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Crisi MotoGP: Ezpeleta incontra i team Satellite

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    Crisi MotoGP: Ezpeleta incontra i team Satellite

    Si incontreranno domani, e per parlare della crisi hanno scelto il pi? bello (e costoso) albergo di Bologna: il Baglioni. Incontro alle 18, chiacchiere, un?aperitivo e poi tutti a cena. Magari non andr? proprio cos?, ma i sei rappresentanti dei team convocati - Honda-San Carlo, Yamaha-Tech3, Ducati-Pramac, Honda-Scot, Honda-LCR, Ducati-Onde2000 - Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna, vuole farli star bene, dimenticare le ambasce, lenire le loro preoccupazioni.

    Dopotutto le sei formazioni in questione sono l?altra met? del cielo della MotoGP: con appena 17 moto in campo, al momento, Fausto, Paolo, Herv?, Cirano, Lucio e i Nieto ne gestiscono ben nove. Sono loro gli unici, veri, imprenditori della massima formula del motociclismo, al momento. Altro che le Case.

    S?, ? vero, queste investono, ma i loro responsabili non sono direttamente toccati dalla crisi, se non perch? devono gestirne i problemi. Gresini, Campinoti, Poncharal, Mularoni, Cecchinello e i fratelli Nieto invece, pagano (o pagheranno) sulla loro pelle errori degli altri. Oltrech? i propri, ovviamente.

    Intendiamoci: sebbene abbiano iniziato perch? appassionati o ex piloti, nessuno di loro ormai fa pi? questo mestiere per sport: possiedono tutti belle macchine e crediamo che l'attivit? sia redditizia. Negli ultimi anni, per?, lo stress ? salito a livelli di guardia, perch? non ? facile trovare finanziatori, i costi iniziano a salire e l?, dietro l?angolo, il ?botto? ? sempre in agguato.

    Del resto ? vero o non ? vero che negli ultimi tempi sono saltati i team di Sito Pons, Kenny Roberts e quello di Luca Montiron? Saltati?beh, sarebbe meglio dire che i ?team owner? sono fuggiti prima di farsi troppo male. Certo, avremmo preferito che fossero rimasti tutti e tre, ma ognuno fa quello che vuole della propria attivit? e del proprio denaro.

    E? un lavoro senza rete, questo. Ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, un mese dopo l?altro. Sempre seduti su un missile lanciato a velocit? supersonica e dal quale scendere in corsa ? difficile, se non impossibile.

    Fino a ieri, i signori in questione, sono stati filati il giusto. Da oggi, per?, sono diventati importanti. Eh, contano met? dello schieramento?c?? poco da dire. La cosa giusta sarebbe quella di rifondare l?IRTA che oggi conta poco o nulla e far entrare i signori suddetti in una nuova associazione. Ma ci? darebbe loro troppo potere, forse.

    Cos? ? meglio che esista la MSMA solo per le Case, l?Irta (non si sa per cosa) e poi, semmai, questo specie di consiglio separato con i cinque team Satelliti. Divide ed Impera, dicevano i padri latini. Vedrete che ora la Dorna chieder?, oltre a ?consigli? sul da farsi, anche di pensare alla nuova classe ? Moto 2 ? perch? se non sono in grado di occuparsene loro, chi lo far??

    Ci sembra, alla fine dei giochi, che invece di trovare la soluzione ai problemi, qui qualcuno abbia capito che c?? un problema per ogni vera soluzione. Ed il problema ? quello di perdere potere. Qualcosa alla quale si rinuncia sempre malvolentieri.

    La soluzione, per quanto riguarda questo incontro, per i proprietari dei team Satellite, sarebbe stata quella di presentarsi al Baglioni gi? stretti in una associazione. Cos? avrebbero avuto potere. Ma avete visto quanti italiani ci sono? Tanti, forse troppi ed anche se sulla carta uno ? di San Marino, l?altro di Montecarlo?alla fine gli interessi sono in competizione. E questo qualcuno lo sa.

    Alla fine ci viene il dubbio che la Federazione non esista proprio pi?. L?abbiamo sognata. L?ultima di cui ci ricordiamo era presieduta da un certo Nicolas Rodil del Valle.

    Font gpone.com
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