A Shanghai si era registrato il "No" da parte di Paul Denning, responsabile Suzuki. Lo scorso weekend, al Mugello, anche il rifiuto da parte di Michael Bartholemy, al timone di comando Kawasaki MotoGP. Il "No" riguarda la possibilit? di vedere le due case in questione schierare una terza moto dal prossimo anno. Unici costruttori a difendersi ancora soltanto con due piloti, indiziati sin dal principio a portare in pista una nuova 800cc, ampliando cos? la griglia di partenza della top class per il momento ferma a 18 iscritti permanenti. Hamamatsu ha detto di no, Akashi ha seguito questa politica poco dopo.
"Dobbiamo cercare di tornare competitivi", ha detto Michael Bartholemy al Mugello, "pertanto ci concentreremo soltanto su due moto nel futuro. Non porteremo nemmeno in pista una terza moto per eventuali partecipazioni di nostri piloti in qualit? di wild-card". Un proposito che ha tagliato le gambe a Roger Hayden e Chaz Davies, interessati a correre in quel di Salinas in MotoGP con la terza Ninja. "Countryboy" ci sperava e contava, a patto di recuperare dal brutto infortunio di Barber. L'inglesino, ex-Ducati d'Antin, altrettanto, ma ha ricevuto come risposta "picche".
D'altronde in Kawasaki non si pu? far altrimenti, e per il 2009, tenendosi stretto John Hopkins, si cerca un secondo top-rider in grado di indirizzare lo sviluppo della ZX-RR. Primo nome circolato nel paddock Colin Edwards, che risponde appieno al profilo qui sopra ed ? oltretutto grande amico anche al di fuori dalle piste del Motomondiale di Hopkins. Edwards ? un nome, Bautista, Melandri, Vermeulen, chi pi? ne ha pi? ne metta gli altri.
Parlando invece della Suzuki, si proseguir? con due piloti. Loris Capirossi ? vicino alla riconferma. Chris Vermeulen, potrebbe non restare. Tutto si decider? dopo Laguna Seca: manco a dirlo, dopo la prima partecipazione di Ben Spies in qualit? di wild-card nella MotoGP. Dovesse stupire, a lui spetterebbe la seconda GSV-R. In caso contrario, "Elbowz" ? pur sempre in contatto con altre case, con Kevin Schwantz e Doug Gonda (suo manager) molto attivi telefonicamente con team di Ducati, Yamaha e Honda. D'altronde ? il solito momento in cui tutti parlano con tutti, e guardando al mercato degli ultimi anni i movimenti determinanti dello scacchiere iridato si avranno solo dall'agosto prossimo.
"Dobbiamo cercare di tornare competitivi", ha detto Michael Bartholemy al Mugello, "pertanto ci concentreremo soltanto su due moto nel futuro. Non porteremo nemmeno in pista una terza moto per eventuali partecipazioni di nostri piloti in qualit? di wild-card". Un proposito che ha tagliato le gambe a Roger Hayden e Chaz Davies, interessati a correre in quel di Salinas in MotoGP con la terza Ninja. "Countryboy" ci sperava e contava, a patto di recuperare dal brutto infortunio di Barber. L'inglesino, ex-Ducati d'Antin, altrettanto, ma ha ricevuto come risposta "picche".
D'altronde in Kawasaki non si pu? far altrimenti, e per il 2009, tenendosi stretto John Hopkins, si cerca un secondo top-rider in grado di indirizzare lo sviluppo della ZX-RR. Primo nome circolato nel paddock Colin Edwards, che risponde appieno al profilo qui sopra ed ? oltretutto grande amico anche al di fuori dalle piste del Motomondiale di Hopkins. Edwards ? un nome, Bautista, Melandri, Vermeulen, chi pi? ne ha pi? ne metta gli altri.
Parlando invece della Suzuki, si proseguir? con due piloti. Loris Capirossi ? vicino alla riconferma. Chris Vermeulen, potrebbe non restare. Tutto si decider? dopo Laguna Seca: manco a dirlo, dopo la prima partecipazione di Ben Spies in qualit? di wild-card nella MotoGP. Dovesse stupire, a lui spetterebbe la seconda GSV-R. In caso contrario, "Elbowz" ? pur sempre in contatto con altre case, con Kevin Schwantz e Doug Gonda (suo manager) molto attivi telefonicamente con team di Ducati, Yamaha e Honda. D'altronde ? il solito momento in cui tutti parlano con tutti, e guardando al mercato degli ultimi anni i movimenti determinanti dello scacchiere iridato si avranno solo dall'agosto prossimo.
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