Intanto, 17 porta sfiga. Ma, al di l? di questo, 17 moto in pista (come successo a Laguna Seca) sono sul serio poche. E? vero che Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna, ha sempre sostenuto ?meglio pochi, ma buoni? intendendo dire che sono preferibili 18/19 moto simili, come competitivit?, piuttosto che 22/24 di cui una parte troppo inferiore tecnicamente per dar filo da torcere alle alte. Per?, ? anche vero che i costi di sviluppo rimangono altissimi e che le Case sono restie ad aumentare la produzione. Ma se anche lo facessero, forse sarebbe una operazione inutile: in giro non c?? un centesimo. Cos? l?anno prossimo, con almeno un paio di squadre (giusto per non esagerare) in difficolt? fin da oggi, e una terza, la Kawasaki, che pare orientata a non rimanere nemmeno sotto mentite spoglie, 17 potrebbe anche diventare una pia illusione.
Cos?, tra Dorna (l?organizzatore del Motomondiale) e la Msma (associazione che riunisce le Case) si sta dipanando una ipotesi che, se tradotta in realt?, trasformerebbe radicalmente la MotoGP. Il concetto ? semplice, e si fa forte del successo ottenuto dalla Moto2, dove le domande di iscrizione hanno raggiunto cifre record, e per la quale si ? ideata una formula ibrida: telai prototipo, motore derivato dalla serie. Lampo: perch? non adottare una soluzione simile anche per la MotoGP?
Qualcuno ha avuto l?idea, e l?ha cautamente fatta circolare col? dove si puote, muovendo, gi? a Laguna Seca, una certa curiosit?. Intendiamoci: non si tratterebbe di gettare nel bidone la MotoGP cos? come la conosciamo oggi, ma favorirne lo sviluppo fino a trasformarla in una classe mista: accanto a prototipo puri, cos? come li si vedono scendere in pista oggi (con motori da 800cc), si permetterebbe l?accesso anche a mezzi con propulsori di cilindrata pari a 1000cc. Telaio libero, motore derivato dalla serie. Non ci sarebbe per? un fornitore unico, e si studierebbe la maniera di far si che i motori possano essere alloggiati negli stessi telai preparati per i prototipi da 800cc.
Per evitare che i 200cc in pi? favoriscano le Moto 1 (se fosse, potrebbero anche chiamarle cos?, per omogeneit?) si adotterebbero accorgimenti. Restrittori del flusso d?aria, magari. Ma le ipotesi tecniche sono ancora lontanissime: si tratta, adesso, di valutare quanto la proposta possa risultare appetibile alle diverse parti in causa.
Tra i team, c?? chi dimostra curiosit?. Di pi?: interesse. A conti fatti, il bilancio richiesto per l?acquisto e la gestione di una moto del genere sarebbe considerevolmente pi? basso di un prototipo puro. E magari, su alcuni circuii, le Moto 1 non sfigurerebbero neppure. E, considerando che i debuttanti dovrebbero correre con quelle (attualmente, chi si iscrive per la prima volta alla MotoGP pu? farlo solo con un team satellite, oltre che con Suzuki, per la quale ? stata emanata una deroga) la situazione risulterebbe anche interessante.
Le implicazioni sarebbero ampie. Si formerebbe una sorta di serie A1 ed A2, ed il passaggio Moto2-MotoGP risulterebbe smussato. Rester? solo un argomento da angoli del paddock, evaporando poco a poco, o prender? consistenza sempre maggiore, fino a diventare soggetto di aperto dibattito? Si aprir? un nuovo fronte con la Sbk?
Qualcosa del genere, a dire il vero, si era gi? visto, nel Motomondiale. Buon testimone Peter Clifford, che oggi si occupa della Rookies Cup, la categoria addestrativa per i poco pi? che bambini, ma che all?inizio del nuovo millennio era stato coinvolto nel progetto Wcm. Una squadra che allineava due moto nella massima categoria, utilizzando (appunto) motori derivati di serie (Yamaha). Quella volta, l?idea del gruppo anglo-neozelandese non era piaciuta, agli organizzatori, che avevano arricciato il naso. Erano per? tempi di vacche grasse; la crisi, oggi, ha riportato di moda la microgonna, confermando la relazione, intuita gi? dagli economisti degli anni ?70, secondo cui quando gli indici di borsa scendono, le falde degli abiti da donna salgono. Forse, si ripescher? anche qualche idea che nel Motomondiale accorci i budget. A costo di far sobbalzare.
Letteralmente senza parole...
In pratica si vogliono avvicinare al concetto di SBK...
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