un passo indietro ? quasi impossibile competere".
Quintessenza del pilota romagnolo istintivo e sanguigno, Pasini ha collezionato 10 successi (8 in 125 e 2 in 250) e 26 podi nell'era delle 2 tempi, ma viene da 3 anni di digiuno (vittoria al Mugello nel 2009 dopo una spettacolare battaglia sotto la pioggia con Simoncelli). La fame, ovviamente, non manca.
"In Moto2 stanno andando molto forte, ? categoria estremamente livellata con moto pi? simili alle controparti stradali, che permettono un po' a tutti di giocarsela. Le gare sono entusiasmanti e i piloti forti non mancano. La bagarre mi ha sempre affascinato, quindi penso che compiere un passo indietro per poi farne due in avanti potrebbe essere una cosa giusta. Mi piacerebbe correre in un team italiano e fare una bella stagione per rilanciarmi. Lottare al massimo per un nono o decimo posto come faccio ora ? un po' difficile".
Parlando di bagarre ? inevitabile tirare in ballo la Superbike, terra sempre pi? 'promessa' per gli esuli del motomondiale.
"Sinceramente non ci ho ancora pensato. Ho delle sfide personali nel motomondiale. Quest'anno abbiamo avuto tanta sfortuna (5 ritiri, ndr) e commesso qualche errore di troppo che non ci ha finora permesso di raccogliere risultati che potevano essere alla nostra portata. Ma non mollo l'osso facilmente, e continuer? a lottare per raggiungere i miei obiettivi in questo campionato".
Read more: Pasini: CRT? Meglio la Moto2
Ma quali dolori si nascondono dietro allo sfogo del 27enne riminese? Dopo i problemi di Colin Edwards sulla Suter-BMW, si era parlato di un possibile 'acquisto' della ART di SpeedMaster da parte del team del texano, ipotesi poi smentita dai diretti interessati. Tuttavia l'investimento (di tempo e denaro) nella categoria CRT stenta a pagare i dividendi, e Pasini sta valutando con attenzione le possibilit? per l'anno prossimo.
"Stiamo lavorando per trovare una buona soluzione e tornare a vincere – ha confessato – Ormai sono 3 anni che per vari motivi siamo in situazioni difficili. In passato ho anche fatto delle scelte sbagliate, ed il fatto che la CRT sia una categoria cos? nuova non aiuta. Preferirei quasi correre di nuovo in Moto2 pur di tornare a vincere o lottare per farlo, perch? andare avanti cos? ? difficile".
La nuova categoria introdotta dalla Dorna in classe regina ha assunto progressivamente i contorni di un espediente piuttosto che un esperimento, e molti piloti hanno provato sulla propria pelle l'amarezza delle speranze infrante.
"La realt? ? che purtroppo oggi non mi sto divertendo pi? di tanto a fare la CRT in questa maniera. ? una categoria giovane e all'inizio dell'anno bisognava capire che potenziale avesse. Mi ha incuriosito e ho avuto la possibilit? di maturare molto, lottando contro i migliori piloti del mondo. Per? mi aspettavo di essere pi? vicino alle MotoGP, e invece si sono rivelate due categorie a parte, anche se solo dal punto di vista dei distacchi perch? la classifica ? una sola. Le case che ci corrono stanno facendo quello che possono, ma manca ovviamente l'impegno di costruttori come Yamaha, Honda o Ducati. Ci sono margini di crescita, ma se alle MotoGP non fanno fare un passo indietro ? quasi impossibile competere".
Quintessenza del pilota romagnolo istintivo e sanguigno, Pasini ha collezionato 10 successi (8 in 125 e 2 in 250) e 26 podi nell'era delle 2 tempi, ma viene da 3 anni di digiuno (vittoria al Mugello nel 2009 dopo una spettacolare battaglia sotto la pioggia con Simoncelli). La fame, ovviamente, non manca.
"In Moto2 stanno andando molto forte, ? categoria estremamente livellata con moto pi? simili alle controparti stradali, che permettono un po' a tutti di giocarsela. Le gare sono entusiasmanti e i piloti forti non mancano. La bagarre mi ha sempre affascinato, quindi penso che compiere un passo indietro per poi farne due in avanti potrebbe essere una cosa giusta. Mi piacerebbe correre in un team italiano e fare una bella stagione per rilanciarmi. Lottare al massimo per un nono o decimo posto come faccio ora ? un po' difficile".
Parlando di bagarre ? inevitabile tirare in ballo la Superbike, terra sempre pi? 'promessa' per gli esuli del motomondiale.
"Sinceramente non ci ho ancora pensato. Ho delle sfide personali nel motomondiale. Quest'anno abbiamo avuto tanta sfortuna (5 ritiri, ndr) e commesso qualche errore di troppo che non ci ha finora permesso di raccogliere risultati che potevano essere alla nostra portata. Ma non mollo l'osso facilmente, e continuer? a lottare per raggiungere i miei obiettivi in questo campionato".
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