da Lastampa
E? partito settimo, ? arrivato sesto. L'unico miglioramento - ininfluente, impercettibile - di una giornata disastrosa. Lui dice di essere ?triste, non disperato: nel 2006-2007 stavo peggio?. Sar?. Per? il 2010 di Valentino Rossi, cominciato con una vittoria in Qatar, sta finendo malissimo. E rischia di terminare anzitempo.
Ieri ? arrivata la prima vittoria stagionale di Stoner, davanti a Pedrosa e Hayden. Soltanto quarto Lorenzo, forse per braccino (non vince da Ferragosto) e forse perch?, da quando la Yamaha non la sviluppa pi? Rossi, ha perso il vantaggio su Honda e Ducati. ?Magari il motivo ? quello?, ha sorriso Valentino: ed ? stato l'unico sorriso pubblico della giornata. Quello privato lo ha riservato a Flavia Pennetta, sua ospite ad Alcaniz.
Dopo due giri, Rossi era nono. Ha recuperato tre posizioni, ma ha chiuso con 27? di ritardo. Un'agonia, lenta e si direbbe inutile. Chi glielo ha fatto fare? Perch? non ha aspettato a rientrare, curando gamba e spalla? Che senso ha avuto quel quasi-record, neanche due mesi dall'infortunio del Mugello, con il 4? posto in Sassonia? Domande scontate, ancor pi? pensando che quel ritorno frettoloso parve - e pare - dettato da mero rosicamento: togliere la ribalta al rivale Lorenzo. Da l? un errore di calcolo, pagato a caro prezzo. ?Credevo che il problema principale fosse la gamba, invece era la spalla. Non ? colpa mia, n? dei dottori. La spalla ? imprevedibile. Non la peggioro, correndoci sopra: non ? un problema di dolore, ma di mancanza di forza?. Un problema che, come una valanga, ne scatena altri. ?In questo circuito hanno sofferto tutte le Yamaha. In pi? c'? che, quando metto a punto la moto, la adatto ai miei problemi. Soffro di meno, ma vado pi? piano?.
Chi va forte ? la moto del suo futuro, la Ducati, prima e terza in terra d'Aragona. Rispetto a 6 anni fa, quando Rossi scelse la Yamaha, ? cambiato tutto. Nel 2004 era la moto a essere pessima, ora ? il Campione a versare in notevoli difficolt?. Oltretutto l'operazione, in presenza di liquido sinoviale e periartrite, potrebbe non essere risolutiva. E' il parere di alcuni medici e significherebbe, da qui a fine carriera, un Rossi a met? servizio. Per giunta circondato da una claque di fedelissimi, senza nessuno capace di correggerlo quando sbaglia.
L'intervento chirurgico, sin qui mai ammesso ufficialmente, ? un'urgenza. ?Correr? sicuramente le prossime tre gare. La prossima ? Motegi, terribile per la mia spalla destra. In Malesia e Australia potr? misurare i miei limiti. L? decider? se finire la stagione oppure operarmi, saltando Estoril e Valencia?. Ulteriore controsenso, perch? a Valencia dovevano esserci i primi test con la Ducati. ?Lo so, sarebbero fondamentali. Per?, se i test li fai quando stai male, non servono a molto. Meglio guarire e presentarsi al meglio l'anno prossimo?. Impietosi i tempi di recupero: ?Due mesi?. Che potevano essere gi? passati. Invece, abusando d'orgoglio e sottovalutazione, il 2010 ? buttato. E forse pure un pezzo di 2011.
E? partito settimo, ? arrivato sesto. L'unico miglioramento - ininfluente, impercettibile - di una giornata disastrosa. Lui dice di essere ?triste, non disperato: nel 2006-2007 stavo peggio?. Sar?. Per? il 2010 di Valentino Rossi, cominciato con una vittoria in Qatar, sta finendo malissimo. E rischia di terminare anzitempo.
Ieri ? arrivata la prima vittoria stagionale di Stoner, davanti a Pedrosa e Hayden. Soltanto quarto Lorenzo, forse per braccino (non vince da Ferragosto) e forse perch?, da quando la Yamaha non la sviluppa pi? Rossi, ha perso il vantaggio su Honda e Ducati. ?Magari il motivo ? quello?, ha sorriso Valentino: ed ? stato l'unico sorriso pubblico della giornata. Quello privato lo ha riservato a Flavia Pennetta, sua ospite ad Alcaniz.
Dopo due giri, Rossi era nono. Ha recuperato tre posizioni, ma ha chiuso con 27? di ritardo. Un'agonia, lenta e si direbbe inutile. Chi glielo ha fatto fare? Perch? non ha aspettato a rientrare, curando gamba e spalla? Che senso ha avuto quel quasi-record, neanche due mesi dall'infortunio del Mugello, con il 4? posto in Sassonia? Domande scontate, ancor pi? pensando che quel ritorno frettoloso parve - e pare - dettato da mero rosicamento: togliere la ribalta al rivale Lorenzo. Da l? un errore di calcolo, pagato a caro prezzo. ?Credevo che il problema principale fosse la gamba, invece era la spalla. Non ? colpa mia, n? dei dottori. La spalla ? imprevedibile. Non la peggioro, correndoci sopra: non ? un problema di dolore, ma di mancanza di forza?. Un problema che, come una valanga, ne scatena altri. ?In questo circuito hanno sofferto tutte le Yamaha. In pi? c'? che, quando metto a punto la moto, la adatto ai miei problemi. Soffro di meno, ma vado pi? piano?.
Chi va forte ? la moto del suo futuro, la Ducati, prima e terza in terra d'Aragona. Rispetto a 6 anni fa, quando Rossi scelse la Yamaha, ? cambiato tutto. Nel 2004 era la moto a essere pessima, ora ? il Campione a versare in notevoli difficolt?. Oltretutto l'operazione, in presenza di liquido sinoviale e periartrite, potrebbe non essere risolutiva. E' il parere di alcuni medici e significherebbe, da qui a fine carriera, un Rossi a met? servizio. Per giunta circondato da una claque di fedelissimi, senza nessuno capace di correggerlo quando sbaglia.
L'intervento chirurgico, sin qui mai ammesso ufficialmente, ? un'urgenza. ?Correr? sicuramente le prossime tre gare. La prossima ? Motegi, terribile per la mia spalla destra. In Malesia e Australia potr? misurare i miei limiti. L? decider? se finire la stagione oppure operarmi, saltando Estoril e Valencia?. Ulteriore controsenso, perch? a Valencia dovevano esserci i primi test con la Ducati. ?Lo so, sarebbero fondamentali. Per?, se i test li fai quando stai male, non servono a molto. Meglio guarire e presentarsi al meglio l'anno prossimo?. Impietosi i tempi di recupero: ?Due mesi?. Che potevano essere gi? passati. Invece, abusando d'orgoglio e sottovalutazione, il 2010 ? buttato. E forse pure un pezzo di 2011.
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