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dire di rossi che ? un b....., insomma forse era in tono scherzoso ma se fosse serio b? il tavuliese se lo segna sul libro nero e per andrea potrebbero essere problemi
MILANO, 7 novembre 2008 - Doveva essere un incontro tra chi ingegnere lo diventer? e chi con gli ingegneri ci lavora tutti i giorni in pista. Ma alla fine, era inevitabile, ad Andrea Dovizioso i (praticamente) coetanei del Politecnico di Milano hanno chiesto soprattutto dell'ambiente della moto, le curiosit?, il rapporto con Valentino, cosa vuol dire pilotare una MotoGP. E quando la platea si ? scaldata ? arrivata anche la domanda che ad Andrea ? piaciuta di pi?: "Ma l'anno prossimo quanto hai voglia di fare il c... a Pedrosa?". Seguita da un diplomatico "ci proviamo". Boato in sala. Pardon, in aula, la L09 della Facolt? di Ingegneria Industriale.
SODDISFAZIONE - Una mattina divertente che al 22enne di Forlimpopoli ? piaciuta molto. "? stato bello avere a che fare con loro, sono studenti molto appassionati e mi ? piaciuto rispondere alle loro domande". La prima in verit? l'ha saltata. "Ci puoi parlare della tua carriera scolastica". "Ehm, preferirei passare alla prossima". Dalle tante divertite risposte del forlivese, che l'anno prossimo correr? sulla Honda ufficiale, si ? percepita comunque la grande soddisfazione per l'occasione professionale della vita. "Il mio rapporto con gli ingegneri? In sette anni che corro questa ? la prima volta che potr? sviluppare una moto quindi il lavoro vero inizia ora".
PRIMO TEST - Il primo impatto nei test ? stato buono, ma anche duro. Nel senso che Dovi si ? reso conto di cosa ci sar? da migliorare anche se, rispetto alla Honda clienti, la base su cui lavorare ? nettamente migliore: "La moto ? pi? stabile in frenata, pi? dolce nell'erogazione. Per? ci siamo resi conto che siccome le Bridgestone hanno la carcassa pi? dura dovremo cambiare assetto. C'? molto da fare". Uno studente non ha resistito ed ? stato meno "tecnico": "Ma a 300 all'ora cosa pensate?". "Non solo alla qualifica o al GP, a volte a tante cose, anche alla ragazza".
UN BEL BAST... - Tante curiosit? anche su Valentino Rossi. Andrea non si ? sottratto: "Vale ? veloce, preciso, metodico, il pi? forte. I rapporti tra piloti? Non facili. Nel senso che io vorrei averne di buoni con tutti, ma siccome ci dobbiamo scontrare in pista non ? cos? automatico essere amiconi o scambiarsi impressioni tecniche. Pedrosa per esempio non fa sapere niente a nessuno. Rossi, che appare molto estroverso, ? un bel furbacchione anche lui...". In realt? ha detto "E' un bel bast...", piacendo alla platea, che ha capito come l'elemento competitivit? in MotoGP richieda tutti i mezzi leciti. "Pedrosa? Io lo stimo davvero, mi piace come pilota e come persona, ? un ragazzo tranquillo. Per? ci vediamo solo in Clinica mobile per un massaggio. Forse ? anche un po' condizionato dal suo manager a comportarsi cos?. Certo batterlo ? molto importante, soprattutto per il potere che si acquisisce nel team".
MACIO E LE GOMME - C'? anche chi gli ha chiesto di Marco Melandri e della sua crisi in Ducati. "Marco secondo me ? caratterialmente particolare; ? un gran talento ma se tutto non funziona a dovere mostra un po' di fragilit?, secondo me ha fatto bene ad andare in Kawasaki perch? come pilota ufficiale potr? sviluppare la moto ed essere pi? responsabilizzato". Capitolo monogomma: "Forse ? meglio perch? ora abbiamo tutti lo stesso materiale. La grande differenza rispetto a prima ? che Bridgestone porta sempre due tipi di mescola e i piloti sapendolo si possono concentrare sulla moto il venerd? e il sabato, cosa fondamentale. Con Michelin c'erano 5 tipi di mescola da provare e tutto era pi? complicato". Gli obiettivi 2009? "Iniziare a lavorare il pi? presto possibile, per ora non ? il caso di fare proclami". I prossimi test il 26 e il 27 prossimi a Jerez.
MILANO, 7 novembre 2008 - Doveva essere un incontro tra chi ingegnere lo diventer? e chi con gli ingegneri ci lavora tutti i giorni in pista. Ma alla fine, era inevitabile, ad Andrea Dovizioso i (praticamente) coetanei del Politecnico di Milano hanno chiesto soprattutto dell'ambiente della moto, le curiosit?, il rapporto con Valentino, cosa vuol dire pilotare una MotoGP. E quando la platea si ? scaldata ? arrivata anche la domanda che ad Andrea ? piaciuta di pi?: "Ma l'anno prossimo quanto hai voglia di fare il c... a Pedrosa?". Seguita da un diplomatico "ci proviamo". Boato in sala. Pardon, in aula, la L09 della Facolt? di Ingegneria Industriale.
SODDISFAZIONE - Una mattina divertente che al 22enne di Forlimpopoli ? piaciuta molto. "? stato bello avere a che fare con loro, sono studenti molto appassionati e mi ? piaciuto rispondere alle loro domande". La prima in verit? l'ha saltata. "Ci puoi parlare della tua carriera scolastica". "Ehm, preferirei passare alla prossima". Dalle tante divertite risposte del forlivese, che l'anno prossimo correr? sulla Honda ufficiale, si ? percepita comunque la grande soddisfazione per l'occasione professionale della vita. "Il mio rapporto con gli ingegneri? In sette anni che corro questa ? la prima volta che potr? sviluppare una moto quindi il lavoro vero inizia ora".
PRIMO TEST - Il primo impatto nei test ? stato buono, ma anche duro. Nel senso che Dovi si ? reso conto di cosa ci sar? da migliorare anche se, rispetto alla Honda clienti, la base su cui lavorare ? nettamente migliore: "La moto ? pi? stabile in frenata, pi? dolce nell'erogazione. Per? ci siamo resi conto che siccome le Bridgestone hanno la carcassa pi? dura dovremo cambiare assetto. C'? molto da fare". Uno studente non ha resistito ed ? stato meno "tecnico": "Ma a 300 all'ora cosa pensate?". "Non solo alla qualifica o al GP, a volte a tante cose, anche alla ragazza".
UN BEL BAST... - Tante curiosit? anche su Valentino Rossi. Andrea non si ? sottratto: "Vale ? veloce, preciso, metodico, il pi? forte. I rapporti tra piloti? Non facili. Nel senso che io vorrei averne di buoni con tutti, ma siccome ci dobbiamo scontrare in pista non ? cos? automatico essere amiconi o scambiarsi impressioni tecniche. Pedrosa per esempio non fa sapere niente a nessuno. Rossi, che appare molto estroverso, ? un bel furbacchione anche lui...". In realt? ha detto "E' un bel bast...", piacendo alla platea, che ha capito come l'elemento competitivit? in MotoGP richieda tutti i mezzi leciti. "Pedrosa? Io lo stimo davvero, mi piace come pilota e come persona, ? un ragazzo tranquillo. Per? ci vediamo solo in Clinica mobile per un massaggio. Forse ? anche un po' condizionato dal suo manager a comportarsi cos?. Certo batterlo ? molto importante, soprattutto per il potere che si acquisisce nel team".
MACIO E LE GOMME - C'? anche chi gli ha chiesto di Marco Melandri e della sua crisi in Ducati. "Marco secondo me ? caratterialmente particolare; ? un gran talento ma se tutto non funziona a dovere mostra un po' di fragilit?, secondo me ha fatto bene ad andare in Kawasaki perch? come pilota ufficiale potr? sviluppare la moto ed essere pi? responsabilizzato". Capitolo monogomma: "Forse ? meglio perch? ora abbiamo tutti lo stesso materiale. La grande differenza rispetto a prima ? che Bridgestone porta sempre due tipi di mescola e i piloti sapendolo si possono concentrare sulla moto il venerd? e il sabato, cosa fondamentale. Con Michelin c'erano 5 tipi di mescola da provare e tutto era pi? complicato". Gli obiettivi 2009? "Iniziare a lavorare il pi? presto possibile, per ora non ? il caso di fare proclami". I prossimi test il 26 e il 27 prossimi a Jerez.
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