La prima pietra per la costruzione del nuovo circuito di Balatonring è stata posata ieri nel corso di un evento che ha visto la partecipazione dell’eroe locale Gabor Talmacsi, ma anche dell’ex iridato Jorge Martinez Aspar, suo team manager.
“Sarà eccitante correre in casa – ha detto il simpatico Gabor – perché nel vicino circuito di Brno i miei fan erano in 40.000, quindi ci aspettiamo un pubblico numeroso anche qui. Spero di provare la nuova pista al più presto per guadagnare un piccolo vantaggio sui miei avversari”, ha concluso scherzando l’ungherese.
A chiusura della manifestazione ha parlato anche Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna.
“Fin dal primo incontro con gli organizzatori ho visto che c’era molta volontà di fare. Se non ci si metterà di mezzo il tempo contiamo di essere pronti in tempo per il primo Gran Premio, il prossimo 20 settembre 2009”.
Il punto è proprio questo: il tempo. In Portogallo, a Portimao, hanno dimostrato di essere in grado di costruire un magnifico circuito in meno di un anno. In Ungheria potrebbero fare lo stesso. La responsabilità del Balatonring è quella di rimpiazzare Shanghai e la Cina, dove il motomondiale non ha mai trovato un reale interesse.
Il potenziale ritorno economico della Cina, comunque, è imparagonabile con quello della piccola Ungheria ed in tal senso la MotoGP va controtendenza.
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