MOMENTO D?ORO: "Sicuramente le tre gare che ho vinto di fila al Mugello, Barcellona ed Assen. Sono stati tre mattoni importanti per il campionato. Perch? sono venuti dopo grandi battaglie con Gibernau, fino all?ultimo giro. Era un momento d?oro anche per lui, quello, quindi sono state gare particolarmente importanti".
GIOIA: "Uno dei passaggi nella contrattazione per passare alla Yamaha. Non era ancora gioia-gioia, perch? c?era la tensione. Quando ho deciso di andare con la Yamaha mi sono tolto un peso di dosso. Era una cosa che volevo fare, ma non sapevo se avevo le palle per farlo. Era notte, ero a letto, non riuscivo a dormire: sapevo che dovevo fare quel passo, per? mi mancava lo slancio per affrontarlo. Avevo molti dubbi. Ero convito che fosse la scelta giusta, ma pensavo che ci volesse pi? tempo, che avrei passato momenti difficili".
CRISI: "La gara del Sachsenring. Si arrivava da Rio dove ero caduto e dove, soprattutto, non eravamo mai riusciti a mettere a posto la moto. In tre giorni non eravamo stati capaci di cavare il ragno dal buco. Poi i problemi si sono prolungati anche nella gara tedesca. La moto non era a posto e poi ? finita la gomma. In Francia avevamo avuto un momento simile, per? lo avevamo superato di slancio. Invece l? si stava prolungando per due gare: c?era il dubbio che sarebbe potuta andare avanti ancora in quel modo".
ECCITAZIONE: "Il 24 gennaio in Malesia, quando ho provato per la prima volta la Yamaha. Ma anche la prima volta che sono stato vicino a Milano, alla sede della Yamaha Italia, a vedere la mia nuova moto, la M1 ancora nera, con Jeremy Burgess, in maglietta Yamaha, che ci lavorava sopra. ? stato un momento molto bello".
STANCHEZZA: "Sicuramente dopo Donington. Troppe gare una dopo l?altra. L? abbiamo fatto un grande sforzo per cercare di ribaltare la situazione. Quando ? finito il week-end, cui ? seguito un giorno in pi? di prove, avevo proprio bisogno di fare delle ferie. Dalle altre parti mai avuti cedimenti, nemmeno quando abbiamo fatto un sacco di chilometri nei test, perch? c?? stata sempre una grande concentrazione, una grande spinta".
EUFORIA: "I test di Barcellona, quando ho fatto il miglior tempo e ho vinto la macchina in palio. Eravamo per la prima volta davanti a tutti, con gli altri piloti in pista e anche con tanta gente, i tifosi, la televisione".
BUIO: ?Non l?abbiamo mai vista buia buia buia. Per il momento peggiore torniamo a Rio, dove non siamo mai riusciti a risolvere i problemi".
FANTASIA: "Ad Assen, quell?ultimo sorpasso a Gibernau, ? stata una vera invenzione. Un lampo venuto fuori cos?. Pensavo che ormai la gara fosse finita e che non sarei riuscito a passarlo, per? lui ? uscito un pelo pi? piano da una curva. Io ero l? e ho deciso di provare".
RIMPIANTO: "Quando mi sono svegliato la mattina a Jerez e ho visto che pioveva. Fosse stato asciutto avremmo potuto piazzare subito, dopo Welkom, un uno-due che sarebbe stato pesante. Invece ? piovuto e mi sono piazzato al quarto posto".
ADRENALINA: "I primi 12 giri del Mugello sull?asciutto, con un sacco di sorpassi. Loro mi passavano sul rettilineo, io replicavo in staccata. Per?, durante la stagione momenti di adrenalina ce ne sono stati molti".
ATTACCO: "La prima gara a Welkom, dove abbiamo attaccato sempre, tutti i giri di tutte le prove e della gara: dal venerd? mattina alla domenica pomeriggio. Non era una tattica, per? era l'unico modo per stare davanti. Non avevo certo pensato di farlo per massacrarli alla prima gara, per? era importante".
DIFESA: "Momenti di difesa ce ne sono stati un po?. Ad esempio a Le Mans, dove non eravamo a posto, poi al Sachsenring, dove abbiamo avuto dei problemi. Poteva essere in difesa la gara di Rio. Poi, per?, non ? stata cos?...".
PRESSIONE: "A parte i gran premi, il periodo da quando ho deciso di passare alla Yamaha a quando ho provato la moto. Non sapevamo a che punto fosse questa M1, non avevamo idea di come sarebbe andato a finire il nostro lavoro. Ero abbastanza preoccupato, perch? l?anno scorso la differenza tra Honda e Yamaha sembrava grande".
MAGIA: "Welkom: prima gara, un sogno. Mi sembrava di vivere in una bolla di sapone. L? probabilmente ? venuta fuori la decisione e la classe. Per arrivare ad un momento cos? speciale c?? bisogno di un sacco di cose. Il supporto della squadra e di tutti ci ha permesso di essere l? davanti".
FERRARI: "Quando ho provato la rossa a Fiorano. ? stato bello vedere da l? dentro come funziona, provare la Formula 1 e, soprattutto, provare la Ferrari. Io sono un pilota di moto, quindi non ? stato mai un mio sogno, per? lo ? per un sacco di gente. Ho cambiato idea sulla gente della Ferrari: non ho mai avuto niente contro di loro, ma vederli lavorare ? interessante. Si respira un?aria bella. Me ne ero accorto quando ero andato a vedere la gara di Melbourne".
RABBIA: "Sicuramente Qatar. Rabbia ? la parola giusta quando ti senti rapinato di una cosa ingiustamente. Molta rabbia, contro tutti quelli che hanno preso parte a quello che ? successo. Molta rabbia per provare a fare un buon risultato nonostante partissi ultimo. Forse troppa..".
RIVELAZIONE: "Sempre Qatar. Ognuno cerca di vincere con mezzi pi? o meno leciti. L? s?? visto che la Honda non ci stava a perdere. E che questo sport ? cambiato, perch? ora ci sono degli interessi pi? grandi".
GRINTA: "Venivamo da due gare negative, eravamo solo un punto davanti a Biaggi, in quel momento. Serviva una corsa positiva per cambiare le carte in tavola prima della pausa".
APPAGAMENTO: "Non ? ancora arrivato... Eventualmente dopo Valencia. Poteva essere subito dopo Welkom, perch? avevo dimostrato che ero riuscito a vincere anche con un?altra moto. Per?, in questo sport, appena hai un minimo di appagamento fai subito quarto. Quindi meglio sentirlo d?inverno".
ORGOGLIO: "Mugello, perch? Gibernau andava molto forte, forse pi? di noi. Ma la voglia di fare tutto il possibile per riuscire a vincere davanti a quella gente che faceva un tifo da stadio, ? stata molto importante. Bello".
LA CHIAVE: ?In inverno, proprio in Australia, durante i test. Aspettavamo delle modifiche di motore per avere un po? pi? cavalli. Le modifiche sono arrivate: l? abbiamo visto che il reparto corse Yamaha, se ben indirizzato e con precise indicazioni, era in grado di farle bene".
IL BRUTTO: "Il Qatar. Sono caduto anche a Rio, ma l? ci stava. Non mi succedeva dal 2001 di andare per terra in gara, quindi un errore in qualche anno ? accettabile. ? stata solo una stupidaggine. In Qatar, invece, ? stato brutto, soprattutto quando mi sono guardato il guanto, tutto aperto, insanguinato. Non avevo il coraggio di toglierlo... Alla fine ho visto che il dito stava bene, ma ? stato un brutto momento. Basta un attimo e il Mondiale va a farsi fottere".
IL FANTASTICO: "Non c?? dubbio: questa gara australiana. ? stato tutto fantastico. A Welkom avevo provato grandi emozioni, ma vincere il Mondiale ? vincere il Mondiale. Poi questa gara: durissima, combattuta fino all?ultimo giro con il mio avversario di tutto l?anno, Gibernau. La vera sintesi del campionato".
GIOIA: "Uno dei passaggi nella contrattazione per passare alla Yamaha. Non era ancora gioia-gioia, perch? c?era la tensione. Quando ho deciso di andare con la Yamaha mi sono tolto un peso di dosso. Era una cosa che volevo fare, ma non sapevo se avevo le palle per farlo. Era notte, ero a letto, non riuscivo a dormire: sapevo che dovevo fare quel passo, per? mi mancava lo slancio per affrontarlo. Avevo molti dubbi. Ero convito che fosse la scelta giusta, ma pensavo che ci volesse pi? tempo, che avrei passato momenti difficili".
CRISI: "La gara del Sachsenring. Si arrivava da Rio dove ero caduto e dove, soprattutto, non eravamo mai riusciti a mettere a posto la moto. In tre giorni non eravamo stati capaci di cavare il ragno dal buco. Poi i problemi si sono prolungati anche nella gara tedesca. La moto non era a posto e poi ? finita la gomma. In Francia avevamo avuto un momento simile, per? lo avevamo superato di slancio. Invece l? si stava prolungando per due gare: c?era il dubbio che sarebbe potuta andare avanti ancora in quel modo".
ECCITAZIONE: "Il 24 gennaio in Malesia, quando ho provato per la prima volta la Yamaha. Ma anche la prima volta che sono stato vicino a Milano, alla sede della Yamaha Italia, a vedere la mia nuova moto, la M1 ancora nera, con Jeremy Burgess, in maglietta Yamaha, che ci lavorava sopra. ? stato un momento molto bello".
STANCHEZZA: "Sicuramente dopo Donington. Troppe gare una dopo l?altra. L? abbiamo fatto un grande sforzo per cercare di ribaltare la situazione. Quando ? finito il week-end, cui ? seguito un giorno in pi? di prove, avevo proprio bisogno di fare delle ferie. Dalle altre parti mai avuti cedimenti, nemmeno quando abbiamo fatto un sacco di chilometri nei test, perch? c?? stata sempre una grande concentrazione, una grande spinta".
EUFORIA: "I test di Barcellona, quando ho fatto il miglior tempo e ho vinto la macchina in palio. Eravamo per la prima volta davanti a tutti, con gli altri piloti in pista e anche con tanta gente, i tifosi, la televisione".
BUIO: ?Non l?abbiamo mai vista buia buia buia. Per il momento peggiore torniamo a Rio, dove non siamo mai riusciti a risolvere i problemi".
FANTASIA: "Ad Assen, quell?ultimo sorpasso a Gibernau, ? stata una vera invenzione. Un lampo venuto fuori cos?. Pensavo che ormai la gara fosse finita e che non sarei riuscito a passarlo, per? lui ? uscito un pelo pi? piano da una curva. Io ero l? e ho deciso di provare".
RIMPIANTO: "Quando mi sono svegliato la mattina a Jerez e ho visto che pioveva. Fosse stato asciutto avremmo potuto piazzare subito, dopo Welkom, un uno-due che sarebbe stato pesante. Invece ? piovuto e mi sono piazzato al quarto posto".
ADRENALINA: "I primi 12 giri del Mugello sull?asciutto, con un sacco di sorpassi. Loro mi passavano sul rettilineo, io replicavo in staccata. Per?, durante la stagione momenti di adrenalina ce ne sono stati molti".
ATTACCO: "La prima gara a Welkom, dove abbiamo attaccato sempre, tutti i giri di tutte le prove e della gara: dal venerd? mattina alla domenica pomeriggio. Non era una tattica, per? era l'unico modo per stare davanti. Non avevo certo pensato di farlo per massacrarli alla prima gara, per? era importante".
DIFESA: "Momenti di difesa ce ne sono stati un po?. Ad esempio a Le Mans, dove non eravamo a posto, poi al Sachsenring, dove abbiamo avuto dei problemi. Poteva essere in difesa la gara di Rio. Poi, per?, non ? stata cos?...".
PRESSIONE: "A parte i gran premi, il periodo da quando ho deciso di passare alla Yamaha a quando ho provato la moto. Non sapevamo a che punto fosse questa M1, non avevamo idea di come sarebbe andato a finire il nostro lavoro. Ero abbastanza preoccupato, perch? l?anno scorso la differenza tra Honda e Yamaha sembrava grande".
MAGIA: "Welkom: prima gara, un sogno. Mi sembrava di vivere in una bolla di sapone. L? probabilmente ? venuta fuori la decisione e la classe. Per arrivare ad un momento cos? speciale c?? bisogno di un sacco di cose. Il supporto della squadra e di tutti ci ha permesso di essere l? davanti".
FERRARI: "Quando ho provato la rossa a Fiorano. ? stato bello vedere da l? dentro come funziona, provare la Formula 1 e, soprattutto, provare la Ferrari. Io sono un pilota di moto, quindi non ? stato mai un mio sogno, per? lo ? per un sacco di gente. Ho cambiato idea sulla gente della Ferrari: non ho mai avuto niente contro di loro, ma vederli lavorare ? interessante. Si respira un?aria bella. Me ne ero accorto quando ero andato a vedere la gara di Melbourne".
RABBIA: "Sicuramente Qatar. Rabbia ? la parola giusta quando ti senti rapinato di una cosa ingiustamente. Molta rabbia, contro tutti quelli che hanno preso parte a quello che ? successo. Molta rabbia per provare a fare un buon risultato nonostante partissi ultimo. Forse troppa..".
RIVELAZIONE: "Sempre Qatar. Ognuno cerca di vincere con mezzi pi? o meno leciti. L? s?? visto che la Honda non ci stava a perdere. E che questo sport ? cambiato, perch? ora ci sono degli interessi pi? grandi".
GRINTA: "Venivamo da due gare negative, eravamo solo un punto davanti a Biaggi, in quel momento. Serviva una corsa positiva per cambiare le carte in tavola prima della pausa".
APPAGAMENTO: "Non ? ancora arrivato... Eventualmente dopo Valencia. Poteva essere subito dopo Welkom, perch? avevo dimostrato che ero riuscito a vincere anche con un?altra moto. Per?, in questo sport, appena hai un minimo di appagamento fai subito quarto. Quindi meglio sentirlo d?inverno".
ORGOGLIO: "Mugello, perch? Gibernau andava molto forte, forse pi? di noi. Ma la voglia di fare tutto il possibile per riuscire a vincere davanti a quella gente che faceva un tifo da stadio, ? stata molto importante. Bello".
LA CHIAVE: ?In inverno, proprio in Australia, durante i test. Aspettavamo delle modifiche di motore per avere un po? pi? cavalli. Le modifiche sono arrivate: l? abbiamo visto che il reparto corse Yamaha, se ben indirizzato e con precise indicazioni, era in grado di farle bene".
IL BRUTTO: "Il Qatar. Sono caduto anche a Rio, ma l? ci stava. Non mi succedeva dal 2001 di andare per terra in gara, quindi un errore in qualche anno ? accettabile. ? stata solo una stupidaggine. In Qatar, invece, ? stato brutto, soprattutto quando mi sono guardato il guanto, tutto aperto, insanguinato. Non avevo il coraggio di toglierlo... Alla fine ho visto che il dito stava bene, ma ? stato un brutto momento. Basta un attimo e il Mondiale va a farsi fottere".
IL FANTASTICO: "Non c?? dubbio: questa gara australiana. ? stato tutto fantastico. A Welkom avevo provato grandi emozioni, ma vincere il Mondiale ? vincere il Mondiale. Poi questa gara: durissima, combattuta fino all?ultimo giro con il mio avversario di tutto l?anno, Gibernau. La vera sintesi del campionato".
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