Poncharal, "La Moto2 è un'opportunità per non essere dipendenti dalle case"
Hervé Poncharal Silenzio in pista, i test a Barcellona non stanno impegnando i piloti, quindi vale la pena fare due chiacchiere con Hervé Poncharal, il team Manager del Tech3 e Presidente dell'Irta.
La prima domanda riguarda la potenza delle Moto2, qualcuno nel paddock sussurra potenze, per i motori che verranno consegnati a Jerez, intorno ai 140 cavalli. Ce la faranno questi 600 a resistere per tre gare?
"No, le potenze in gioco non sono queste. I motori che verranno consegnati avranno una potenza massima fissata a circa 120/125 cavalli. Si sta lavorando per poter ottenere motori che mantengano questo livello di potenza per la durata che abbiamo fissato, ovvero tre gare".
Certo che con questi cavalli non ci si potrà aspettare prestazioni paragonabili alla Supersport.
"Non è quello che vogliamo, la Supersport fa il suo corso, noi siamo la Moto2 e per noi quello che conta davvero è avere una classe dai costi contenuti che riesca a dare anche un bello spettacolo. Non ci interessa nemmeno fare il confronto con la 250. La Moto2 nasce con un altro obiettivo, quello di rendere i team svincolati dalle case. Mi spiego portando come esempio quello che succede in Motogp. Tutti i team pagano un leasing per le moto, pagano i piloti e i meccanici, normale. Quindi una volta trovato uno sponsor il lavoro che rimane da fare all'azienda Team è quello della contabilità, della logistica e del parcheggio dei camion. La Moto2 nasce anche da desiderio di rendere le squadre, che oggi sono anche delle aziende, più libere sul mercato".
Che significa?
"Significa che con la Moto2 i team hanno la proprietà delle loro moto, che con aggiornamenti costanti necessari, arriveranno a durare 3 anni prima di essere completamente rinnovate. E questo è un primo vantaggio. Poi, per chi come la mia squadra sta lavorando in prima persona, c'è anche la sfida di costruire la moto, formare il personale e i piloti per la Motogp con dei mezzi molto performanti e completi come solo le moto da corsa possono essere".
Rimane il fatto che si faranno i confronti con le classi precedenti (la 250) e con quelle similari (la supersport).
"Questo è normale, ma sono certo che queste cose passeranno in secondo piano quando avremo battaglie in pista con 20 piloti in lotta per i primi posti, lo spettacolo delle gare sarà migliore con la Moto2".
......ma nn dovevano essere 150
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