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FONTE GPONE:
Con un solo test ancora da disputare, quello del 28 e 29 febbraio, in notturna, in Qatar, pu? essere gi? il tempo di fare alcune considerazioni sul campionato d?inverno che si avvia alla conclusione con quello reale, che partir? proprio a Losail il 9 marzo.
Le forze in campo sono gi? abbastanza chiare: la Suzuki non ? pi? la sorpresa del 2007. Capirossi non riprende l? dove aveva lasciato Hopkins, anzi sembra avere qualche problema in pi? da risolvere e la Kawasaki non ? forse, o non ancora, la moto che Hopper avrebbe voluto trovare.
Al contrario la Yamaha ? cresciuta, e molto. La Ducati proporzionalmente di meno, ma c?era da aspettarselo perch? l?anno passato aveva colto tutti in contropiede, mentre la Honda, probabilmente, non ha ancora fatto vedere tutto il suo potenziale, complice l?incidente di Pedrosa a Sepang. Ma complessivamente, guardando anche ai team Satellite, non sembra affatto messa male.
Una situazione, questa, che si riflette e si rifletter? sulle prestazioni dei cinque italiani (nella foto di Simone Rosa) che quest?anno prenderanno parte alla MotoGP. Ai ?vecchi? Rossi, Capirossi e Melandri, infatti, il 2008 ha portato in regalo i giovani Alex De Angelis ed Andrea Dovizioso. Ambiziosi, veloci, ben supportati. Saranno loro la sorpresa di quest?anno?
E? difficile dirlo, per il momento. In prova ? relativamente facile emergere, ma ? nell?ora concitata riservata alla ricerca del miglior tempo sullo schieramento, oltrch? nel non sempre semplice fine settimana di gara che emergono le reali possibilit? di un pilota. Bisogner? attendere ancora un po?, dunque, per stilare una reale graduatoria di merito. Qualcosa, per?, siamo in grado di fare anche adesso. Chiamiamole previsioni.
DE ANGELIS, IL SORRIDENTE ? Con il carattere che si ritrova, sempre allegro, sempre disponibile, Alex De Angelis, detto ?il Cavallino?, ? il pilota ideale per giornalisti e team. Difficile trovarlo di cattivo umore ed anche quando lo ?, gli passa presto. E? un ragazzo positivo, il sanmarinese, ed essere in una squadra compatta qual ? il team di Fausto Gresini non potr? che aiutarlo. L?essere stato l?eterno secondo della 250, apparentemente, per lui non ? un problema. Anche perch? confermasse questa posizione anche in MotoGP alla sua prima stagione sarebbe un risultato assolutamente non disprezzabile. Per il momento ha fatto vedere una buona velocit? di base. E questo lo diciamo confrontando le sue prestazioni con il compagno di squadra Shinya Nakano ed un adattamento rapido alla Honda RC212V 800.
DOVIZIOSO, IL TENACE ? Rispetto ad Alex ?Dovi? ha un carattere pi? ombroso. La vita non gli sorride sempre e quando qualcosa non gira per il verso giusto Andrea te lo fa sapere. Per questo motivo, nel corso delle prime prove dell?anno, a Sepang, ha riferito apertamente sui problemi della Honda facendo sobbalzare alcuni membri della sua squadra. All?HRC, crediamo, comunque che Dovizioso vada bene cos?. E? veloce, sensibile (Jean-Phillippe Weber della Michelin ha parlato molto positivamente di lui) e potrebbe essere una sorpresa, quest?anno, perch? come ha gi? dimostrato in 250 tende a raccogliere il massimo da quanto ha in mano.
MELANDRI, IL DUBBIOSO ? Fra i giovani, Marco Melandri, ? il pi? vecchio. E questo per lui dovrebbe essere un vantaggio. Inoltre si trova quest?anno nella squadra Campione del Mondo, la Ducati, al fianco dell?iridato Casey Stoner, che ? il riferimento assoluto del 2008. Questi due punti di forza per il momento, per?, Marco non ? stato capace di trasformarli in una guida veloce ed efficace. Forse ha inseguito troppo un ideale di moto che la GP8 non ?, ma che non era nemmeno la Honda del 2007. Forse, semplicemente, ha sentito troppo la pressione di avere al fianco il giovane australiano. Fatto sta che, innegabilmente, Marco durante l?inverno ? stato spesso il fanalino di coda degli italiani in pista. Chi lo conosce ? abituato a fare i conti con il suo carattere che ?, nel contempo, fragile ed aggressivo. Per andare forte Marco deve solo sbloccarsi, guidare col cuore, invece di affidarsi al cervello. E non perch? non ne abbia. Il fatto ? che i risultati vengono quando si pensa il meno possibile. Biaggi insegna.
CAPIROSSI, IL CORAGGIOSO ? Del resto questa ? sempre stata la filosofia di corsa ? e di vita ? di Loris Capirossi. Capirex non si ? mai tirato indietro, quando serviva e al momento giusto ? capace di dare sempre qualcosa in pi? del previsto. Costi quel che costi. Probabilmente, perlomeno nelle prime gare, ci? gli servir? anche con la Suzuki. Esaurito infatti l?entusiasmo iniziale Loris ha capito che anche la GSV-R non ? una moto facile. Ma poi, esiste veramente una moto facile? Probabilmente no. Con la Ducati GP6 Capirossi avrebbe potuto vincere il mondiale, con la GP7 ha litigato per tutto l?anno, ma Stoner ci ha vinto il mondiale. Ora ? alla guida con l?evoluzione della Suzuki con la quale John Hopkins ha fatto vedere grandi cose nel 2007, ma purtroppo o per fortuna ogni anno fa storia a s?.
ROSSI, IL VINCENTE ? Una cosa, questa, che fa molto piacere a Valentino Rossi, le cui capacit? di pilota, il livello di adattamento, sono fuori discussione: il 90%, ma anche il 70%, con lui alla guida diventano comunque il 100%. Anche se ovviamente questa percentuale pu? non essere sufficiente a vincere il mondiale quando l?avversario di turno si trova in una posizione migliore della sua.
Gi? perch? il Dottore non ? pi? imbattibile. La sua lezione ? stata appresa da molti ed ognuno, da questa lezione, ha tratto gli insegnamenti ad hoc per s? stesso. Hayden, Pedrosa, lo stesso Jorge Lorenzo, non sarebbero oggi cos? forti senza la lezione del Maestro. Vale, per tutti, ? stato giudice di gara ed avversario. Ha messo l?asticella ogni anno a nuove altezze, e poi ? stato il primo a dimostrare che poteva essere saltata. Ora, con la Yamaha finalmente veloce (a Jerez addirittura pi? della Ducati), con le gomme Bridgestone cos? drammaticamente volute, con un compagno di squadra che avrebbe evitato volentieri, Valentino Rossi si trova nelle migliori condizioni per fare il risultato. L?unico problema, al momento, per lui ? Casey Stoner che da tempo ha imparato il ?trucco? dell?asticella, ed alcune volte si diverte a precedere il Maestro.
a.s.
I Magnifici 4 e Valentino Rossi
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Con un solo test ancora da disputare, quello del 28 e 29 febbraio, in notturna, in Qatar, pu? essere gi? il tempo di fare alcune considerazioni sul campionato d?inverno che si avvia alla conclusione con quello reale, che partir? proprio a Losail il 9 marzo.Le forze in campo sono gi? abbastanza chiare: la Suzuki non ? pi? la sorpresa del 2007. Capirossi non riprende l? dove aveva lasciato Hopkins, anzi sembra avere qualche problema in pi? da risolvere e la Kawasaki non ? forse, o non ancora, la moto che Hopper avrebbe voluto trovare.
Al contrario la Yamaha ? cresciuta, e molto. La Ducati proporzionalmente di meno, ma c?era da aspettarselo perch? l?anno passato aveva colto tutti in contropiede, mentre la Honda, probabilmente, non ha ancora fatto vedere tutto il suo potenziale, complice l?incidente di Pedrosa a Sepang. Ma complessivamente, guardando anche ai team Satellite, non sembra affatto messa male.
Una situazione, questa, che si riflette e si rifletter? sulle prestazioni dei cinque italiani (nella foto di Simone Rosa) che quest?anno prenderanno parte alla MotoGP. Ai ?vecchi? Rossi, Capirossi e Melandri, infatti, il 2008 ha portato in regalo i giovani Alex De Angelis ed Andrea Dovizioso. Ambiziosi, veloci, ben supportati. Saranno loro la sorpresa di quest?anno?
E? difficile dirlo, per il momento. In prova ? relativamente facile emergere, ma ? nell?ora concitata riservata alla ricerca del miglior tempo sullo schieramento, oltrch? nel non sempre semplice fine settimana di gara che emergono le reali possibilit? di un pilota. Bisogner? attendere ancora un po?, dunque, per stilare una reale graduatoria di merito. Qualcosa, per?, siamo in grado di fare anche adesso. Chiamiamole previsioni.
DE ANGELIS, IL SORRIDENTE ? Con il carattere che si ritrova, sempre allegro, sempre disponibile, Alex De Angelis, detto ?il Cavallino?, ? il pilota ideale per giornalisti e team. Difficile trovarlo di cattivo umore ed anche quando lo ?, gli passa presto. E? un ragazzo positivo, il sanmarinese, ed essere in una squadra compatta qual ? il team di Fausto Gresini non potr? che aiutarlo. L?essere stato l?eterno secondo della 250, apparentemente, per lui non ? un problema. Anche perch? confermasse questa posizione anche in MotoGP alla sua prima stagione sarebbe un risultato assolutamente non disprezzabile. Per il momento ha fatto vedere una buona velocit? di base. E questo lo diciamo confrontando le sue prestazioni con il compagno di squadra Shinya Nakano ed un adattamento rapido alla Honda RC212V 800.
DOVIZIOSO, IL TENACE ? Rispetto ad Alex ?Dovi? ha un carattere pi? ombroso. La vita non gli sorride sempre e quando qualcosa non gira per il verso giusto Andrea te lo fa sapere. Per questo motivo, nel corso delle prime prove dell?anno, a Sepang, ha riferito apertamente sui problemi della Honda facendo sobbalzare alcuni membri della sua squadra. All?HRC, crediamo, comunque che Dovizioso vada bene cos?. E? veloce, sensibile (Jean-Phillippe Weber della Michelin ha parlato molto positivamente di lui) e potrebbe essere una sorpresa, quest?anno, perch? come ha gi? dimostrato in 250 tende a raccogliere il massimo da quanto ha in mano.
MELANDRI, IL DUBBIOSO ? Fra i giovani, Marco Melandri, ? il pi? vecchio. E questo per lui dovrebbe essere un vantaggio. Inoltre si trova quest?anno nella squadra Campione del Mondo, la Ducati, al fianco dell?iridato Casey Stoner, che ? il riferimento assoluto del 2008. Questi due punti di forza per il momento, per?, Marco non ? stato capace di trasformarli in una guida veloce ed efficace. Forse ha inseguito troppo un ideale di moto che la GP8 non ?, ma che non era nemmeno la Honda del 2007. Forse, semplicemente, ha sentito troppo la pressione di avere al fianco il giovane australiano. Fatto sta che, innegabilmente, Marco durante l?inverno ? stato spesso il fanalino di coda degli italiani in pista. Chi lo conosce ? abituato a fare i conti con il suo carattere che ?, nel contempo, fragile ed aggressivo. Per andare forte Marco deve solo sbloccarsi, guidare col cuore, invece di affidarsi al cervello. E non perch? non ne abbia. Il fatto ? che i risultati vengono quando si pensa il meno possibile. Biaggi insegna.
CAPIROSSI, IL CORAGGIOSO ? Del resto questa ? sempre stata la filosofia di corsa ? e di vita ? di Loris Capirossi. Capirex non si ? mai tirato indietro, quando serviva e al momento giusto ? capace di dare sempre qualcosa in pi? del previsto. Costi quel che costi. Probabilmente, perlomeno nelle prime gare, ci? gli servir? anche con la Suzuki. Esaurito infatti l?entusiasmo iniziale Loris ha capito che anche la GSV-R non ? una moto facile. Ma poi, esiste veramente una moto facile? Probabilmente no. Con la Ducati GP6 Capirossi avrebbe potuto vincere il mondiale, con la GP7 ha litigato per tutto l?anno, ma Stoner ci ha vinto il mondiale. Ora ? alla guida con l?evoluzione della Suzuki con la quale John Hopkins ha fatto vedere grandi cose nel 2007, ma purtroppo o per fortuna ogni anno fa storia a s?.
ROSSI, IL VINCENTE ? Una cosa, questa, che fa molto piacere a Valentino Rossi, le cui capacit? di pilota, il livello di adattamento, sono fuori discussione: il 90%, ma anche il 70%, con lui alla guida diventano comunque il 100%. Anche se ovviamente questa percentuale pu? non essere sufficiente a vincere il mondiale quando l?avversario di turno si trova in una posizione migliore della sua.
Gi? perch? il Dottore non ? pi? imbattibile. La sua lezione ? stata appresa da molti ed ognuno, da questa lezione, ha tratto gli insegnamenti ad hoc per s? stesso. Hayden, Pedrosa, lo stesso Jorge Lorenzo, non sarebbero oggi cos? forti senza la lezione del Maestro. Vale, per tutti, ? stato giudice di gara ed avversario. Ha messo l?asticella ogni anno a nuove altezze, e poi ? stato il primo a dimostrare che poteva essere saltata. Ora, con la Yamaha finalmente veloce (a Jerez addirittura pi? della Ducati), con le gomme Bridgestone cos? drammaticamente volute, con un compagno di squadra che avrebbe evitato volentieri, Valentino Rossi si trova nelle migliori condizioni per fare il risultato. L?unico problema, al momento, per lui ? Casey Stoner che da tempo ha imparato il ?trucco? dell?asticella, ed alcune volte si diverte a precedere il Maestro.
a.s.
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