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La Dorna ha mentito su Tomizawa
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Originally posted by ace View Postanche il "grande" dott. costa, sempre pronto a fare l'elegia dell'eroe e a sfregugliarci le palle con le sue esternazioni poetiche si ? ben prestato al gioco, descrivendo l'atteggiamento dei medici dell'ospedale mentre cercavano di salvare il pilota.... adesso sappiamo che all'ospedale non ? mai arrivato in vita....
che compagnia di buffoni... ma soprattutto cosa pensano... che tutto il resto del mondo sia composto da deficienti ??
Io invece penso Che prima di parlare del Dottor Costa bisognerebbe sciacquRsi labocca. Un uomo Che ha dedicato un Ora di massaggio cardiaco, da solo, in sala rianimazione, ad un pilota morto tanti anni fa, e' un uomo Che non crede alla morte finche'non vede il funerale. E merita rispetto.
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Originally posted by catoblepa View Postforse.
Io invece penso Che prima di parlare del Dottor Costa bisognerebbe sciacquRsi labocca. Un uomo Che ha dedicato un Ora di massaggio cardiaco, da solo, in sala rianimazione, ad un pilota morto tanti anni fa, e' un uomo Che non crede alla morte finche'non vede il funerale. E merita rispetto.
In questo post credo che qualcuno inizi a delirare... troppo facile puntare il dito su qualcuno a fatti compiuti e ad indagini svolte!
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Originally posted by catoblepa View Postforse.
Io invece penso Che prima di parlare del Dottor Costa bisognerebbe sciacquRsi labocca. Un uomo Che ha dedicato un Ora di massaggio cardiaco, da solo, in sala rianimazione, ad un pilota morto tanti anni fa, e' un uomo Che non crede alla morte finche'non vede il funerale. E merita rispetto.
chi ne parla male NON ha neanche la pi? pallida idea di cosa abbia fatto questo Uomo per i piloti e il motociclismo in decenni di lavoro ed enorme Passione
rispetto
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Originally posted by catoblepa View Postforse.
Io invece penso Che prima di parlare del Dottor Costa bisognerebbe sciacquRsi labocca. Un uomo Che ha dedicato un Ora di massaggio cardiaco, da solo, in sala rianimazione, ad un pilota morto tanti anni fa, e' un uomo Che non crede alla morte finche'non vede il funerale. E merita rispetto.
guarda.. sono il primo ad aver sempre apprezzato costa oltre ogni limite...
poi ho cominciato a trovare un po stucchevoli le sue elegie del dolore ecc. ecc.
ma vabbè.... il suo lavoro vero lo faceva eccelsamente...
poi ho cominciato a pensare che in fondo forse non sono i piloti che chiedono di rietrare in pista ancora mezzi sfasciati ma è una conseguenza del suo continuo esaltarne l'eroismo, che fa sentire sfigato chi non lo fa...
mentre a sto punto i veri eroi potrebbero essere quelli che riescono a dire no al sistema e a prendersi i DOVUTI tempi di guarigione per non dover poi essere menomati tra 10 anni, a fine carriera quando tutte le pezze curate velocemente che gli hanno messo li faranno andare zoppi ecc. ecc.
per finire ho trovato veramente vergognoso l'aver raccontato, sia pure tra le lacrime, una situazione che con il senno di poi difficilmente si può pensare avvenuta, visto che i medici del pronto soccorso hanno solo potuto costatare il decesso del pilota, avvenuto già da un po.... altro che cercare di curarlo... in pratica gli hanno scaricato la patata bollente....
poteva far vedere le sue lacrime, indubbiamente vere, ma starsene zitto senza prestarsi ai giochini di un sistema schifoso....
Last edited by ace; 13-09-10, 10:08.
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Ace, io credo (e fortemente), che Costa fosse più che sincero, e che in quel momento non pensasse minimamente a logiche di politica o di patate bollenti. Costa pensava solamente al fatto che era morto uno dei suoi ragazzi, e pure uno piccolo. Molti l'hanno sempre indicato come "il papà dei piloti", e credo che lui si senta come tale. E' un uomo di vecchio stampo, sia per il suo modo di porsi, sia per il linguaggio che usa. Quando usa il suo linguaggio "poetico" da l'impressione che lo usi per cercare di rendere meglio ciò che prova emotivamente, come se non trovasse parole adeguate per descrivere una tragedia, una sfida, un rischio o qualsiasi cosa lo emozioni. può sembra strano o inadeguato ai tempi, ma professionalmente è un gigante.
riguardo a ciò che dici, riguardo al fatto che i piloti tornano prima in pista non pèrchè lo vogliano, ma perchè magari sono spinti dall'ottimismo di Costa... ti voglio fare 4 esempi.
1)nuvolari che corre in moto con entrambe le gambe ingessate. entrambe.
2)nuvolari che corre in auto con 2 vertebre rotte al gran premio di Tripoli, 3 giorni dopo la gomma scoppiata a 200 orari e conseguente ribaltamento. e arrivò quarto.
3)Alex Gramigni, con il gesso pitturato al posto dello stivale (ma di questo non ho conferma, è più un "sentito dire"
4)Fausto Duci, che nel 2006 a Sillano, sfila la gamba dal gesso e indossa lo stivale per correre la gara. Raccontatomi da suo padre 8 giorni fa.
non mi viene in mente nessun pilota che abbia allungato i suoi tempi di recupero, mi risulta sempre il contrario, per la VOGLIA di correre.
...persino Laconi voleva tornare subito a correre e non la smetteva di allenarsi in bici... vorrà pur dire qualcosa?
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Originally posted by catoblepa View PostAce, io credo (e fortemente), che Costa fosse più che sincero, e che in quel momento non pensasse minimamente a logiche di politica o di patate bollenti. Costa pensava solamente al fatto che era morto uno dei suoi ragazzi, e pure uno piccolo. Molti l'hanno sempre indicato come "il papà dei piloti", e credo che lui si senta come tale. E' un uomo di vecchio stampo, sia per il suo modo di porsi, sia per il linguaggio che usa. Quando usa il suo linguaggio "poetico" da l'impressione che lo usi per cercare di rendere meglio ciò che prova emotivamente, come se non trovasse parole adeguate per descrivere una tragedia, una sfida, un rischio o qualsiasi cosa lo emozioni. può sembra strano o inadeguato ai tempi, ma professionalmente è un gigante.
riguardo a ciò che dici, riguardo al fatto che i piloti tornano prima in pista non pèrchè lo vogliano, ma perchè magari sono spinti dall'ottimismo di Costa... ti voglio fare 4 esempi.
1)nuvolari che corre in moto con entrambe le gambe ingessate. entrambe.
2)nuvolari che corre in auto con 2 vertebre rotte al gran premio di Tripoli, 3 giorni dopo la gomma scoppiata a 200 orari e conseguente ribaltamento. e arrivò quarto.
3)Alex Gramigni, con il gesso pitturato al posto dello stivale (ma di questo non ho conferma, è più un "sentito dire"
4)Fausto Duci, che nel 2006 a Sillano, sfila la gamba dal gesso e indossa lo stivale per correre la gara. Raccontatomi da suo padre 8 giorni fa.
non mi viene in mente nessun pilota che abbia allungato i suoi tempi di recupero, mi risulta sempre il contrario, per la VOGLIA di correre.
...persino Laconi voleva tornare subito a correre e non la smetteva di allenarsi in bici... vorrà pur dire qualcosa?
e, recentemente, un certo bayliss che chiedeva gli amputassero il dito tra gara1 e gara2 per tornare a correre subito?
maddai ... adesso è colpa di Costa perchè i piloti tornano in pista rattoppati prima del tempo
ma quelli che parlano a cazzum hanno una vaga idea di cosa abbia fatto quest Uomo?
qualcuno si rende conto che se oggi non parliamo di 3-4 piloti morti all'anno ma di 1 ogni (quasi) 10 anni molto, moltissimo, lo dobbiamo a lui?Last edited by jacknipper; 13-09-10, 11:22.
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Personalmente non vedo perchè tutto questo turbinio intorno a questa tragedia. Ritengo sia irrispettoso prima di tutto del povero Tomizawa in questo caso o di chiunque capiti in una tragedia del genere dover rimanere per ore coperto da un telo bianco in attesa di un magistrato che autorizzi a portare via il corpo.
Dichiarare la morte più tardi permette prima di tutto di evitare questo scempio. Il fatto che poi c'è uno "spettacolo" che deve andare avanti passa secondo me ad uno step successivo del "cosa fare" in questi casi.
Logicamente se si decide di tenere questa condotta, non può ufficialmente uscire fuori che era già morto perchè si entrerebbe in altri problemi giuridici.
Io non penso che si sia potuto fare qualcosa, non penso che un fisico esile come quello del pilota giapponese potesse resistere anche pochi minuti dopo un doppio colpo come quello subito dalle due moto che lo seguivano.
Alla fine penso che, considerando gli eventi dal momento dopo l'impatto, sia stato meglio così.
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Originally posted by amon77 View PostPersonalmente non vedo perchè tutto questo turbinio intorno a questa tragedia. Ritengo sia irrispettoso prima di tutto del povero Tomizawa in questo caso o di chiunque capiti in una tragedia del genere dover rimanere per ore coperto da un telo bianco in attesa di un magistrato che autorizzi a portare via il corpo.
Dichiarare la morte più tardi permette prima di tutto di evitare questo scempio. Il fatto che poi c'è uno "spettacolo" che deve andare avanti passa secondo me ad uno step successivo del "cosa fare" in questi casi.
Logicamente se si decide di tenere questa condotta, non può ufficialmente uscire fuori che era già morto perchè si entrerebbe in altri problemi giuridici.
Io non penso che si sia potuto fare qualcosa, non penso che un fisico esile come quello del pilota giapponese potesse resistere anche pochi minuti dopo un doppio colpo come quello subito dalle due moto che lo seguivano.
Alla fine penso che, considerando gli eventi dal momento dopo l'impatto, sia stato meglio così.
..xò attenzione.. che se hai riportato questa frase del telo da una mia risposta scritta in questa discussione... forse l'hai fraintesa:
il telo nn copriva il corpo del pilota, ma era posto a coprire le operazioni d soccorso dagli spettatori che erano proprio a ridosso della postazione d soccorsoLast edited by paul-r; 13-09-10, 12:42.
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Originally posted by catoblepa View PostAce, io credo (e fortemente), che Costa fosse pi? che sincero, e che in quel momento non pensasse minimamente a logiche di politica o di patate bollenti. Costa pensava solamente al fatto che era morto uno dei suoi ragazzi, e pure uno piccolo. Molti l'hanno sempre indicato come "il pap? dei piloti", e credo che lui si senta come tale. E' un uomo di vecchio stampo, sia per il suo modo di porsi, sia per il linguaggio che usa. Quando usa il suo linguaggio "poetico" da l'impressione che lo usi per cercare di rendere meglio ci? che prova emotivamente, come se non trovasse parole adeguate per descrivere una tragedia, una sfida, un rischio o qualsiasi cosa lo emozioni. pu? sembra strano o inadeguato ai tempi, ma professionalmente ? un gigante.
riguardo a ci? che dici, riguardo al fatto che i piloti tornano prima in pista non p?rch? lo vogliano, ma perch? magari sono spinti dall'ottimismo di Costa... ti voglio fare 4 esempi.
1)nuvolari che corre in moto con entrambe le gambe ingessate. entrambe.
2)nuvolari che corre in auto con 2 vertebre rotte al gran premio di Tripoli, 3 giorni dopo la gomma scoppiata a 200 orari e conseguente ribaltamento. e arriv? quarto.
3)Alex Gramigni, con il gesso pitturato al posto dello stivale (ma di questo non ho conferma, ? pi? un "sentito dire"
4)Fausto Duci, che nel 2006 a Sillano, sfila la gamba dal gesso e indossa lo stivale per correre la gara. Raccontatomi da suo padre 8 giorni fa.
non mi viene in mente nessun pilota che abbia allungato i suoi tempi di recupero, mi risulta sempre il contrario, per la VOGLIA di correre.
...persino Laconi voleva tornare subito a correre e non la smetteva di allenarsi in bici... vorr? pur dire qualcosa?
lui ? vero...? dovuto stare alla macchina...ma ha solo comunicato che era ufficialmente morto alle 14.19....e quella in effetti ? l'ora di comunicazione del medico dell'ospedale...
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