Sa Sportmediaset
di Max Temporali
La Moto2 ha solo un anno di storia, ma, tecnicamente, ha gi? cambiato faccia. Gli “artigiani” del 2010 che portavano in corsa i telai ADV, Bimota, I.C.P., Force GP210 (questi menzionati sono firmati da progettisti italiani), oggi sono spariti, lasciando ancora pi? spazio alle grandi realt?, come Suter (con 13 moto) ed FTR (con 10 moto), che insieme si spartiscono pi? della met? dei piloti in pista.
La differenza fra un telaio e un altro non sta nella geometria della moto, poich? quote, angoli, misure, nascono in funzione di un motore che ? uguale per tutti. Piuttosto la diversit? sta nello sviluppo e nell’evoluzione del materiale. Il 5 stelle lusso, al momento, sembra essere offerto da Suter. Ad ogni gara garantisce un proprio tecnico all’interno del team cliente, utile a segnalare problemi/necessit? del pilota, al fine di creare un’evoluzione di telaio, forcellone, link sospensione, su specifiche mirate. Suter ha sei uomini in pista, contro uno-due delle altre aziende.
Ovviamente tutto ci? ha un costo e da Fabio Barchitta, che ? il consulente di riferimento in pista per l’azienda svizzera, mi sono fatto dare qualche numero: 95.000 euro ? il prezzo del pacchetto base della moto 2011, telaio + ciclistica (quindi ruote e sospensioni), cio? il modo pi? economico per correre in Moto2 con materiale Suter.
Le squadre potenti puntano dritto al top del servizio, comperando quindi anche lo sviluppo e l’assistenza tecnica, al costo di circa 200.000 euro. Significa che nell’arco della stagione le moto possono essere potenzialmente migliorate.
E le vecchie Moto2, quelle del 2010, che fine hanno fatto ? Vendute, per disputare i vari campionati nazionali, al prezzo di 63.000 euro, motore compreso; si tratta del CBR 600 made in Honda in versione Stock (quindi di serie) con scarico Akrapovic.
Io, da motociclista romantico, preferivo la Moto2 prima edizione, quando c’era spazio anche per chi lavorava in cantina. I costi di oggi, francamente, mi sembrano sproporzionati. Lo dico con tutto rispetto per la qualit? dei materiali e del lavoro svolto dai fabbricanti di telai “speciali” .
di Max Temporali
La Moto2 ha solo un anno di storia, ma, tecnicamente, ha gi? cambiato faccia. Gli “artigiani” del 2010 che portavano in corsa i telai ADV, Bimota, I.C.P., Force GP210 (questi menzionati sono firmati da progettisti italiani), oggi sono spariti, lasciando ancora pi? spazio alle grandi realt?, come Suter (con 13 moto) ed FTR (con 10 moto), che insieme si spartiscono pi? della met? dei piloti in pista.
La differenza fra un telaio e un altro non sta nella geometria della moto, poich? quote, angoli, misure, nascono in funzione di un motore che ? uguale per tutti. Piuttosto la diversit? sta nello sviluppo e nell’evoluzione del materiale. Il 5 stelle lusso, al momento, sembra essere offerto da Suter. Ad ogni gara garantisce un proprio tecnico all’interno del team cliente, utile a segnalare problemi/necessit? del pilota, al fine di creare un’evoluzione di telaio, forcellone, link sospensione, su specifiche mirate. Suter ha sei uomini in pista, contro uno-due delle altre aziende.
Ovviamente tutto ci? ha un costo e da Fabio Barchitta, che ? il consulente di riferimento in pista per l’azienda svizzera, mi sono fatto dare qualche numero: 95.000 euro ? il prezzo del pacchetto base della moto 2011, telaio + ciclistica (quindi ruote e sospensioni), cio? il modo pi? economico per correre in Moto2 con materiale Suter.
Le squadre potenti puntano dritto al top del servizio, comperando quindi anche lo sviluppo e l’assistenza tecnica, al costo di circa 200.000 euro. Significa che nell’arco della stagione le moto possono essere potenzialmente migliorate.
E le vecchie Moto2, quelle del 2010, che fine hanno fatto ? Vendute, per disputare i vari campionati nazionali, al prezzo di 63.000 euro, motore compreso; si tratta del CBR 600 made in Honda in versione Stock (quindi di serie) con scarico Akrapovic.
Io, da motociclista romantico, preferivo la Moto2 prima edizione, quando c’era spazio anche per chi lavorava in cantina. I costi di oggi, francamente, mi sembrano sproporzionati. Lo dico con tutto rispetto per la qualit? dei materiali e del lavoro svolto dai fabbricanti di telai “speciali” .
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