da gp one
Kenny Roberts ha inspirato piloti per oltre una generazione, e non solo per aver vinto tre titoli mondiali della 500 di fila, dal 1978 al 1980, in sella alla Yamaha TZ. Kenny, detto anche ?The King?, il Marziano, o il ?Canarino?, in Italia per la gialla livrea delle sue moto, ? stato un vero ?racer?, un combattente. Qualsiasi significato si voglia attribuire a questa parola.
Contrariamente a ci? che si pensa questo californiano, rude e modesto, non considera alcuna delle sue vittorie nel mondiale come la vetta della sua carriera, quanto piuttosto un successo ottenuto anni prima, nella famosa ?Indy Mile?, alla guida della moto pi? potente mai portata su un ovale di terra battuta. E poi per questo proibita negli anni a venire: la TZ 750 Flat Tracker.
Quest'anno ? 34 anni dopo la leggendaria vittoria che fece dire a KR ?non mi pagano abbastanza per guidare questo oggetto? ? Roberts ? tornato alla guida del mostro, in occasione del GP di Indianapolis, sulla pista originale del miglio, attorniato da vecchi avversari, dai suoi anziani meccanici, Kel Carruthers in testa e dai giovani assi di oggi e li ha lasciati a bocca aperto.
Ha percorso, ma meglio sarebbe dire ?ha corso? un giro da manuale, derapando con l'oggetto, ?The Thing?, come lo chiama lui, a velocit? vertiginosa. E senza pi? averlo pilotato da 34 anni! Una impresa che ha fatto desistere Valentino Rossi, pure l?, da imitarlo.
?Non sarei stato in grado di fare di meglio?, pare abbia confessato Vale agli amici.
?Quando mi domandano quale ? stata la mia gara migliore ? ha confessato Kenny Roberts ? tutti pensano subito che io risponda una qualsiasi delle mie vittorie nel mondiale della 500, ma io dico: ? stata il Miglio di Indy. Perch?? Beh, quando feci quella gara, con la TZ 750, mi resi subito conto che avevo il doppio della potenza di qualsiasi altra moto in pista, ma che non potevo guidarla come una delle altre moto: dovevo andare pi? largo, all'esterno della traiettoria, e cercare in qalche modo di mettere la potenza a terra. Verso la fine, a pochissimo dalla fine, mi dissi: beh, Kenny, puoi fare il terzo posto ma nel rush finale la TZ mi catapult? verso la linea del traguardo. Avevo vinto. Ce l'avevo fatta. E non volevo pi? guidarla. Questo ? quanto pensai: non mi pagano abbastanza per farlo. Tutto ci? che avevo imparato, da quando avevo 14 anni, fino a quel 1975, lo misi nella guida di quell'oggetto. Tutto. Per questo quando mi hanno proposto di farlo di nuovo ero un po' nervoso. Non l'ho provata. Non avrebbe avuto senso. Nessuna prova ti pu? mettere a tuo agio su quella moto. Correre il Miglio ? qualcosa di speciale. E credo che Valentino l'abbia capito?.
Godetevi ora il fantastico video montato da Yamaha-USA che, veramente, quest'anno meriterebbe l'Oscar per quanto ci ha regalato.
[YOUTUBE]8k8hJWKIVNs[/YOUTUBE]
Ragazzi mi vengono i brividi
Questa ? pura poesia motoristica!
Kenny Roberts ha inspirato piloti per oltre una generazione, e non solo per aver vinto tre titoli mondiali della 500 di fila, dal 1978 al 1980, in sella alla Yamaha TZ. Kenny, detto anche ?The King?, il Marziano, o il ?Canarino?, in Italia per la gialla livrea delle sue moto, ? stato un vero ?racer?, un combattente. Qualsiasi significato si voglia attribuire a questa parola.
Contrariamente a ci? che si pensa questo californiano, rude e modesto, non considera alcuna delle sue vittorie nel mondiale come la vetta della sua carriera, quanto piuttosto un successo ottenuto anni prima, nella famosa ?Indy Mile?, alla guida della moto pi? potente mai portata su un ovale di terra battuta. E poi per questo proibita negli anni a venire: la TZ 750 Flat Tracker.
Quest'anno ? 34 anni dopo la leggendaria vittoria che fece dire a KR ?non mi pagano abbastanza per guidare questo oggetto? ? Roberts ? tornato alla guida del mostro, in occasione del GP di Indianapolis, sulla pista originale del miglio, attorniato da vecchi avversari, dai suoi anziani meccanici, Kel Carruthers in testa e dai giovani assi di oggi e li ha lasciati a bocca aperto.
Ha percorso, ma meglio sarebbe dire ?ha corso? un giro da manuale, derapando con l'oggetto, ?The Thing?, come lo chiama lui, a velocit? vertiginosa. E senza pi? averlo pilotato da 34 anni! Una impresa che ha fatto desistere Valentino Rossi, pure l?, da imitarlo.
?Non sarei stato in grado di fare di meglio?, pare abbia confessato Vale agli amici.
?Quando mi domandano quale ? stata la mia gara migliore ? ha confessato Kenny Roberts ? tutti pensano subito che io risponda una qualsiasi delle mie vittorie nel mondiale della 500, ma io dico: ? stata il Miglio di Indy. Perch?? Beh, quando feci quella gara, con la TZ 750, mi resi subito conto che avevo il doppio della potenza di qualsiasi altra moto in pista, ma che non potevo guidarla come una delle altre moto: dovevo andare pi? largo, all'esterno della traiettoria, e cercare in qalche modo di mettere la potenza a terra. Verso la fine, a pochissimo dalla fine, mi dissi: beh, Kenny, puoi fare il terzo posto ma nel rush finale la TZ mi catapult? verso la linea del traguardo. Avevo vinto. Ce l'avevo fatta. E non volevo pi? guidarla. Questo ? quanto pensai: non mi pagano abbastanza per farlo. Tutto ci? che avevo imparato, da quando avevo 14 anni, fino a quel 1975, lo misi nella guida di quell'oggetto. Tutto. Per questo quando mi hanno proposto di farlo di nuovo ero un po' nervoso. Non l'ho provata. Non avrebbe avuto senso. Nessuna prova ti pu? mettere a tuo agio su quella moto. Correre il Miglio ? qualcosa di speciale. E credo che Valentino l'abbia capito?.
Godetevi ora il fantastico video montato da Yamaha-USA che, veramente, quest'anno meriterebbe l'Oscar per quanto ci ha regalato.
[YOUTUBE]8k8hJWKIVNs[/YOUTUBE]
Ragazzi mi vengono i brividi
Questa ? pura poesia motoristica!
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