.. e mi ha preso in parola "
mi sembra più onesto lui che molti tifosi 'stile calcio' qui sul forum
è andato talmente piano da raffreddare le gomme...
ecco l'intervista che trovate su Sportmediaset:
Filippo Preziosi, dg della Ducati, sigilla con una battuta i primi due giorni di Valentino Rossi sulla sella della Desmosedici: "Gli avevo detto di andare piano, è stato di parola...". Più seriamente, Preziosi ritiene che "Rossi ha stupito per quanto riesce a essere positivo e calmo. Ci ha dato, con Hayden, una grande massa di informazioni. Settimana prossima faremo un meeting e quando a dicembre arriverà Burgess, discuteremo ancora".
Questo, in pillole, il Preziosi-pensiero dopo Valencia:
Il perché dei tempi bassi
"La verità è che se non hai confidenza non spingi, se non spingi la temperatura delle gomme scende e con le gomme fredde è impossibile essere veloce. Insomma, una specie di circolo vizioso. Di sicuro poteva andare meglio e potevamo ottenere più risposte, ma normalmente non mi fisso su come avrebbe dovuto o potuto andare, ma su cosa dobbiamo fare per progredire. Purtroppo però le soluzioni uno ce le ha quando le ha messe in pista e ha verificato che vanno bene. Per ora quindi abbiamo delle idee".
Il metodo-Valentino
"Quello che è incredibile è quanto Valentino sia tranquillo, metodico, analitico e positivo durante il lavoro anche quando le cose non vanno benissimo come oggi. Venerdì mi aveva impressionato la sua precisione chirurgica nell'analizzare ogni dettaglio, oggi mi ha stupito quanto riesca ad essere positivo e calmo. Da uno che ha vinto come lui ti aspetti che se i test vanno come questo ti dica "ma che razza di moto avete fatto", invece tutto il contrario. E forse è proprio per questo che ha vinto così tanto".
La questione motori
"In realtà ieri Vale ha provato il motore screamer e secondo me le informazioni che ci ha dato insieme a quelle che ha racvcolto Hayden oggi sono sufficienti per fare una scelta quindi non ho spinto perchè lo riprovasse oggi. Diciamo che torno in fabbrica con informazioni che spero siano sufficienti per trovare la strada e devo dire che fare questo test qui a Valencia ieri e oggi e non tra tre mesi a Sepang e un bell'aiuto".
L'avvento di Burgess
"Abbiamo lavorato per dare a Burgess e ai ragazzi della squadra, ma anche al tecnico delle sospensioni che è nuovo, un "feedback" su come si comporta, come reagisce la moto alle modifiche. Quando ieri sono arrivato e abbiamo cominciato ho subito detto a Jeremy Burgess che il capo era lui e che noi eravamo soltanto un supporto: insomma che le decisioni su quando uscire e con cosa uscire erano sue. Questo secondo me è l'unico modo per capire la moto, per prendere confidenza. Abbiamo fatto una serie di cambiamenti molto grossi proprio per capire bene come reagisce la moto e per avere la misura di quello che succede quando si fanno le varie regolazioni. Per formare il suo data-base, insomma. Alla Yamaha aveva una mole infinita di informazioni, qui nessuna, perciò tante prove che non avrebbe fatto un ingegnere di pista che da anni lavorava con la Ducati perchè sapeva cosa sarebbe successo, Jeremy la ha dovute effettuare. Ma in futuro quando avrà unito i dati della Ducati a quelli relativi a tutte le altre moto che ha gestito, sarà in grado di lavorare benissimo. Comunque i giorni di test non sono più numerosi come una volta perciò prima o poi dovremo quagliare perchè altrimenti arriverà la prima gara e noi non saremo pronti. Torniamo a Bologna con molte informazioni e meno risposte di quelle che avrei voluto avere: infatti non siamo riusciti a dare a Valentino un set-up col quale sia riuscito ad andare forte, perciò dovremo fare delle modifiche che spero ci diano dei risultati".
L'agenda dei lavori
"La settimana prossima fare un meeting in Ducati, discuteremo qualche idea e poi ad inizio dicembre quando verranno Jeremy e tutti gli altri per il montaggio delle moto discuteremo ancora. Tanto a fine novembre abbiamo già un test programmato con Vitto Guareschi dove potremo provare qualcosa".
L'operazione di Valentino
"Lui mi aveva anche detto che con la spalla non era a posto, ma io questa frase l'ho cancellata. Ho fatto conto che fosse al cento per cento e che siamo noi a dover migliorare la moto. Se poi verrà qualcosa anche dall'operazione alla spalla, sarà un di più. Sono abbastanza tranquillo perchè normalmente per il recupero da un'operazione come quella alla quale si sottopporrà Rossi (lunedì a Milano) ci vogliono dai 60 ai 90 giorni per guarire. Non ne abbiamo 75, quindi.. e poi questi tempi sono quelli relativi agli esseri umani, non a Valentino Rossi"
mi sembra più onesto lui che molti tifosi 'stile calcio' qui sul forum
è andato talmente piano da raffreddare le gomme...
ecco l'intervista che trovate su Sportmediaset:
Filippo Preziosi, dg della Ducati, sigilla con una battuta i primi due giorni di Valentino Rossi sulla sella della Desmosedici: "Gli avevo detto di andare piano, è stato di parola...". Più seriamente, Preziosi ritiene che "Rossi ha stupito per quanto riesce a essere positivo e calmo. Ci ha dato, con Hayden, una grande massa di informazioni. Settimana prossima faremo un meeting e quando a dicembre arriverà Burgess, discuteremo ancora".
Questo, in pillole, il Preziosi-pensiero dopo Valencia:
Il perché dei tempi bassi
"La verità è che se non hai confidenza non spingi, se non spingi la temperatura delle gomme scende e con le gomme fredde è impossibile essere veloce. Insomma, una specie di circolo vizioso. Di sicuro poteva andare meglio e potevamo ottenere più risposte, ma normalmente non mi fisso su come avrebbe dovuto o potuto andare, ma su cosa dobbiamo fare per progredire. Purtroppo però le soluzioni uno ce le ha quando le ha messe in pista e ha verificato che vanno bene. Per ora quindi abbiamo delle idee".
Il metodo-Valentino
"Quello che è incredibile è quanto Valentino sia tranquillo, metodico, analitico e positivo durante il lavoro anche quando le cose non vanno benissimo come oggi. Venerdì mi aveva impressionato la sua precisione chirurgica nell'analizzare ogni dettaglio, oggi mi ha stupito quanto riesca ad essere positivo e calmo. Da uno che ha vinto come lui ti aspetti che se i test vanno come questo ti dica "ma che razza di moto avete fatto", invece tutto il contrario. E forse è proprio per questo che ha vinto così tanto".
La questione motori
"In realtà ieri Vale ha provato il motore screamer e secondo me le informazioni che ci ha dato insieme a quelle che ha racvcolto Hayden oggi sono sufficienti per fare una scelta quindi non ho spinto perchè lo riprovasse oggi. Diciamo che torno in fabbrica con informazioni che spero siano sufficienti per trovare la strada e devo dire che fare questo test qui a Valencia ieri e oggi e non tra tre mesi a Sepang e un bell'aiuto".
L'avvento di Burgess
"Abbiamo lavorato per dare a Burgess e ai ragazzi della squadra, ma anche al tecnico delle sospensioni che è nuovo, un "feedback" su come si comporta, come reagisce la moto alle modifiche. Quando ieri sono arrivato e abbiamo cominciato ho subito detto a Jeremy Burgess che il capo era lui e che noi eravamo soltanto un supporto: insomma che le decisioni su quando uscire e con cosa uscire erano sue. Questo secondo me è l'unico modo per capire la moto, per prendere confidenza. Abbiamo fatto una serie di cambiamenti molto grossi proprio per capire bene come reagisce la moto e per avere la misura di quello che succede quando si fanno le varie regolazioni. Per formare il suo data-base, insomma. Alla Yamaha aveva una mole infinita di informazioni, qui nessuna, perciò tante prove che non avrebbe fatto un ingegnere di pista che da anni lavorava con la Ducati perchè sapeva cosa sarebbe successo, Jeremy la ha dovute effettuare. Ma in futuro quando avrà unito i dati della Ducati a quelli relativi a tutte le altre moto che ha gestito, sarà in grado di lavorare benissimo. Comunque i giorni di test non sono più numerosi come una volta perciò prima o poi dovremo quagliare perchè altrimenti arriverà la prima gara e noi non saremo pronti. Torniamo a Bologna con molte informazioni e meno risposte di quelle che avrei voluto avere: infatti non siamo riusciti a dare a Valentino un set-up col quale sia riuscito ad andare forte, perciò dovremo fare delle modifiche che spero ci diano dei risultati".
L'agenda dei lavori
"La settimana prossima fare un meeting in Ducati, discuteremo qualche idea e poi ad inizio dicembre quando verranno Jeremy e tutti gli altri per il montaggio delle moto discuteremo ancora. Tanto a fine novembre abbiamo già un test programmato con Vitto Guareschi dove potremo provare qualcosa".
L'operazione di Valentino
"Lui mi aveva anche detto che con la spalla non era a posto, ma io questa frase l'ho cancellata. Ho fatto conto che fosse al cento per cento e che siamo noi a dover migliorare la moto. Se poi verrà qualcosa anche dall'operazione alla spalla, sarà un di più. Sono abbastanza tranquillo perchè normalmente per il recupero da un'operazione come quella alla quale si sottopporrà Rossi (lunedì a Milano) ci vogliono dai 60 ai 90 giorni per guarire. Non ne abbiamo 75, quindi.. e poi questi tempi sono quelli relativi agli esseri umani, non a Valentino Rossi"
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