da motoblogghe
Mai oltre l’ottavo posto nei Gran Premi conclusi, 2 podi, una pole position ed il titolo di Rookie of the Year conseguito con due gare di anticipo. Stiamo parlando di Ben Spies, pilota tanto umile e simpatico nei paddock, quanto efficace in pista.
Dopo un mondiale vinto all’esordio in Superbike ed una stagione positiva in MotoGP nelle fila del team Monster Yamaha Tech 3, il centauro di Memphis è pronto al grande passo: guidare la M1 factory al fianco di Jorge Lorenzo.
Vi riportiamo i passi salienti dell’intervista rilasciata da Ben a Motorcycles Usa. “Oltre ogni più rosea aspettativa” - dichiara Ben - “Il mio primo anno nella classe regina ha stupito anche me. In metà delle pista non avevo mai corso, ma nonostante questo ho un ottavo posto come peggior risultato, due podi, una pole e 10 giri al comando di una gara e per di più con una moto clienti.”
MotoGP 2010 - Phillip IslandMotoGP 2010 - Phillip IslandMotoGP 2010 - Phillip IslandMotoGP 2010 - Phillip IslandMotoGP 2010 - Phillip IslandMotoGP 2010 - Phillip IslandMotoGP 2010 - Phillip IslandMotoGP 2010 - Phillip Island
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I suoi segreti per andare subito forte sui nuovi tracciati: “Credo di comportarmi come gli altri. ‘Studio’ la pista utilizzando i videogames, ma logicamente girare con la propria moto è un’altra cosa. Utilizzo la prima ora di prove per ottenere maggiori informazioni possibili. Do un’occhiata ai tempi dei miei avversari e poi mi catapulto in pista dando il 100% . Ci sono logicamente circuiti più difficili di altri per un esordiente, come ad esempio il Mugello“.
La differenza tra una moto ufficiale ed una clienti: “Logicamente tutte le novità che vengono sviluppate ad Iwata sono girate immediatamente al team factory ed ai piloti ufficiali. Noi della scuderia Tech 3 facciamo quello che possiamo con i mezzi a disposizione. Posso confermare che le moto sono ‘abbastanza’ diverse. Forse non ci sarà un secondo a giro tra l’una e l’altra, ma vi assicuro che le differenze tecniche sono molte.”
L’infortunio di Valentino Rossi, la sua mancata “convocazione” nel team Fiat Yamaha ed il rapporto con Jorge Lorenzo: “Non posso mettermi nei loro panni e motivare le loro decisioni. Sono comunque contento di essere rimasto con Tech 3 continuando il lavoro svolto ad inizio anno. So che Lorenzo è stato criticato per non avermi stretto la mano a fine gara, ma da parte sua non c’è assolutamente stata volontarietà. E’ un bravo ragazzo ed è velocissimo in pista, spero di imparare molto da lui. Mi ha persino mandato un sms per chiedermi scusa, perchè non si era accorto che ero andato congratularmi con lui!”
Il domandone finale, MotoGP VS Superbike: “La MotoGP è il sogno di ogni pilota, ma in certe occasioni le moto derivate sono molto più divertenti da guidare perché scivolano di più e si muovono in maniera a volte incontrollabile (- in stile 500? ndr). Una Superbike ti permette cambiamenti più netti rispetto ad un prototipo dove l’elettronica in molti casi, la fa da padrone.”
Mai oltre l’ottavo posto nei Gran Premi conclusi, 2 podi, una pole position ed il titolo di Rookie of the Year conseguito con due gare di anticipo. Stiamo parlando di Ben Spies, pilota tanto umile e simpatico nei paddock, quanto efficace in pista.
Dopo un mondiale vinto all’esordio in Superbike ed una stagione positiva in MotoGP nelle fila del team Monster Yamaha Tech 3, il centauro di Memphis è pronto al grande passo: guidare la M1 factory al fianco di Jorge Lorenzo.
Vi riportiamo i passi salienti dell’intervista rilasciata da Ben a Motorcycles Usa. “Oltre ogni più rosea aspettativa” - dichiara Ben - “Il mio primo anno nella classe regina ha stupito anche me. In metà delle pista non avevo mai corso, ma nonostante questo ho un ottavo posto come peggior risultato, due podi, una pole e 10 giri al comando di una gara e per di più con una moto clienti.”
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I suoi segreti per andare subito forte sui nuovi tracciati: “Credo di comportarmi come gli altri. ‘Studio’ la pista utilizzando i videogames, ma logicamente girare con la propria moto è un’altra cosa. Utilizzo la prima ora di prove per ottenere maggiori informazioni possibili. Do un’occhiata ai tempi dei miei avversari e poi mi catapulto in pista dando il 100% . Ci sono logicamente circuiti più difficili di altri per un esordiente, come ad esempio il Mugello“.
La differenza tra una moto ufficiale ed una clienti: “Logicamente tutte le novità che vengono sviluppate ad Iwata sono girate immediatamente al team factory ed ai piloti ufficiali. Noi della scuderia Tech 3 facciamo quello che possiamo con i mezzi a disposizione. Posso confermare che le moto sono ‘abbastanza’ diverse. Forse non ci sarà un secondo a giro tra l’una e l’altra, ma vi assicuro che le differenze tecniche sono molte.”
L’infortunio di Valentino Rossi, la sua mancata “convocazione” nel team Fiat Yamaha ed il rapporto con Jorge Lorenzo: “Non posso mettermi nei loro panni e motivare le loro decisioni. Sono comunque contento di essere rimasto con Tech 3 continuando il lavoro svolto ad inizio anno. So che Lorenzo è stato criticato per non avermi stretto la mano a fine gara, ma da parte sua non c’è assolutamente stata volontarietà. E’ un bravo ragazzo ed è velocissimo in pista, spero di imparare molto da lui. Mi ha persino mandato un sms per chiedermi scusa, perchè non si era accorto che ero andato congratularmi con lui!”
Il domandone finale, MotoGP VS Superbike: “La MotoGP è il sogno di ogni pilota, ma in certe occasioni le moto derivate sono molto più divertenti da guidare perché scivolano di più e si muovono in maniera a volte incontrollabile (- in stile 500? ndr). Una Superbike ti permette cambiamenti più netti rispetto ad un prototipo dove l’elettronica in molti casi, la fa da padrone.”
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