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alla luce degli ultimi avvenimenti, la mia memoria (ormai degradata dall'alcol) torna a ripescare splendidi esempi di italiana mascolinità.
ricordi di pista:
be un italiano non puo' certo scordarsi della spallata di biaggi a vale in quel di suzuka con le splendide 500
e come dimenticare il sorpasso pulitissimo che regalo' a capirossi il mondiale 250?
e ancora la spallata di vale su gibo, magari involontaria, ma tant'è...
spallata prima e spallucce poi, non mi sembra ci siano state scuse ufficiali del nostro eroe. (e capirossi, invece, pure).
ma queste sono bazzecole, come diceva un famosissimo manico le gare di moto non sono mica un concerto di musica classica no?
in effetti entrate dure ne fecero, ne fanno e ne faranno tutti.
per esempio l'anno scorso barberà a misano ha fatto un casino che basta per tre generazioni.
errare è umano, non riconoscere l'errore invece potrebbe dipendere da miopia o presbiopia. eppure gli occhiali correttivi fanno miracoli.
ma dove la focosa italianità mostra al mondo il suo splendore è senz'altro nel dopogara. dopotutto la nostra è terra di filosofi e illustri pensatori, il nostro modello comportamentale ha fatto scuola...
e qui, devo ammettere, cominciano i brividi lungo la schiena.
avete presente quando il barbiere vi appoggia la lama sopra l'orecchio? peggio, molto peggio.
mi ricordo i famigerati biaggi e vale che non trovarono di meglio da fare che darsi 4 schiaffoni perchè evidentemente, nei 10 secondi necessari per fare la scala che porta al podio, si stavano annoiando.
mi ricordo uno sfavillante biaggi (italiano) che nel dopo gara si mette a cianciare con il nostro chili (italiano) sul come e quando si debba fare il telecronista sportivo... conflitto di interessi? antipatia a pelle? ancora si indaga.
io pensavo fosse tutto programmato per fare audience.....
non credevo si potesse cadere cosi' basso. infatti io suono la chitarra.
ok quella della chitarra è una freddura da vomito, lo so.
e le dichiarazioni del nostro grande eroe iannone? già se n'è scritto troppo su questo forum, comico che qualcuno dia la colpa addirittura ai giornalisti, perchè "il pilota con l'adrenalina che ha è normale che straparli"
addirittura... mo la colpa è di beltramo! forse il nostro eroe non poteva rimandare l'intervista a tempi migliori? gli hanno puntato una pistola obbligandolo a dire qualcosa? il famoso "no comment" è passato di moda?
per non parlare dei nostri cavall-asinini rampanti, supersik e pasini,
tanto bravi in pista quanto inascoltabili fuori.
uno che conclude ogni intervista con "fatti, non pugnette" (ma che avrà mai contro ste pugnette dico io, salvano dalla depressione milioni di òmini.
l'altro che con genuina spontaneità prende in giro tutti, fa l'analisi a tutti, ma sempre col sorriso, sempre scherzando. cosicchè nessuno se la prenda.
il classico gallo da intervista pepata.
tanto è vero che è stato subito teletrasportato nell' autorevole rubrica "fuorigiri" degno erede di quelle tre barzellette travestite da esseri umani che fanno di nome pernat, cereghini e lucchinelli.
-cereghini: barba incolta, maglione sgualcito in perfetto stile cattocomunista.
dice cazzate ma nessuno se ne accorge perchè le dice in modo serio.
eppoi quando mai un cinquantenne con la barba e il maglione a lana grossa dice cacchiate? la barba è simbolo di intelligenza, guardate i professori universitari.
-pernat soffre di complessi di inferiorità, senza dubbio.
è il briatore dei poveri.
porta gli occhiali da sole pure al cinema come briatore, ha il capello cotonato di briatore, lampadato peggio di briatore, sogna i soldi e la morosa di briatore, ma il destino crudele gli ha dato capirossi invece di alonso. e lui ci soffre, poverino. sono drammi...
-lucchinelli non puo' essere vero, per me è un ologramma.
o forse lo hanno rapito gli alieni e ci hanno fatto esperimenti pesanti.
se no non si spiega. è un incrocio tra un elfo e mago merlino.
io lo porterei come cavia nelle università di psicologia. spiegato lui, spiegati tutti.
almeno il dr costa tra un delirio e l'altro qualcosa di concreto lo fa, lucchinelli per me rimane un mistero indecifrabile.
ma il re dell'italiana vergogna rimarrà sempre e solo, indovinate chi?
ma il nostro insuperabile francesco chili....
merito suo se sono stato a un passo da farmi cambiare il nome in Abdul.
è stato tutto perfetto, testo e scenografia degne di fellini, interpretazione da oscar.
dopo aver preso paga da fogarty ad assen, in mezzo alla corsia box tra moto, piloti, tifosi, giornalisti, telecamere, si presenta piu' o meno cosi':
accappatoio dell'upim con lo sconto 30%, infradito rubate a qualche barbone che dormiva sui prati di assen, capello fracico, il bagno schiuma che gli usciva dalle orecchie e l'occhio vitreo.. da farci un quadro..
i giornalisti non sapevano se chiamare aiuto o fare un esorcismo amatoriale, l'impavido inizia a sbraitare e gesticolare, e fogarty qui, e fogarty là, e mi ha buttato fuori al curvone, e gliela faccio vedere io, e mo chiedero' a ducati di prendere provvedimenti....
completamente fuori di testa.
una cosa da film di fantascienza, da far vedere ai bambini nelle domeniche di pioggia al posto di superquark.
certo anche gli spagnoli qualcuna ne hanno fatta, ma io scene cosi' angoscianti me le ricordo soprattutto italiane...
il bello è che a molti l'ambiente delle moto piace proprio per questo, per questa genuinità, perchè tutti dicono quello che pensano senza ipocrisie, perchè non ci sono quelle interviste costruite a tavolino tutte uguali, tipo formula uno o il campionato di calcio.
nelle moto c'è schiettezza, c'è quell'aria di romagna, aria di piadina e sangiovese..
e se questa schiettezza ogni tanto porta a questi siparietti ben venga, meglio qualche scenata ogni tanto piuttosto che interviste finte come negli altri sport.
contenti voi...
ricordi di pista:
be un italiano non puo' certo scordarsi della spallata di biaggi a vale in quel di suzuka con le splendide 500
e come dimenticare il sorpasso pulitissimo che regalo' a capirossi il mondiale 250?
e ancora la spallata di vale su gibo, magari involontaria, ma tant'è...
spallata prima e spallucce poi, non mi sembra ci siano state scuse ufficiali del nostro eroe. (e capirossi, invece, pure).
ma queste sono bazzecole, come diceva un famosissimo manico le gare di moto non sono mica un concerto di musica classica no?
in effetti entrate dure ne fecero, ne fanno e ne faranno tutti.
per esempio l'anno scorso barberà a misano ha fatto un casino che basta per tre generazioni.
errare è umano, non riconoscere l'errore invece potrebbe dipendere da miopia o presbiopia. eppure gli occhiali correttivi fanno miracoli.
ma dove la focosa italianità mostra al mondo il suo splendore è senz'altro nel dopogara. dopotutto la nostra è terra di filosofi e illustri pensatori, il nostro modello comportamentale ha fatto scuola...
e qui, devo ammettere, cominciano i brividi lungo la schiena.
avete presente quando il barbiere vi appoggia la lama sopra l'orecchio? peggio, molto peggio.
mi ricordo i famigerati biaggi e vale che non trovarono di meglio da fare che darsi 4 schiaffoni perchè evidentemente, nei 10 secondi necessari per fare la scala che porta al podio, si stavano annoiando.
mi ricordo uno sfavillante biaggi (italiano) che nel dopo gara si mette a cianciare con il nostro chili (italiano) sul come e quando si debba fare il telecronista sportivo... conflitto di interessi? antipatia a pelle? ancora si indaga.
io pensavo fosse tutto programmato per fare audience.....
non credevo si potesse cadere cosi' basso. infatti io suono la chitarra.
ok quella della chitarra è una freddura da vomito, lo so.
e le dichiarazioni del nostro grande eroe iannone? già se n'è scritto troppo su questo forum, comico che qualcuno dia la colpa addirittura ai giornalisti, perchè "il pilota con l'adrenalina che ha è normale che straparli"
addirittura... mo la colpa è di beltramo! forse il nostro eroe non poteva rimandare l'intervista a tempi migliori? gli hanno puntato una pistola obbligandolo a dire qualcosa? il famoso "no comment" è passato di moda?
per non parlare dei nostri cavall-asinini rampanti, supersik e pasini,
tanto bravi in pista quanto inascoltabili fuori.
uno che conclude ogni intervista con "fatti, non pugnette" (ma che avrà mai contro ste pugnette dico io, salvano dalla depressione milioni di òmini.
l'altro che con genuina spontaneità prende in giro tutti, fa l'analisi a tutti, ma sempre col sorriso, sempre scherzando. cosicchè nessuno se la prenda.
il classico gallo da intervista pepata.
tanto è vero che è stato subito teletrasportato nell' autorevole rubrica "fuorigiri" degno erede di quelle tre barzellette travestite da esseri umani che fanno di nome pernat, cereghini e lucchinelli.
-cereghini: barba incolta, maglione sgualcito in perfetto stile cattocomunista.
dice cazzate ma nessuno se ne accorge perchè le dice in modo serio.
eppoi quando mai un cinquantenne con la barba e il maglione a lana grossa dice cacchiate? la barba è simbolo di intelligenza, guardate i professori universitari.
-pernat soffre di complessi di inferiorità, senza dubbio.
è il briatore dei poveri.
porta gli occhiali da sole pure al cinema come briatore, ha il capello cotonato di briatore, lampadato peggio di briatore, sogna i soldi e la morosa di briatore, ma il destino crudele gli ha dato capirossi invece di alonso. e lui ci soffre, poverino. sono drammi...
-lucchinelli non puo' essere vero, per me è un ologramma.
o forse lo hanno rapito gli alieni e ci hanno fatto esperimenti pesanti.
se no non si spiega. è un incrocio tra un elfo e mago merlino.
io lo porterei come cavia nelle università di psicologia. spiegato lui, spiegati tutti.
almeno il dr costa tra un delirio e l'altro qualcosa di concreto lo fa, lucchinelli per me rimane un mistero indecifrabile.
ma il re dell'italiana vergogna rimarrà sempre e solo, indovinate chi?
ma il nostro insuperabile francesco chili....
merito suo se sono stato a un passo da farmi cambiare il nome in Abdul.
è stato tutto perfetto, testo e scenografia degne di fellini, interpretazione da oscar.
dopo aver preso paga da fogarty ad assen, in mezzo alla corsia box tra moto, piloti, tifosi, giornalisti, telecamere, si presenta piu' o meno cosi':
accappatoio dell'upim con lo sconto 30%, infradito rubate a qualche barbone che dormiva sui prati di assen, capello fracico, il bagno schiuma che gli usciva dalle orecchie e l'occhio vitreo.. da farci un quadro..
i giornalisti non sapevano se chiamare aiuto o fare un esorcismo amatoriale, l'impavido inizia a sbraitare e gesticolare, e fogarty qui, e fogarty là, e mi ha buttato fuori al curvone, e gliela faccio vedere io, e mo chiedero' a ducati di prendere provvedimenti....
completamente fuori di testa.
una cosa da film di fantascienza, da far vedere ai bambini nelle domeniche di pioggia al posto di superquark.
certo anche gli spagnoli qualcuna ne hanno fatta, ma io scene cosi' angoscianti me le ricordo soprattutto italiane...
il bello è che a molti l'ambiente delle moto piace proprio per questo, per questa genuinità, perchè tutti dicono quello che pensano senza ipocrisie, perchè non ci sono quelle interviste costruite a tavolino tutte uguali, tipo formula uno o il campionato di calcio.
nelle moto c'è schiettezza, c'è quell'aria di romagna, aria di piadina e sangiovese..
e se questa schiettezza ogni tanto porta a questi siparietti ben venga, meglio qualche scenata ogni tanto piuttosto che interviste finte come negli altri sport.
contenti voi...
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