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io proporrei di creare il SIC in memoria di Marco

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    #1

    io proporrei di creare il SIC in memoria di Marco

    in memoria di Marco: il Soccorso In Corsa!
    dopo le immagini viste lo scorso anno con il povero Shoya e quelle fatte girare in rete questi giorni sui soccorsi prestati durante la corsa!

    non ? il solito post per polemizzare sui soccorsi prestati ai due piloti in questione ma un post costruttivo! le carenze di preparazione dei soccorritori, i protocolli che non son ben chiari, cosa fare ad un pilota ferito... gravemente ferito.
    io credo che la DORNA debba preoccuparsi di organizzare una squadra, un personale autonomo e professionale!
    non penso che sia fuori dalla sua portata assumere una ventina di persone e portarle in giro per i circuiti mondiali: un responsabile in ogni curva e punto "pericoloso" del circuito, un responsabile che organizza gli uomini che il circuito mette a disposizione per la sicurezza/soccorso, un gruppo che prima di ogni evento prende e illustra a tutti i gli addetti al soccorso dei vari circuiti le modalit? operative che possono essere diverse anche in base alla conformazione stessa del circuito (a volte non c'? la possibilit? dell'intervento in pista dell'ambulanza e quindi si deve agire di conseguenza per esempio) un organismo che si crea una propria esperienza e aiuta poi tutti i soccorritori che non sono altro che gente normale prestata all'evento una volta all'anno!

    io credo che per quello che ? diventato il motomondiale e le corse in generale non si possa fare a meno di un'organizzazione del genere che studia le problematiche degli incidenti e del successivo/tempestivo intervento dei soccorsi. un organizzazione che si interfaccia con la clinica mobile e i dottori sempre presenti alle gare. un'organizazione a cui far capo per tutte le corse: l'esperienza raccolta verr? poi utile agli addetti soccorsi che opereranno poi in altre manifestazioni "non cos? importanti" come il motomondiale come esperienza acquisita di riflesso

    nel caso di Simoncelli e Tomizawa non sono certo stati i soccorsi prestati magari in modo maldestro a causare l'irreparabile... ma imparare da questi errori potrebbe portare a salvare magari in futuro la vita di altri piloti: questo sarebbe una bella cosa da fare in memoria di Marco e Shoya...

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    #2
    Secondo me ? un ottima idea.

    Nel filmato che ahi noi sta girando in rete,si vedono i "barellieri" cadere e sballotolare il povero Marco proprio mentre arriva il Pap? di Marco,scena da pelle d'oca...

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      #3
      Il problema ? che di certo seppur con altro nome esiste gi?...

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        #4
        non sarebbe una brutta idea

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          #5
          .....chiaro ? che, ci sono alcuni aspetti sui quali, coloro che organizzano manifestazioni come il motogp, mondiale sbk, etc etc, possono e devono lavorare......

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            #6
            Originally posted by MiKiFF View Post
            Il problema ? che di certo seppur con altro nome esiste gi?...
            ma non funziona miki... anche dopo l'incidente di tomizawa sembra sempre che i soccorsi siano organizzati alla carlona, che non si sia imparato nulla da quel fronte l?. magari non ? vero, magari sono tutte persone preparate (anche psicologicamente oltre che professionalmente) magari sono state solo due fortuite coincidenze.
            certo ? che i primi soccorsi per il momento son sempre un p? cos? diciamo naif... poco professionali
            io vedo sempre gente normale che si butta in pista anima e cuore e che involontariamente compie degli sbagli: ci sta che anche colui che ? stato preparato per far quella cosa, un professionista, faccia la stessa magra figura ci st?!
            forse responsabilizzando un p? di pi? la struttura, facendo formazione e corsi un pelo pi? mirati ci st? che qualcosa di meglio si possa ottenere: bastasse anche solo per salvare una vita di un pilota in pi? per me sarebbe sufficente.
            l'ho scritto sopra non ? il caso purtroppo di simoncelli e tomizawa: ma chi pu? dire che in futuro un pilota con un incidente meno grave di questi non possa aver bisogno di un trattamento migliore subito dopo la caduta?

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              #7
              Spero che non scambiate per cinismo il mio semplice realismo, ma io personalmente credo che non servirebbe a molto, ci vorrebbe molto pi? personale. una persona per postazione non servirebbe a granch?. Nelle immagini di Simoncelli si vedono i 4 barellieri che lo fanno cadere, il che significa che una sola persona avrebbe cambiato di poco se non di nulla le cose. Inoltre mi domando: ma se poi, malauguratamente, la prossima volta fossero due i piloti nella stessa curva ad aver bisogno di immediato soccorso, e ci fosse un solo medico per postazione, non saremmo di nuovo da capo con la polemica?

              Io credo che se si volesse fare quello che volete fare voi si avrebbe bisogno di molte pi? persone, minimo una cinquantina. Questi andrebbero trattati come professionisti, e tra stipendi ( peraltro alti visto che nessuno starebbe lontano da casa 8 mesi l'anno per 1000 euro al mese ), alberghi, voli nazionali e intercontinentali, questo servizio finirebbe per costare qualche milioncino di dollari l'anno, rispetto all'attuale che di fatto costa zero.

              Ora, mi domando, ci sono realmente gli interessi a fare ci? quando i comuni traumi vengono trattati benissimo dalla clinica mobile mentre i casi eccezionali come quelli dei poveri Sic e Tomizawa, al novantanove per cento avrebbero comportato la morte dei piloti indipendentemente dal tipo di personale pronto a prestare soccorso vista la vastit? e la natura dei loro traumi?

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                #8
                io non sono addentro all'organizazione di eventi paesani, tantomeno di quel genere li (mondiale) per? penso che non debbano essere formati e professionalizzati i barellieri che portano la barella su come portarla ma coloro che devono guidare il soccorso.
                io so che per il momento ? previsto che il medico (uno per postazione mi sembra) in contatto con la direzione corsa che decide il da farsi... ma il medico ? sempre diverso, c'? l'interpretazione umana del protocollo (???), magari in germania fanno una cosa in cina un'altra...
                io dico di formare il responsabile della postazione di soccorso e tenere sempre i soliti responsabili per tutte le gare: che a loro volta dovranno "formare" gara per gara gli addetti con cui dovranno lavorare e cercare di infondere loro l'esperienza maturata magari negli anni di interventi del genere

                parlare di costi sulla sicurezza mi sembra irrispettoso visto quello che l'organizzazione spende e spande per organizzare eventi mediatici e spettacolari

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                  #9
                  Originally posted by bennymax View Post
                  parlare di costi sulla sicurezza mi sembra irrispettoso visto quello che l'organizzazione spende e spande per organizzare eventi mediatici e spettacolari
                  ne parlavo proprio perch?, dal mio punto di vista, sarebbe un palliativo, un qualcosa di mediatico per dare l'impressione di aver avuto uan reazione quando in realt? servirebbe a poco.

                  Anche perch?, e con questo rilancio, a questo punto sarebbe doveroso tenere in considerazione la sicurezza anche dei commissari di pista, di fotografi e addetti ai lavori. Quando, per qualche anno, ho lavorato come fotografo sportivo sulle piste italiane, gli autodromi mi facevano sempre firmare lo scarico di responsabilit? dove dicevano di non assumersi alcuna responsabilit? nel caso mi fossi fatto male ( pur rispettando i regolamenti che ci davano e le istruzioni dei commissari ), nonch? mi dicevano che le ambulanze e il personale medico erano riservate ai piloti in pista e se si fosse fatto male un commissario o un fotografo le ambulanze per i soccorsi le avrebbero dovute far arrivare da fuori ( altrimenti non avrebbero potuto far continuare la gara per mancanza di personale medico ).

                  E' sempre encomiabile che si parli di sicurezza, non fraintendetemi, ma se si deve farlo bisogna farlo concretamente, considerando a 360? ci? che comporta ogni proposta e non semplicemente dire "i barellieri sono degli incompetenti, facciamone arrivare 100 dall'italia" o altre frasi da discussione da bar come quelli che su internet se la prendevano con i malesi, dimenticandosi che tomizawa era caduto in italia ed era stato soccorso da personale italiano ( che non ho mai stigmatizzato personalmente perch? ho provato personalmente a camminare su una via di fuga in ghiaia ed ? una roba difficile anche se sei da solo, figurati in 4 mentre trasporti una barella )

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                    #10
                    Originally posted by cambridge View Post
                    Anche perch?, e con questo rilancio, a questo punto sarebbe doveroso tenere in considerazione la sicurezza anche dei commissari di pista, di fotografi e addetti ai lavori.
                    mettici anche gli spettatori e pure i medici e i paramedici che dovrebbero esser li a curare...

                    vedi in questo caso chi rischia di pi? ? sempre il pilota visto che sul mezzo ci sta lui, ma nel caso di incidente che coinvolga un commissario, un tifoso entrato in pista, un fotografo mi spieghi che differenza c'?? un corpo a terra nel caso di incidente sempre allo stesso modo deve essere valutato.
                    in caso di incidenti con pi? feriti di solito si cerca di fare una valutazione globale della situazione e delle forze in campo cercando di intervenire sul paziente pi? a rischio (penso ma no so, quindi meglio chiedere a chi certe cose le fa, che in casi di tanti feriti spetti al medico la valutazione e penso che se verifica che un ferito non ? pi? curabile in caso di mancanza di personale l'etica dica che debba lasciarlo per andare a soccorrere colui che si pu? invece salvare)
                    certo che se si verifica un incidente multiplo con un sacco di persone coinvolte nemmeno con tutta l'equipe di e.r. si riuscirebbe a risolvere la situazione, ma io ripeto non faccio distinguo tra piloti e altri feriti...
                    continuo a pensare che purtroppo ci siano ancora molte cose da rivedere e migliorare nel soccorrere i feriti in pista visto quello che le immagini ultimamente ci fanno vedere sia che essi siano piloti che addetti alla pista

                    non ho voluto dire e ribadisco non ho pensato che i barellieri sono degli incompetenti: secondo me ci deve essere una supervisione di un esperto che da le direttive da seguire prima durante e dopo. ti faccio un esempio: si continua dire che la barella a cucchiaia non deve essere usata in quel caso (e lo dicono TUTTI gli esperti in prontosoccorso) per? sia per tomizawa che per Simoncelli ? stata usata (non che questo abbia cambiato le sorti dei due poveri ragazzi) se coloro che prestano soccorso avessero fatto una riunione prima del fine settimana di gara dove veniva spiegato come e quando e che tipo di barella usare penso che non avrebbero sbagliato... poi magari sarebbero inciampati e caduti lo stesso ma per lo meno il protocollo di soccorso sarebbe stato rispettato.
                    io continuo a vedere soccorsi e soccorritori presi dalla "foga" di far del bene che commettono errori che potrebbero esser facilmente evitati... vedo un p? di improvvisazione... vedo persone che ci mettono anima e cuore ma che a volte fanno danno invece di aiutare. fossi un pilota chiederei che la cosa fosse un p? pi? monitorata/controllata e non lasciata all'addetto assunto allo scopo magari solo per quel gran premio

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                      #11
                      Originally posted by bennymax View Post
                      mettici anche gli spettatori e pure i medici e i paramedici che dovrebbero esser li a curare...

                      vedi in questo caso chi rischia di pi? ? sempre il pilota visto che sul mezzo ci sta lui, ma nel caso di incidente che coinvolga un commissario, un tifoso entrato in pista, un fotografo mi spieghi che differenza c'?? un corpo a terra nel caso di incidente sempre allo stesso modo deve essere valutato.
                      sono d'accordo ma sono pi? che altro questioni legali. Come ti dicevo, tutto il personale medico presente in pista ? a disposizione dei piloti ed ? cos? perch? la legislazione sportiva prevede che a certe manifestazioni debbano essere presenti un tot numero di personale di soccorso adeguato con mezzi adeguati. Ovvio che se un commissario subisce un trauma, come nel caso del povero Ghislimberti a Monza, i paramedici presenti sul posto lo soccorrono, per? per esempio non possono usare ne l'ambulanza presente in pista ne l'elicottero per portarlo via, altrimenti non sussiterebbero pi? le condizioni legali necessarie per correre e l'autodromo finirebbe nei problemi ( a meno di sospendere la corsa ). E' proprio una questione legale pi? che tecnica o organizzativa, almeno questo ? come l'avevano spiegata a me poi fortunatamente non ne ho mai avuto bisogno ( anche se devo dire di aver fatto delle cose decisamente poco assennate a volte )

                      continuo a pensare che purtroppo ci siano ancora molte cose da rivedere e migliorare nel soccorrere i feriti in pista visto quello che le immagini ultimamente ci fanno vedere sia che essi siano piloti che addetti alla pista
                      su questo siamo d'accordo, si pu? sempre fare meglio. La questione ? la direzione da scegliere per fare meglio. Secondo me sarebbe molto pi? semplice migliorare i corsi di formazione dei commissari locali che non ricorrere a un pool di soccorritori da portarsi dietro ad ogni gara, che non sai bene come organizzare e come usare.
                      Faccio solo un esempio: se tu imponi a una persona un impegno del genere devi anche garantirle una carriera. Non puoi prendere della gente, come si fa attualmente con i commissari di pista, e dirgli, vieni a lavorare per me 4 giorni ogni 2 weekend, poi per il resto della settimana fai il tuo lavoro normale. Primo, perch? trattandosi di personale medico si tratta di personale altamente qualificato, che va retribuito di conseguenza e che di certo non si mette a girare il mondo, lasciandosi a casa la famiglia e la propria vita, per un pezzo di pane e per un futuro incerto. E secondo perch? se li impegni per 8 mesi l'anno devi trovargli qualcosa da fare anche negli altri 4. E quindi tutto questo e le problematiche che ne discendono.

                      Ribadisco: piuttosto che fare ci? sarebbe pi? opportuno magari formare un pool di pochi ( intendo anche 2 o 3 ) "tecnici istruttori direttamente in seno alla FIA o alla DORNA" il cui lavoro sia quello durante tutto l'anno di recarsi sui circuiti in giro per il mondo, prima delle corse e non durante, e tenere seminari e addestrare i marshall in modo da garantire uno standard uniforme su tutte le piste e non escludo nemmeno che questo gi? si faccia. Sempre a Monza, tanto per citare un esempio di come vanno le cose, ricordo di aver visto una volta una serie di commisarri francesi che erano venuti direttamente dalla pista di LeMans ad affiancare i nostri come corso di formazione, scambiandosi conoscenze e informazioni sui rispettivi metodi di lavoro per esempio. La questione rimane comunque garantire uno standard uniforme su tutte le piste perch? se credete che quelli della malesia siano incompetenti allora di questi che vi mostro direte di tutto e di pi?:

                      ( vi avverto che sono immagini forti sconsigliate a persone sensibili sebbene in entrambi i casi i piloti siano sopravvissuti )

                      Tetsuya Ota Horror Crash - YouTube

                      Lamborghini Super Trofeo Brno 2010 Crash.wmv - YouTube

                      questi invece fan quasi ridere

                      Marshals Falling Over during F1 Canadian GP - YouTube

                      Taki Inoue Safety Car Accident - YouTube

                      sono tutti video che mostrano che miglioramenti nella preparazione del personale si possono e si devono ottenere ma per farlo, a mio avviso bisogna andare in una direzione differente da quella suggerita ( ovvero quella della ipotetica SIC, mutuando l'acronimo che avete suggerito )


                      [quote]non ho voluto dire e ribadisco non ho pensato che i barellieri sono degli incompetenti: secondo me ci deve essere una supervisione di un esperto che da le direttive da seguire prima durante e dopo.
                      ti faccio un esempio: si continua dire che la barella a cucchiaia non deve essere usata in quel caso (e lo dicono TUTTI gli esperti in prontosoccorso) per? sia per tomizawa che per Simoncelli ? stata usata (non che questo abbia cambiato le sorti dei due poveri ragazzi) se coloro che prestano soccorso avessero fatto una riunione prima del fine settimana di gara dove veniva spiegato come e quando e che tipo di barella usare penso che non avrebbero sbagliato... poi magari sarebbero inciampati e caduti lo stesso ma per lo meno il protocollo di soccorso sarebbe stato rispettato.
                      ma l'esperto c'? gi?. Su tutti gli autodromi dove sono andato in italia, il personale medico era composto da paramedici, presi con le relative ambulanze dagli ospedali vicini, gente che soccorre i feriti per lavoro tutti i giorni sulle strade e presumo che funzioni allo stesso modo in tutto il mondo: sicuramente per poter garantire l'omologazione delle piste allo svolgimento di eventi FIA ci sono standard in tal senso da seguire.
                      A monza mi ricordo per esempio che c'erano sempre diverse ambulanze lungo il circuito una in prima variante, una in seconda, una mi pare dalle parti del serraglio, una in ascari, una a met? della parabolica e sicuramente una o due nei paddock ci saranno state, su ogni ambulanza ci stavano almeno 3 paramedici. Mi sembra che non sia male. E la procedura da quello che ne so in caso di incidenti gravi ? cercare di stabilizzarti, portarti alla clinica e eventualmente trasportarti al pi? vicino ospedale, o all'ospedale meglio attrezzato per il tipo di ferita che ti sei fatto. Probabilmente, e dico probabilmente perch? non sono un medico e non ho competenze a riguardo, nel caso di Tomizawa e Simoncelli, vista l'estrema gravit? dei loro traumi, l'esigenza principale era di portarli nel pi? breve tempo possibile alla clinica mobile, dove i dottori erano attrezzati per trattarli e probabilmente non c'era tempo per mettere in atto tutte le procedure che traumi meno gravi dovrebbero imporre. L'ha detto pure il pap? di Simoncelli oggi che suo figlio era gi? morto sulla pista e non c'era niente da fare. Magari, per quanto possa valere ci? che sto per dire visto che i se e i ma lasciano sempre il tempo che trovano, se avessero seguito alla lettera le procedure come suggerito da alcuni, visto che simoncelli sarebbe morto comunque ora ci staremmo lamentando della lentezza dei soccorsi, chiedendoci come mai ci abbiano messo cos? tanto a caricarlo sull'ambulanza.

                      il fatto poi che i soccorritori siano scivolati in entrambi i casi, a mio avviso ? da imputare a due fattori: a misano i soccorritori erano sulla ghiaia. Ora non so chi abbia mai visto la via di fuga di un circuito, ma si tratta di ghiaia pettinata, con delle dunette che saranno alte 10 centimetri, altamente instabili. Una volta alla roggia a monza ci stavo piantando un volo correndoci sopra per attraversare la pista tra una sessione e l'altra. Ora se ci si mette in 4, con le mani occupate per stringere una barella con il peso che c'? sopra, pure di corsa per fare in fretta, cadere ? un attimo. E in malesia aveva piovuto per 3 giorni di fila, sicuramente ci sar? stata l'erba ancora bagnata.

                      io continuo a vedere soccorsi e soccorritori presi dalla "foga" di far del bene che commettono errori che potrebbero esser facilmente evitati... vedo un p? di improvvisazione... vedo persone che ci mettono anima e cuore ma che a volte fanno danno invece di aiutare. fossi un pilota chiederei che la cosa fosse un p? pi? monitorata/controllata e non lasciata all'addetto assunto allo scopo magari solo per quel gran premio
                      il fatto ? che comunque si tratta di persone che lo fanno da volontari. e che vengono formati con un corso che dura una settimana se va bene, dopodich? li mettono direttamente in pista per fare esperienza salendo via via di categoria man mano. Credo per? che pensare a dei marshall professionisti sia impossibile, primo perch? ogni autodromo dovrebbe avere i propri e il costo per l'autodromo sarebbe proibitivo, oltre al fatto che come dicevo si tratta di persone che lavorerebbero 40 giorni l'anno. E anche in quel caso si dovrebbero valutare tantissimi fattori, in primis un generico rapporto tra costi e benefici. So che sembra cinico dirlo ma non c'? cosa al mondo che sia 100% sicura e il limite di sicurezza ? sempre legato a questioni o tecniche o economiche ( ovvero stabilire se una cosa si pu? fare e nel caso si possa fare quanto venga a costare e se il miglioramento ottenuto valga la spesa o meno ) Anche perch? comunque ai marshall non ? richiesta chiss? quale reale competenza, visto che, per esempio, non ? permesso loro intervenire direttamente sui piloti ( a meno di situazioni di rischio immediato come uno intrappolato nella macchina in fiamme ), cosa che spetta unicamente al personale medico il quale ? qualificatissimo ( come dicevo ? gente che presta il proprio operato negli ospedali ) e per gli incendi almeno in italia ci pensa la CEA.

                      In chiusura, non sto dicendo che le cose vanno bene cos? e non devono essere toccate, dico solo che se si vuole parlare seriamente di come debbono essere modificate le cose bisogna farlo nell'ottica complessiva, valutando tutit gli aspetti delle proposte e conoscendo come stanno le cose realmente )

                      faccio ammenda per il fatto che mi manchi completamente il dono della sintesi

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                        #12
                        Secondo me il fatto del Sic - esclusa totalmente la fatalit?, che lascio ad altri - ? dipesa, in generale, dall'attuale livello di sicurezza di questo sport.

                        I soccorsi hanno contribuito alla tragedia, ma penso - non ho visto e non voglio vedere - in modo non determinante.

                        Cmq anche i soccorsi in pista devono certamente essere migliorati.

                        Secondo me ci sarebbe da fare una rivoluzione epocale: visto che si parla della vita, direi basta col volontariato. Apprezzabilissimo, grazie per tutto quanto svolto, ma ora basta.

                        Si parla di sport pericolosissimi, al limite dello sport estremo, si parla di competenze tecniche, e quindi non ci servono quelli armati solo di buona volont? e che si sacrificano la domenica.

                        Secondo me si tratta , tanto per cambiare, di un problema di soldi: dare in appalto ad una struttura medica la gestione della sicurezza.

                        Si fa la gara d'appalto, e chi vince DEVE garantire un livello di sicurezza medico degno di un pronto soccorso super-attrezzato, e con tanto di personale medico e infemieristito specializzato.

                        Scene tipo la caduta del barelliere, come se fossero le comiche, e visto che non si tratta della sagra della castagna, comportano lo scioglimento del contratto.

                        Se ? gi? cos? - e non lo credo - allora vuol dire che chi ha ora l'appalto della sicurezza sceglie fra i dilettanti, e al massimo potrebbe fare assistenza alla festa di compleanno di un bambino di 2 anni.

                        No porcate del tipo che cade il barelliere non se ne devono vedere mai pi?.

                        Per me su questo punto ci vorrebbe una ferocia implacabile, tolleranza zero, i dilettanti grazie e a casa, adesso solo professionisti di livello paragonabile a quello dei piloti !!!!!

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                          #13
                          naturalmente son punti di vista non credo certo di aver ragione ma non sono il solo a pensare che sia necessario per il motomondiale un pool di esperti e profissionisti che organizzano il soccorso in pista a tutti. reggiani per esempio ? un'altro che lo chiede da tempo, tu prova a chiederlo ai piloti stessi (che contano come il due di picche visti i fatti successi ante gp del giappone) e senti quello he ti rispondono.
                          gli interessi economici sono purtroppo sempre avanti a tutto e capisco quando dici che le scelte vengono fatte valutando benefici e costi per? per rifarmi all'esempio che dici te... se un commissario si ferisce in modo grave e c'? bisogno dell'elisoccorso o dell'ambulanza SI USA fermando anche la gara se proprio proprio. in qualsiasi caso la vita di una persona dal mio punto di vista non vale l'evento sportivo a cui stava partecipando in veste di spettatore, atleta o quant'altro

                          alla fine del tuo post dici :
                          Originally posted by cambridge View Post
                          il fatto ? che comunque si tratta di persone che lo fanno da volontari. e che vengono formati con un corso che dura una settimana se va bene, dopodich? li mettono direttamente in pista per fare esperienza salendo via via di categoria man mano.
                          quasi a giustificare il fatto che possano compiere degli errori (e bada bene la caduta nella via di fuga non la considero un errore, mentre il trasporto in modo grossolano di un plurifratturato pur anche urgente si )
                          ecco io in questo caso "non ammetto" giustificazioni!
                          le persone che intervengono in quel caso devono essere preparate mentalmente, istruite sul da farsi prima durante e dopo l'intervento che stanno compiendo! se c'? un supervisore un coordinatore che gli dice di non toccare il corpo nessun paramedico lo toccherebbe: tutto seguirebbe o per lo meno dovrebbe seguire un rigido protocollo che ? stato inventato apposta per evitare di fare errori! il fatto di usare volontari che si prestano all'evento secondo me ? una buona cosa ma devono essere usati come "manovalanza"
                          per assurdo: anche la clinica mobile e il centro di rianimazione in pista costano.. ma perch? ci sono? bastano gli ospedali attrezzati della zona allora no? tanto se uno ? troppo grave l'intervento immediato si ? visto che non risolve nulla
                          no io continuo a pensare che gi? dalla prima fase del soccorso la macchina deve essere agile, veloce e competente. i volontari devono rimanere: occorrono braccia per dare mano. i corsi e la formazione la fanno anche adesso ? vero ma non ? sufficente. forse basterebbe solo coordinarla. i marshall professionisti? magari ma non ? quello che penso io... io avevo pensato ad un "team" per ogni postazione (gi? esiste) coordinato, organizzato, istruito, guidato nelle operazioni di soccorso da una o pi? persone che sono sempre a seguito del circus, che fanno esperienza di gara in gara, che hanno la possibilit? di dare le stesse istruzioni operative ad ogni granpremio sia che si svolga nella tecnologica europa sia che si svolga nel terzo mondo...
                          la dorna, l'irta, la fim con tutti i soldi che spendono secondo me se lo possono permettere

                          neanche io ho il dono della sintesi e pensare che a scuola cercavo di scrivere grosso per far pi? pagine sul tema d'itaGliano...

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                            #14
                            Hai ragione

                            Sono pienamente daccordo con te Benny, con la lettera che ho inviato a Repubblica.it volevo proprio che la discussione andasse in questa direzione.
                            La cosa assurda ? che in nessun giornale e nessuna trasmissione televisiva si ? parlato di cambiare il metodo dei soccorsi, sembra che abbiano messo tutto a tacere....a me piacerebbe sapere anche cosa ne pensano i piloti stessi, se sono tranquilli sapendo che se gli succedesse qualcosa di grave sono soccorsi in quel modo...ne dubito molto! Non so se l'hai letto....anche il dottor Livio De Angelis, responsabile del 118 dell'area di Roma, ha definito "preistorici" e vergognosi i soccorsi fatti a Marco.
                            Non si pu? andare avanti cos?....penso che anche SuperSic avrebbe voluto questo.

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                              bah... sic o non sic che chiaramente era quasi una provocazione data dal momento io penso che alla fin fine non se ne faccia nulla lo stesso, nel nome del "the show must go on..."
                              se ne era parlato anche in quest'altra discussione:
                              http://www.daidegasforum.com/forum/m...he-giorno.html che aveva avuto uno sviluppo un pelo pi? colorito...

                              intanto si continua a cavalcare l'onda del dolore e del ricordo intitolando un autodromo ad un pilota (a cosa serva lo sanno solo loro...) poi tutto ricade nella routine quotidiana delle cose che si dovrebbero fare ma che per un motivo o per un altro mai si realizzeranno...

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