direttamente da motocorse
Stoner: la 1000 non ? cos? diversa dalla 800. O forse si...
Difficile immaginarsi un momento migliore per Casey Stoner. Un titolo mondiale che lo ha proiettato definitivamente - ce ne fosse stato bisogno - nell'olimpo della MotoGP, una figlia appena arrivata, e la soddisfazione di aver vinto il primo e l'ultimo titolo con le 800. Honda ha pensato bene di parlare un po' con il suo pilota di punta - non ce ne voglia Pedrosa, la classifica 2011 parla chiaro - per la stagione in arrivo durante i test di Sepang, e di divulgare un'interessante intervista attraverso il suo ufficio stampa. Da cui emergono alcune interessanti considerazioni che abbiamo pensato bene di riproporvi.
Si inizia, ovviamente, parlando delle differenze fra 800 e 1000, motivo di grande curiosit? per la stagione in arrivo. Curiosamente, Casey ne vede davvero poche: "L'unica vera differenza mi sembra pi? dovuta ad un miglioramento della mia Honda che non all'aumento di cilindrata - la stabilit? in frenata. Forse l'interasse ? aumentato di un po', e in staccata abbiamo un pelo pi? di stabilit? nella fase di ingresso curva: il retrotreno saltella molto meno. Possiamo affondare la staccata molto di pi?, il che ha fatto si che i riferimenti per le frenate siano cambiati meno di quanto ci aspettassimo. Direi che da quel punto in poi non sia cambiato quasi nulla, siamo solo migliorati ciclisticamente. Il peso della moto ? lo stesso, le reazioni sono molto simili se non identiche".
Un momento. Il peso ? lo stesso? Honda ? stata profondamente polemica nei confronti della variazione regolamentare arrivata "in zona Cesarini"... "Si, hanno aggiunto quattro chili - le moto erano gi? state progettate e se ne sono usciti con questi quattro chili. Non credo che sia il modo di comportarsi, spero che (Honda, Ndr) faccia opposizione e che vinca, perch? non ? giusto modificare le regole all'ultimo momento, quando la moto ? gi? pronta. Ma credo che i quattro chili in pi? non cambino nulla". Una posizione un po' strana - se non cambia nulla, a quanto traspare dalle parole di Stoner, non si capisce perch? farci tanto rumore attorno. Peraltro, non ? certo la prima volta che il regolamento viene modificato in corso d'opera: solo due anni fa, nel 2009, fu Honda a spingere per imporre il limite di motori impiegabili gi? durante la stagione in corso. Guarda caso, era proprio la casa di Tokyo quella con le maggiori durate dei propulsori. Insomma, l'impressione ? che non sia tanto Stoner ad avere un problema con questi quattro chili, quanto la casa per cui corre, che evidentemente, anche alla luce di altre "sparate" recenti, sembra aver scelto la strada della vibrata polemica contro qualunque cosa la penalizzi in qualunque modo o misura. D'altra parte, le corse sono un business...
"In uscita di curva riusciamo a sfruttare la potenza molto meglio, abbiamo un motore con pi? coppia e meno nervoso, pi? facile da controllare" prosegue Casey nella disamina della personalit? della nuova 1000, confermando i pareri di tutti gli altri piloti. "Di fatto, abbiamo molta pi? trazione - grazie alla maggior coppia e linearit?, spinge fuori dalla curva molto pi? a lungo prima di arrivare al punto in cui perde aderenza." Viene da ipotizzare un motore che quindi perdona di pi? una minor precisione del pilota. "Non proprio - forse la maggior coppia permette di spigolare un po' di pi? e spararsi comunque fuori dalla curva, ma le 800 avevano gi? tanta potenza che si doveva tagliare, si derapava dovunque. Quindi direi di no - credo che le 1000 vadano guidate in maniera molto simile - con grande precisione"
Detta cos? sembra che le speranze di chi voleva rivedere impennate e derapate verranno deluse. E invece pare di no. "Le 1000, soprattutto sulle piste lente, dove si usano rapporti pi? corti, tende ad impennare molto - bisogna tenerne conto, con le 800 si poteva curvare un po' pi? forte e avere gi? in mano il gas, ma parliamo di poca roba: si possono guidare le 1000 esattamente allo stesso modo. Oggi ho osservato le traiettorie degli avversari, prendendo anche a riferimento i segni di derapata sull'asfalto: continuano ad usare tutta la pista. Io invece ne sto usando sempre meno, perch? preferisco sfruttare la maggior coppia. Ma in generale, si possono guidare in entrambe le maniere." Insomma, Stoner sta tenendo le carte coperte. Le 1000 si possono guidare come le 800, ma lui le guida diversamente. E il tempo sul giro, evidentemente, lo dimostra.
Casey ha gi? vinto un titolo e si ? trovato a difenderlo, ma offre uno spunto molto interessante in merito al suo approccio psicologico su questo tema. "Non esiste la difesa di un titolo. Nessuno inizia la stagione con un vantaggio di punti, tutto quello che cambia, se uno vuole, ? il numero sulla carenatura, ma si riparte tutti da zero. Non si comincia la stagione pensando di difendere un titolo. Si deve cominciare pensando di conquistarne un altro". Evidentemente, la pressione delle aspettative altrui non hanno effetto su Casey. "Nel 2008 la pressione non c'entrava. Siamo partiti male con la moto, avevamo un sacco di problemi di pompaggio al posteriore e abbiamo provato in tutte le maniere a risolverlo. All'Estoril mi si ? staccata la telecamera dal manubrio, a Le Mans abbiamo rotto il motore, e a fine stagione il mio polso era a pezzi, ma tutti si ricordano solo di come io abbia perso il titolo. E invece abbiamo lottato come leoni. Stessa cosa nel 2009: eravamo in testa al mondiale quando il mio problema con il lattosio mi ha rovinato la vita. Solo nel 2010 non abbiamo avuto scuse: non avevamo la moto, non avevamo il materiale, abbiamo commesso degli errori tirando troppo quando non avremmo dovuto, e le cose hanno iniziato ad andare male. Ma a fine stagione abbiamo dimostrato cosa sapevamo fare anche con una moto che non riuscivamo a far andare come volevamo. E' stata una vera rivincita per me e il team!"
Un po' come Wayne Rainey, il vero teorico della "guida al di sopra dei problemi", e capace di trovare una determinazione sempre maggiore, al punto da arrivare a non accettare pi? un secondo posto. "Wayne era il riferimento per tutti, non aveva pi? nulla da inseguire, ma credo che uno possa vincere sempre pi? gare in un campionato - ci sono sempre obiettivi che uno pu? porsi. Ma io percepisco come un problema il modo in cui sta cambiando questo campionato: ci sono sempre modifiche regolamentari, sempre scuse: questo e quell'altro. E poi, ci sono troppe cose che non c'entrano con le gare, con l'andare in pista e farsi una bella tirata. Insomma, non mi piace la direzione che ha preso la MotoGP, ma allo stesso tempo ho i miei obiettivi per quest'anno e voglio raggiungerli. Se non ce la far?... mi accontenter? della carriera che ho avuto." Una serenit? che contrasta molto con il tormento dello Stoner del 2008 e 2009, in cui spesso Casey ha avuto comportamenti controversi lontano dalle piste. La vacanza last-minute del 2009 nel totale disinteresse per team e sponsor, ma anche lo sfogo di rabbia dopo l'arrivo a Laguna Seca.
L'anno scorso, per?, Stoner ha cancellato tutti i brutti ricordi legati a Laguna Seca con una splendida vittoria e un sorpasso incredibile su Jorge Lorenzo. "Beh, credo che ora tutti sappiano come non fosse facilissimo vincere con la Ducati. Il sorpasso... lo stavo preparando da un po', non tanto pensando ad un punto preciso, ma aspettando l'occasione giusta. L'accelerazione della moto non c'entra: sul rettilineo di Laguna, che ? una pista molto corta, bisogna azzeccare perfettamente le cambiate per evitare che l'impennata faccia sprecare spinta. Le cambiate l? sono velocissime e difficili - ho visto che nei giri precedenti guadagnavo sempre qualcosa su Jorge in quel punto, e ho pensato che se fossi riuscito ad avvicinarmi abbastanza a Lorenzo, e lui avesse commesso anche solo un minimo errore in cambiata, ce l'avrei fatta. E' andata esattamente cos?: se riguardate la gara vedrete che di colpo la mia moto sembra accelerare. Non ? cos?, ? solo che Jorge ha prolungato un'impennata per una frazione di secondo di troppo. Ha perso un minimo di spinta, permettendomi di passare all'esterno".
Casey ? fatto cos?: un pilota capace di esaltare alla guida pur con qualche contraddizione nelle sue posizioni. Era lo stesso con Rainey, Doohan e altri grandi di quell'epoca. Godiamocelo cos? com'?, perch? quando decider? che ne avr? avuto abbastanza di tutto questo contorno che non ama, ci mancher? sicuramente.
Stoner: la 1000 non ? cos? diversa dalla 800. O forse si...
Difficile immaginarsi un momento migliore per Casey Stoner. Un titolo mondiale che lo ha proiettato definitivamente - ce ne fosse stato bisogno - nell'olimpo della MotoGP, una figlia appena arrivata, e la soddisfazione di aver vinto il primo e l'ultimo titolo con le 800. Honda ha pensato bene di parlare un po' con il suo pilota di punta - non ce ne voglia Pedrosa, la classifica 2011 parla chiaro - per la stagione in arrivo durante i test di Sepang, e di divulgare un'interessante intervista attraverso il suo ufficio stampa. Da cui emergono alcune interessanti considerazioni che abbiamo pensato bene di riproporvi.
Si inizia, ovviamente, parlando delle differenze fra 800 e 1000, motivo di grande curiosit? per la stagione in arrivo. Curiosamente, Casey ne vede davvero poche: "L'unica vera differenza mi sembra pi? dovuta ad un miglioramento della mia Honda che non all'aumento di cilindrata - la stabilit? in frenata. Forse l'interasse ? aumentato di un po', e in staccata abbiamo un pelo pi? di stabilit? nella fase di ingresso curva: il retrotreno saltella molto meno. Possiamo affondare la staccata molto di pi?, il che ha fatto si che i riferimenti per le frenate siano cambiati meno di quanto ci aspettassimo. Direi che da quel punto in poi non sia cambiato quasi nulla, siamo solo migliorati ciclisticamente. Il peso della moto ? lo stesso, le reazioni sono molto simili se non identiche".
Un momento. Il peso ? lo stesso? Honda ? stata profondamente polemica nei confronti della variazione regolamentare arrivata "in zona Cesarini"... "Si, hanno aggiunto quattro chili - le moto erano gi? state progettate e se ne sono usciti con questi quattro chili. Non credo che sia il modo di comportarsi, spero che (Honda, Ndr) faccia opposizione e che vinca, perch? non ? giusto modificare le regole all'ultimo momento, quando la moto ? gi? pronta. Ma credo che i quattro chili in pi? non cambino nulla". Una posizione un po' strana - se non cambia nulla, a quanto traspare dalle parole di Stoner, non si capisce perch? farci tanto rumore attorno. Peraltro, non ? certo la prima volta che il regolamento viene modificato in corso d'opera: solo due anni fa, nel 2009, fu Honda a spingere per imporre il limite di motori impiegabili gi? durante la stagione in corso. Guarda caso, era proprio la casa di Tokyo quella con le maggiori durate dei propulsori. Insomma, l'impressione ? che non sia tanto Stoner ad avere un problema con questi quattro chili, quanto la casa per cui corre, che evidentemente, anche alla luce di altre "sparate" recenti, sembra aver scelto la strada della vibrata polemica contro qualunque cosa la penalizzi in qualunque modo o misura. D'altra parte, le corse sono un business...
"In uscita di curva riusciamo a sfruttare la potenza molto meglio, abbiamo un motore con pi? coppia e meno nervoso, pi? facile da controllare" prosegue Casey nella disamina della personalit? della nuova 1000, confermando i pareri di tutti gli altri piloti. "Di fatto, abbiamo molta pi? trazione - grazie alla maggior coppia e linearit?, spinge fuori dalla curva molto pi? a lungo prima di arrivare al punto in cui perde aderenza." Viene da ipotizzare un motore che quindi perdona di pi? una minor precisione del pilota. "Non proprio - forse la maggior coppia permette di spigolare un po' di pi? e spararsi comunque fuori dalla curva, ma le 800 avevano gi? tanta potenza che si doveva tagliare, si derapava dovunque. Quindi direi di no - credo che le 1000 vadano guidate in maniera molto simile - con grande precisione"
Detta cos? sembra che le speranze di chi voleva rivedere impennate e derapate verranno deluse. E invece pare di no. "Le 1000, soprattutto sulle piste lente, dove si usano rapporti pi? corti, tende ad impennare molto - bisogna tenerne conto, con le 800 si poteva curvare un po' pi? forte e avere gi? in mano il gas, ma parliamo di poca roba: si possono guidare le 1000 esattamente allo stesso modo. Oggi ho osservato le traiettorie degli avversari, prendendo anche a riferimento i segni di derapata sull'asfalto: continuano ad usare tutta la pista. Io invece ne sto usando sempre meno, perch? preferisco sfruttare la maggior coppia. Ma in generale, si possono guidare in entrambe le maniere." Insomma, Stoner sta tenendo le carte coperte. Le 1000 si possono guidare come le 800, ma lui le guida diversamente. E il tempo sul giro, evidentemente, lo dimostra.
Casey ha gi? vinto un titolo e si ? trovato a difenderlo, ma offre uno spunto molto interessante in merito al suo approccio psicologico su questo tema. "Non esiste la difesa di un titolo. Nessuno inizia la stagione con un vantaggio di punti, tutto quello che cambia, se uno vuole, ? il numero sulla carenatura, ma si riparte tutti da zero. Non si comincia la stagione pensando di difendere un titolo. Si deve cominciare pensando di conquistarne un altro". Evidentemente, la pressione delle aspettative altrui non hanno effetto su Casey. "Nel 2008 la pressione non c'entrava. Siamo partiti male con la moto, avevamo un sacco di problemi di pompaggio al posteriore e abbiamo provato in tutte le maniere a risolverlo. All'Estoril mi si ? staccata la telecamera dal manubrio, a Le Mans abbiamo rotto il motore, e a fine stagione il mio polso era a pezzi, ma tutti si ricordano solo di come io abbia perso il titolo. E invece abbiamo lottato come leoni. Stessa cosa nel 2009: eravamo in testa al mondiale quando il mio problema con il lattosio mi ha rovinato la vita. Solo nel 2010 non abbiamo avuto scuse: non avevamo la moto, non avevamo il materiale, abbiamo commesso degli errori tirando troppo quando non avremmo dovuto, e le cose hanno iniziato ad andare male. Ma a fine stagione abbiamo dimostrato cosa sapevamo fare anche con una moto che non riuscivamo a far andare come volevamo. E' stata una vera rivincita per me e il team!"
Un po' come Wayne Rainey, il vero teorico della "guida al di sopra dei problemi", e capace di trovare una determinazione sempre maggiore, al punto da arrivare a non accettare pi? un secondo posto. "Wayne era il riferimento per tutti, non aveva pi? nulla da inseguire, ma credo che uno possa vincere sempre pi? gare in un campionato - ci sono sempre obiettivi che uno pu? porsi. Ma io percepisco come un problema il modo in cui sta cambiando questo campionato: ci sono sempre modifiche regolamentari, sempre scuse: questo e quell'altro. E poi, ci sono troppe cose che non c'entrano con le gare, con l'andare in pista e farsi una bella tirata. Insomma, non mi piace la direzione che ha preso la MotoGP, ma allo stesso tempo ho i miei obiettivi per quest'anno e voglio raggiungerli. Se non ce la far?... mi accontenter? della carriera che ho avuto." Una serenit? che contrasta molto con il tormento dello Stoner del 2008 e 2009, in cui spesso Casey ha avuto comportamenti controversi lontano dalle piste. La vacanza last-minute del 2009 nel totale disinteresse per team e sponsor, ma anche lo sfogo di rabbia dopo l'arrivo a Laguna Seca.
L'anno scorso, per?, Stoner ha cancellato tutti i brutti ricordi legati a Laguna Seca con una splendida vittoria e un sorpasso incredibile su Jorge Lorenzo. "Beh, credo che ora tutti sappiano come non fosse facilissimo vincere con la Ducati. Il sorpasso... lo stavo preparando da un po', non tanto pensando ad un punto preciso, ma aspettando l'occasione giusta. L'accelerazione della moto non c'entra: sul rettilineo di Laguna, che ? una pista molto corta, bisogna azzeccare perfettamente le cambiate per evitare che l'impennata faccia sprecare spinta. Le cambiate l? sono velocissime e difficili - ho visto che nei giri precedenti guadagnavo sempre qualcosa su Jorge in quel punto, e ho pensato che se fossi riuscito ad avvicinarmi abbastanza a Lorenzo, e lui avesse commesso anche solo un minimo errore in cambiata, ce l'avrei fatta. E' andata esattamente cos?: se riguardate la gara vedrete che di colpo la mia moto sembra accelerare. Non ? cos?, ? solo che Jorge ha prolungato un'impennata per una frazione di secondo di troppo. Ha perso un minimo di spinta, permettendomi di passare all'esterno".
Casey ? fatto cos?: un pilota capace di esaltare alla guida pur con qualche contraddizione nelle sue posizioni. Era lo stesso con Rainey, Doohan e altri grandi di quell'epoca. Godiamocelo cos? com'?, perch? quando decider? che ne avr? avuto abbastanza di tutto questo contorno che non ama, ci mancher? sicuramente.
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