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Da gpone
Un quinto, un secondo e un terzo posto: il ruolino di marcia di inizio campionato di Valentino Rossi non è affatto male in termini di piazzamenti, e quindi di punti. Se Lorenzo e Pedrosa conducono in tandem la classifica con 61 lunghezze, il pesarese, in attesa di piste più favorevoli, non è messo poi così male con 47 punti.
La vittoria, però, continua a non arrivare. Rossi sperava di tornare sul gradino più alto del podio proprio sulla pista dove ha ottenuto l’ultima vittoria, il 16 settembre del 2007, ma così non è stato. Il “Dottore”, quindi, non vince da sette Gran Premi: è il digiuno più lungo da quando corre nella classe regina.
In ogni caso, il sette volte iridato della Yamaha non si demoralizza: “La terza posizione tutto sommato non è male, tenendo conto che questa non è una delle piste migliori per noi. Sapevo che sarebbe stata una gara difficile, ma ciononostante sono andato forte. Speravo di arrivare davanti almeno a uno dei due tra Lorenzo e Pedrosa, ma non ci sono riuscito: oggi erano entrambi troppo veloci per noi; giravano facilmente sul passo del minuto e 37, noi invece no. Il gap con Jorge era di mezzo secondo, e considerato che ha la mia stessa moto, ciò è da imputare alle gomme. Sono anche stato un po’ fortunato: sono caduti Dovizioso e Hayden, che mi avrebbero potuto impensierire nel finale”.
Le gomme come si sono comportate? Sei pentito della scelta della Bridgestone?
“Le Bridgestone sono andate abbastanza bene, e non sono pentito della mia scelta. Aspettiamo altre piste più favorevoli, i conti si fanno sempre alla fine”.
Come vedi, adesso, il campionato?
“Sarà un mondiale a quattro: ce lo giocheremo io, Lorenzo, Pedrosa e Stoner”.
Lorenzo ti ha fatto le scuse per la sua manovra di sorpasso: è stato un attacco aggressivo?
“No, è stato un sorpasso normale, le sue scuse sono state un eccesso di fair play”.
Un quinto, un secondo e un terzo posto: il ruolino di marcia di inizio campionato di Valentino Rossi non è affatto male in termini di piazzamenti, e quindi di punti. Se Lorenzo e Pedrosa conducono in tandem la classifica con 61 lunghezze, il pesarese, in attesa di piste più favorevoli, non è messo poi così male con 47 punti.
La vittoria, però, continua a non arrivare. Rossi sperava di tornare sul gradino più alto del podio proprio sulla pista dove ha ottenuto l’ultima vittoria, il 16 settembre del 2007, ma così non è stato. Il “Dottore”, quindi, non vince da sette Gran Premi: è il digiuno più lungo da quando corre nella classe regina.
In ogni caso, il sette volte iridato della Yamaha non si demoralizza: “La terza posizione tutto sommato non è male, tenendo conto che questa non è una delle piste migliori per noi. Sapevo che sarebbe stata una gara difficile, ma ciononostante sono andato forte. Speravo di arrivare davanti almeno a uno dei due tra Lorenzo e Pedrosa, ma non ci sono riuscito: oggi erano entrambi troppo veloci per noi; giravano facilmente sul passo del minuto e 37, noi invece no. Il gap con Jorge era di mezzo secondo, e considerato che ha la mia stessa moto, ciò è da imputare alle gomme. Sono anche stato un po’ fortunato: sono caduti Dovizioso e Hayden, che mi avrebbero potuto impensierire nel finale”.
Le gomme come si sono comportate? Sei pentito della scelta della Bridgestone?
“Le Bridgestone sono andate abbastanza bene, e non sono pentito della mia scelta. Aspettiamo altre piste più favorevoli, i conti si fanno sempre alla fine”.
Come vedi, adesso, il campionato?
“Sarà un mondiale a quattro: ce lo giocheremo io, Lorenzo, Pedrosa e Stoner”.
Lorenzo ti ha fatto le scuse per la sua manovra di sorpasso: è stato un attacco aggressivo?
“No, è stato un sorpasso normale, le sue scuse sono state un eccesso di fair play”.
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