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La 250 cambia dal 2011: ecco il nuovo regolamento della FIM che apre ai 4 Tempi
Nessuna novità rispetto alla prima bozza di regolamento che già circolava da tempo per quanto riguarda cilindrata (massimo 600 cc) e numero massimo di cilindri (4). Cambia invece il capitolo riguardante il motore: se in un primo momento si era pensato di limitare i costi sul fronte motoristico ponendo delle limitazioni molto precise agli organi interni (albero motore, bielle, pistoni, alberi a camme, ecc), nel regolamento odierno si fa riferimento soltanto al peso minimo del motore completo: 53 Kg per i 4 cilindri, 50 Kg per i 3, 47 Kg per i bicilindrici.
Una limitazione che, di per sé, significa poco: a chi volesse alleggerire al massimo le componenti interne basterebbe aggiungere della zavorra esternamente per raggiungere il peso minimo… In ogni caso alla fine del regolamento il paragrafo 9.4 sancisce l’obbligo, per i team, di vendere il proprio motore a un prezzo fisso di 20.000 Euro a un altro team che ne faccia richiesta alla fine di una gara.
Una vendita coatta che convince poco, e che suona un po’ come una sorta di reclamo molto costoso per i team che covano qualche sospetto rispetto ai più veloci, dato che se il team che riceve una richiesta di acquisto dovesse rifiutarsi di vendere il proprio motore, verrebbe squalificato dalla gara.
Vi immaginate, poi, in un campionato dove sono impegnate più Case costruttrici, un team cliente Honda che compra un motore Yamaha (per esempio) per montarlo sulla propria moto? Oltre che essere alquanto complicato, dato che il telaio è studiato sul motore che si intende adottare, non avrebbe il minimo senso…
La cosa ha più senso se un campionato è un monomarca: tutti si sono sempre detti contrari a un Mondiale con moto tutte uguali, ma più si va avanti e più si capisce che l’intenzione è quella…
A parte il regolamento (alquanto strano) riguardante il motore, sorgono poi dei dubbi riguardo al telaio: questo sarà libero, e perciò un vero e proprio prototipi rispondente ai regolamenti FIM Grand Prix.
“Si è sempre parlato di una nuova classe che nelle intenzioni sarebbe dovuta costare meno dell’attuale 250 cc: Non so se con questo regolamento l’obiettivo possa considerarsi raggiunto…”, ha infatti detto il responsabile delle attività sportive del Gruppo Piaggio, presente a Kyalami per seguire i test della Aprilia RSV4 Superbike (nella foto, il box della Casa di Noale).
“Vero è che c’è la possibilità da regolamento di comprare il motore da un altro team a 20.000 Euro - ha continuato Sacchi - e questo rappresenta un grosso limite, così come lo è l’adozione della centralina unica. Le mie perplessità spuntano però notando quanto siano estremamente curate le moto 600 stradali: mi chiedo chi sarà in grado di costruire un telaio altrettanto bello e valido per le corse ad un prezzo ragionevolmente limitato…”.
Realizzare un telaio da corsa ha dei costi elevatissimi, soprattutto se si vuole ottenere una moto competitiva, capace di raggiungere almeno le prestazioni delle attuali 250. Del resto già il peso minimo fissato dal regolamento (135 Kg per i 4 cilindri) indica che le moto della nuova “middle class” saranno delle vere moto da corsa, a prescindere dal motore che invece si vuole tentare di mantenere molto vicino a quelli di serie. Basti pensare che una 600 Supersport pronto gara pesa già 160 chili… Ed ecco che rispunta l’ipotesi monomarca di fatto, dato che la Honda sarebbe in grado di produrre una moto con tali caratteristiche senza tanti sforzi, per poi renderla disponibile ai team.
In più, parlando sempre di costi, vanno anche considerate le revisioni dei motori: se un propulsore è derivato dalla serie, per forza di cose non può durare tanto una volta utilizzato in pista (i motori della Supersport, per esempio, fanno tre gare, dopodiché vanno revisionati). Da qui derivano tutti i costi di revisione, che per un quattro tempi sono molto più elevati rispetto a un due tempi.
Insomma, le incertezze sono ancora tante: nel frattempo l’Aprilia, che al momento non è assolutamente interessata alla nuova middle class, è in contatto con Ezpeleta per allungare la vita alle attuali 250. Non è infatti escluso che nel 2011 e magari anche nel 2012, potremo vedere ancora le duemmezzo assieme alle nuove 600, in un campionato misto che potrebbe già partire nel 2010.
Adesso in pratica non c'? nessuno che voglia partecipare.
ufficialmente nemmeno la Honda
appunto...silenzio assenso...ci scommetto che ne vedremo delle belle, troppo ghiotta come categoria e molto vicina, nominalmente, ai mezzi di serie, per farsi sfuggire l'occasione
Nessuna novit? rispetto alla prima bozza di regolamento che gi? circolava da tempo per quanto riguarda cilindrata (massimo 600 cc) e numero massimo di cilindri (4). Cambia invece il capitolo riguardante il motore: se in un primo momento si era pensato di limitare i costi sul fronte motoristico ponendo delle limitazioni molto precise agli organi interni (albero motore, bielle, pistoni, alberi a camme, ecc), nel regolamento odierno si fa riferimento soltanto al peso minimo del motore completo: 53 Kg per i 4 cilindri, 50 Kg per i 3, 47 Kg per i bicilindrici.
Una limitazione che, di per s?, significa poco: a chi volesse alleggerire al massimo le componenti interne basterebbe aggiungere della zavorra esternamente per raggiungere il peso minimo? In ogni caso alla fine del regolamento il paragrafo 9.4 sancisce l?obbligo, per i team, di vendere il proprio motore a un prezzo fisso di 20.000 Euro a un altro team che ne faccia richiesta alla fine di una gara.
Una vendita coatta che convince poco, e che suona un po? come una sorta di reclamo molto costoso per i team che covano qualche sospetto rispetto ai pi? veloci, dato che se il team che riceve una richiesta di acquisto dovesse rifiutarsi di vendere il proprio motore, verrebbe squalificato dalla gara.
Vi immaginate, poi, in un campionato dove sono impegnate pi? Case costruttrici, un team cliente Honda che compra un motore Yamaha (per esempio) per montarlo sulla propria moto? Oltre che essere alquanto complicato, dato che il telaio ? studiato sul motore che si intende adottare, non avrebbe il minimo senso?
La cosa ha pi? senso se un campionato ? un monomarca: tutti si sono sempre detti contrari a un Mondiale con moto tutte uguali, ma pi? si va avanti e pi? si capisce che l?intenzione ? quella?
A parte il regolamento (alquanto strano) riguardante il motore, sorgono poi dei dubbi riguardo al telaio: questo sar? libero, e perci? un vero e proprio prototipi rispondente ai regolamenti FIM Grand Prix.
?Si ? sempre parlato di una nuova classe che nelle intenzioni sarebbe dovuta costare meno dell?attuale 250 cc: Non so se con questo regolamento l?obiettivo possa considerarsi raggiunto??, ha infatti detto il responsabile delle attivit? sportive del Gruppo Piaggio, presente a Kyalami per seguire i test della Aprilia RSV4 Superbike (nella foto, il box della Casa di Noale).
?Vero ? che c?? la possibilit? da regolamento di comprare il motore da un altro team a 20.000 Euro - ha continuato Sacchi - e questo rappresenta un grosso limite, cos? come lo ? l?adozione della centralina unica. Le mie perplessit? spuntano per? notando quanto siano estremamente curate le moto 600 stradali: mi chiedo chi sar? in grado di costruire un telaio altrettanto bello e valido per le corse ad un prezzo ragionevolmente limitato??.
Realizzare un telaio da corsa ha dei costi elevatissimi, soprattutto se si vuole ottenere una moto competitiva, capace di raggiungere almeno le prestazioni delle attuali 250. Del resto gi? il peso minimo fissato dal regolamento (135 Kg per i 4 cilindri) indica che le moto della nuova ?middle class? saranno delle vere moto da corsa, a prescindere dal motore che invece si vuole tentare di mantenere molto vicino a quelli di serie. Basti pensare che una 600 Supersport pronto gara pesa gi? 160 chili? Ed ecco che rispunta l?ipotesi monomarca di fatto, dato che la Honda sarebbe in grado di produrre una moto con tali caratteristiche senza tanti sforzi, per poi renderla disponibile ai team.
In pi?, parlando sempre di costi, vanno anche considerate le revisioni dei motori: se un propulsore ? derivato dalla serie, per forza di cose non pu? durare tanto una volta utilizzato in pista (i motori della Supersport, per esempio, fanno tre gare, dopodich? vanno revisionati). Da qui derivano tutti i costi di revisione, che per un quattro tempi sono molto pi? elevati rispetto a un due tempi.
Insomma, le incertezze sono ancora tante: nel frattempo l?Aprilia, che al momento non ? assolutamente interessata alla nuova middle class, ? in contatto con Ezpeleta per allungare la vita alle attuali 250. Non ? infatti escluso che nel 2011 e magari anche nel 2012, potremo vedere ancora le duemmezzo assieme alle nuove 600, in un campionato misto che potrebbe gi? partire nel 2010.
mah...come la gran cazzata delle 500 vs motogp 1000
E giustamente anche i flammini vogliono vederci chiaro:
Il regolamento tecnico della nuova categoria Moto2, che nel 2011 andrà a sostituire l’attuale 250 cc a due tempi, ufficializzato ieri, è ovviamente arrivato anche sulle scrivanie della FGSport, organizzatrice del Mondiale Superbike e detentrice dell’esclusiva per l’organizzazione di competizioni motociclistiche per moto derivate dalla serie.
“Abbiamo letto il comunicato, e la nostra posizione rimane quella espressa già diverso tempo fa - spiega Paolo Ciabatti, dirigente FGSPort - Vogliamo cioè la certezza che il nostro contratto con la FIM continui a garantirci l’esclusiva per le competizioni motociclistiche con mezzi derivati dalla serie. Il regolamento che è stato pubblicato ieri presenta ancora delle zone grigie: se, infatti, è stato specificato che il telaio non può avere parti derivate dalla serie, non è invece ancora indicato (crediamo volutamente) se può esserlo o meno il motore…”.
Un aspetto che la FGSport considera giustamente fondamentale: se, infatti, le Case potranno partecipare alla Moto2 adottando i propri motori derivati dalla serie, potrebbero essere nel contempo interessate a schierare moto che ricalcano nelle forme esterne i modelli stradali per poterli promuovere, e a quel punto la Moto2 diverrebbe una concorrente diretta dei campionati promossi dalla FGSport…
Il discorso è differente se la Moto2 andrà a configurarsi come un campionato fatto dai team, e non dalle Case coinvolte in maniera ufficiale: in questo caso i team comprerebbero i motori di serie, preparandoli e costruendo attorno ad essi un telaio prototipo, con moto dall’aspetto totalmente “racing”, non legato ai modelli di serie. Se così sarà, la FGSport avrebbe meno preoccupazioni, anche se resta il fatto che i motori resterebbero comunque derivati dalla serie, aspetto che andrebbe comunque a infrangere il contratto di esclusiva tra FGSPort e Federazione Internazionale.
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