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Parla Preziosi: "La Ducati per vincere deve prendere dei rischi"
Quando c?? un test importante Filippo Preziosi non manca mai, per questo motivo l?ingegnere, pap? di tutte le Desmosedici, era a Jerez la settimana scorsa per seguire i progressi della GP9. Una neonata?grande visto che sul tracciato andaluso tutti e cinque i piloti Ducati ? Hayden, Guareschi, Canepa, Kallio e Gibernau ? ne avevano perlomeno un esemplare a disposizione. Segno che il prototipo ? ormai quasi definitivamente la moto del 2009 e che le modifiche al progetto saranno di dettaglio.
La GP9 ? la famosa prima Ducati con telaio in carbonio, anche se parlando della Desmosedici non ? corretto nemmeno parlare di telaio, visto che il motore ? portante ed unisce, di fatto, la struttura anteriore con quella posteriore, fra le quali non esiste alcun punto di congiunzione al di fuori del propulsore. Le altre moto, infatti, senza motore stanno assieme, su due ruote. Se, invece, si sfila il quattro cilindri a ?L? di 90? dalla GP9, si ottengono solo tre pezzi distinti e separati fra di loro.
GP9: BELLA CON L?ANIMA - ?Bella? non so se la GP9 sia bella ? dice Preziosi, ripetendo quanto diceva delle monoposto Enzo Ferrari ? non sono abituato a considerare una moto in base all?aspetto estetico: per me sono belle quelle che vanno forte!?.
E questa come va?
?Ho parlato, separatamente, con tutti i nostri piloti e complessivamente le loro impressioni coincidono: tutti hanno detto che la GP9 ? migliore della GP8. E? pi? stabile in frenata e l?erogazione del motore ? migliore. Vittoriano Guareschi ce lo aveva detto subito, poi ce lo ha confermato Stoner a Barcellona. Questa verifica era comunque importante perch? ora i test sono limitati ed ogni giorno di prove ? prezioso?.
Purtroppo a Jerez ? mancato il parere pi? importante, quello di Stoner, fermo ai box con il polso sinistro immobilizzato da un tutore.
HAYDEN, NIENTE PURGATORIO - ?S?, ma Casey ci aveva gi? detto che la GP9 gli piaceva pi? della precedente. Hayden, comunque, ha mostrato un approccio estremamente positivo. E? ben allenato, lavora sodo e si sta amalgamando con la squadra e prendendo confidenza sia con la moto che con le gomme. E? una fortuna per noi averlo in squadra: ? fresco di HRC?solitamente la Honda prima di lasciar andare via un pilota lo lascia raffreddare una stagione in un team Satellite. Una specie di Purgatorio. Nicky pu? darci molte informazioni utili, anche perch? dopo un po? I piloti si abituano ai difetti di una moto. Lui invece ? appena sceso da una Honda. Anche gli altri mi sembra abbiano lavorato bene. Non hanno fatto troppe modifiche?fra tutti mi ha sorpreso in positivo Mika Kallio: ? metodico, ed anche veloce. Il suo approccio ? sereno e razionale. Lavora in modo molto ordinato?.
I prossimi due mesi non si potr? provare, ? la stagione morta. Cosa si fa in un reparto corse dicembre e gennaio?
?Le stagioni morte esistono solo per il team, che ? giusto che riposi alla fine del campionato. Per gli ingegneri dello sviluppo non esistono periodi di pausa. Si lavora a ritmo continuo o comunque secondo i programmi. Mentre si pensa a far progredire la GP9 in vista del 2009 si inizia a pensare alla futura GP10?.
La GP9, a parte l?uso del carbonio, non sembra troppo diversa dalla precedente.
IL RISCHIO COME SISTEMA - ?Si tratta di una evoluzione, com?? ovvio, ma ? l?intero progetto della Desmosedici ad essere diverso da quello delle altre moto. Del resto la Ducati ? una piccola casa e per vincere contro i colossi giapponesi deve sempre prendersi qualche rischio in pi?. Con l?utilizzo del carbonio abbiamo risolto molte criticit??.
Deve essere stata dura dire ai responsabili del marketing: dal prossimo anno si cambia, niente pi? telai in tubi?
?Mai avuto vincoli progettuali dal marketing, in Ducati. Anche le altre scelte tecniche, che s?, il Desmo, derivano da una convinzione: nel motociclismo si utilizzano pi? i medi che gli alti regimi ed ? proprio ai medi che la nostra distribuzione d? il meglio di s?, specie dal punto di vista della riduzione degli attriti e quindi dei consumi?.
Cosa cambier? il monogomma?
IL MONOGOMMA? CAMBIERA? POCO - ?Il modo in cui venivano prese certe decisioni prima della gara. Dal punto di vista delle prestazioni non mi aspetto troppi cambiamenti, n? tempi sul giro molto pi? bassi. L?aspetto della maggiore velocit? in curva delle 800, sotto il punto di vista della sicurezza, ? quasi ininfluente: la maggior parte delle cadute avvengono in ingresso, non a met??.
Come avete preso la sconfitta quest?anno?
?Abbiamo capito che molti particolari potevano essere fatti meglio, comunque siamo arrivati con Stoner secondi in campionato e davanti alla Honda. Dopo averlo vinto nel 2007 ci siamo battuti per conservarlo nel 2008. Non ci siamo riusciti, ? vero, ma ? il terzo anno consecutivo che la Ducati ? protagonista. Non dobbiamo infatti dimenticare che Capirossi nonostante l?incidente di Barcellona del 2006 fin? il mondiale in terza posizione. Senza magari avrebbe anche potuto vincerlo?.
Chi saranno i protagonisti il prossimo anno?
?I soliti: Rossi, Stoner e Pedrosa. Poi ci saranno i giovani, ma quei tre sono i pi? forti. Valentino ha vinto otto titoli mondiali, per cui da lui non si pu? prescidere. Come non si pu? non temere la Honda. Stoner, dal canto suo, ha dimostrato di essere il pilota pi? veloce in pista?.
Cosa risponde a chi dice che le gare sono noiose e che la colpa e della troppa elettronica?
GARE NOIOSE? NON DIREI PROPRIO - ?Il problema non ? il Traction Control, perch? subito dietro ai tre, la lotta per il quarto, quinto e sensto posto ? sempre stata vivacissima. Dunque il problema non sono le moto. E? solo che, presi singolarmente, Vale e Casey a volte sono troppo superiori, fanno la differenza. Pensiamo ai loro duelli: due piloti diversi, su moto diverse ma con le stesse gomme, come si fa a dire che non c?? stato spettacolo??.
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A parte Laguna Seca dove l'ha visto lo spettacolo?
Forse sono io che pretendo troppo, ma ho visto gare molto noiose.
In tutto il 2008 non c'? stato UN SOLO arrivo in volata...
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