Nonostante tutto sono ancora lontano dalla forma ideale, sto facendo terapia, ma per ora posso ipotizzare di arrivare al 100% della forma non prima di maggio".
La situazione non ? certo delle migliori, la spalla non lavora come dovrebbe o almeno come ci sis apetterebbe in vista del primo test della Malesia.
"In questo momento devo lavorare pi? su me stesso che sulla moto, ma so che c'? tanto lavoro da fare per rendere la Ducati migliore o comunque pi? aderente al mio stile di guida, diciamo che in Malesia sar? al 70% e potr? avere un quadro differente della situazione rispetto a Valencia dove a un certo punto non ce la facevo pi? a guidare".
La spalla dunque ? il tendine d'Achille di Rossi, un problema forse sottovalutato durante la scorsa stagione.
"Quando i medici che mi hanno operato sono entrati nella spalla, si sono resi conto che il trauma era ben pi? grave di quanto si aspettassero. Durante la scorsa stagione, per?, non me la sono sentita di operarmi alla spalla prima della fine delle gare. Avrei potuto intervenire durante la convalescenza dopo la frattura della gamba al Mugello, ma sarebbe significato non risalire in moto per altri tre mesi, sarei stato costretto a letto, senza nemmeno poter camminare con le stampelle. L'altra opzione sarebbe stata quella di operarmi dopo il Gp d'Australia, saltando le ultime due gare. Ma io sapevo che al''Estoril e a Valencia sarei potuto arrivare sul podio, quindi non me la sono sentita. Oltretutto facendo la scelta di operarmi dopo i test ho potuto provare la Desmosedici, seppure non al massimo della condizione".
Ora che non c'? pi? il veto della Yamaha, possiamo finalmente sapere come Rossi ha trovato la Ducati alla prima presa di contatto a Valencia.
"La Desmosedici ? veramente un prototipo. Totalmente differente dalle moto giapponesi, che sono pi? vicine a delle moto di serie fatte diventare delle Motogp. Va guidata in maniera completamente diversa. Le curve vanno molto spigolate e l'erogazione ? molto brusca. Sono certo che con la mia esperienza e con quella che ha la mia squadra con Jeremy Burgees potremo far diventare la Ducati una moto pi? adatta al mio stile di guida".
L'unico ad essere stato in grado di guidare la D16 al top, ? stato solo Stoner, qual'era il suo segreto?
"Casey guidava la moto in maniera brusca, ma quello che pi? conta alla fine ? che lui ha avuto quattro stagioni complete per mettere a punto la moto secondo le sue esigenze, io devo ancora iniziare".
Vero, tutto vero, ma Stoner il suo mondiale con la Ducati lo vinse al debutto con la rossa nel 2007, poi ha iniziato ad avere ogni tipo di difficolt?, l'ultima delle quali quest'anno con l'anteriore non preciso che lo ha buttato a terra pi? volte.
Se le condizioni della spalla non dovessero migliorare prima della gara di Losail, quindi, aspettarsi un debutto in stile Yamaha 2004 ? impossibile?
"Non lo so. Arrivare con la Ducati alla prima gara dell'anno sar? comunque un'emozione grandissima. La gara ? un'altra cosa rispetto ai test, quello di cui sono certo ? il fatto di essere arrivato alla Ducati certamente per vincere, ma per farlo devo essere sicuro della mia condizione fisica".
Con Hayden sar? come con Lorenzo, sarete separati in casa?
"In questo momento sono io a dover guardare gli assetti di Nicky, se non ci fosse la condivisione dei dati sarei rovinato! A parte gli scherzi, la situazione qui ? diferente rispetto al passato dove ho dovuto tutelare il lavoro che avevo fatto".
Prima del primo test di febbraio, dunque, per Rossi non ci sar? altro che lavoro in piscina e con il fisioterapista, nessun allenamento in moto.+
"Mi piacerebbe tornare presto ad essere un pilota attivo, in passato il mio allenamento era in palestra e con la moto da cross, da quando mi sono operato, invece non ho pi? fatto nulla. In Malesia sar? di nuovo in pista, vedremo come andr? anche perch? quello che mi manca ancora ? il movimento per stare bene in carena sul rettilineo. Abbiamo ancora da lavorare."
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