Di Guido Meda! 
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Rossi in Ducati? No. Questione di feeling
Il presidente dell'"altra rossa" boccia la possibilit?, mentre l'AD Domenicali parla della nuova moto
Un mese fa si era servito di un fighissimo James Bond per dire "mai dire mai" all'ipotesi di Valentino Rossi in Ducati prima o poi. Ora Gabriele Del Torchio, presidente Ducati del dopo Minoli, con una passione costruita dacch? si ? trovato per le mani la gestione aziendale del miracolo Ducati, sposa la linea Stoner. Lo protegge e lo asseconda come ? anche giusto che il capitano di una squadra faccia con i suoi uomini. La domanda torna uguale al Wroom di ******* di Campiglio, la risposta cambia. "Rossi alla Ducati, non direi. Non direi che tra Casey e lui in questo momento ci sia un buon feeling" (fonte www.gpone.com)
In effetti non si direbbe, quindi per un po' non se ne parla, n? Melandri, del resto, avrebbe gradito granch? una risposta diversa.
Il presente e il futuro della Ducati da corsa sono affidati all'Amministratore Delegato del Reparto Corse Claudio Domenicali. Asciutto e chiaro nel confermare la bont? di un progetto riuscitissimo. "La nuova moto ? solo un'evoluzione - dice -avevamo gi? una base collaudata e non serviva stravolgere niente. Semplicemente abbiamo raccolto le indicazioni di Casey pr migliorare la moto nella guidabilit?"
Lo avranno fatto invece gli altri avversari? Chi teme di pi?? Non c'? la Yamaha di Rossi e di Lorenzo nella realilstica risposta di Domenicali: "La Honda ? quella che seguo con pi? attenzione. I giapponesi sbagliano una volta, non due, non di seguito. E la Michelin che li fornisce ha voglia di rivincita"
Gi? le gomme. Ora anche Rossi ha le Bridgestone. Cambier? il vostro rapporto col gommista? "No, proseguir? come prima con l'aggiunta di Niccol? Canepa (campione del mondo Superstock con la Ducati 1098 al debutto n.d.r.) nel team sviluppo delle gomme. Rossi avr? le stesse gomme, s?, ma ? un dato di fatto, non un nostro problema"
Molto ingegnere nell'approccio alle risposte, l'ingegner Domenicali difende con argomenti concreti anche il presunto dilagare dell'elettronica, di cui la Ducati fa un vanto e un fiore all'occhiello perch? bravo come loro in effetti non lo ? stato nessuno:" L'elettronica fornisce ai piloti un mezzo pi? sicuro ed ? giusto continuare su questa strada anche per il travaso che possiamo avere sulle moto di serie. Dare ai clienti moto prestanti e divertenti, ma sicure nell'uso in pista e per strada ? un obiettivo importante"
Si pu? quantificare l'aumento di potenza dalla scorsa stagione a quella che comincia l'8 marzo? " Dipernder? daslla pista- conclude Domenicali - ma certamente tra i due e i cinque cavalli". Apparentemente solo una piccola parte di quelli che chiedeva Rossi alla Yamaha
Lo stesso Rossi che ad inizio 2007 veniva sverniciato dalla Desmosedici di Stoner sui rettilinei del mondo. Fu un momento delicato della stagione, un momento in cui nel paddock una corrente insinuava che la moto italiana non fosse del tutto regolare. Nico Cereghini rese pubblico in Tv il fatto che la voce girava e si scaten? un putiferio. Come la vissero internamente in Ducati?
"All'inizio ci siamo ovviamente incazzati tutti - conclude Domenicali - Dopo cinque secondi, per?, abbiamo capito che faceva parte del gioco. Per questo non abbiamo fatto polemiche. Ed il caso si ? smontato da solo?.

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Rossi in Ducati? No. Questione di feeling
Il presidente dell'"altra rossa" boccia la possibilit?, mentre l'AD Domenicali parla della nuova moto
Un mese fa si era servito di un fighissimo James Bond per dire "mai dire mai" all'ipotesi di Valentino Rossi in Ducati prima o poi. Ora Gabriele Del Torchio, presidente Ducati del dopo Minoli, con una passione costruita dacch? si ? trovato per le mani la gestione aziendale del miracolo Ducati, sposa la linea Stoner. Lo protegge e lo asseconda come ? anche giusto che il capitano di una squadra faccia con i suoi uomini. La domanda torna uguale al Wroom di ******* di Campiglio, la risposta cambia. "Rossi alla Ducati, non direi. Non direi che tra Casey e lui in questo momento ci sia un buon feeling" (fonte www.gpone.com)
In effetti non si direbbe, quindi per un po' non se ne parla, n? Melandri, del resto, avrebbe gradito granch? una risposta diversa.
Il presente e il futuro della Ducati da corsa sono affidati all'Amministratore Delegato del Reparto Corse Claudio Domenicali. Asciutto e chiaro nel confermare la bont? di un progetto riuscitissimo. "La nuova moto ? solo un'evoluzione - dice -avevamo gi? una base collaudata e non serviva stravolgere niente. Semplicemente abbiamo raccolto le indicazioni di Casey pr migliorare la moto nella guidabilit?"
Lo avranno fatto invece gli altri avversari? Chi teme di pi?? Non c'? la Yamaha di Rossi e di Lorenzo nella realilstica risposta di Domenicali: "La Honda ? quella che seguo con pi? attenzione. I giapponesi sbagliano una volta, non due, non di seguito. E la Michelin che li fornisce ha voglia di rivincita"
Gi? le gomme. Ora anche Rossi ha le Bridgestone. Cambier? il vostro rapporto col gommista? "No, proseguir? come prima con l'aggiunta di Niccol? Canepa (campione del mondo Superstock con la Ducati 1098 al debutto n.d.r.) nel team sviluppo delle gomme. Rossi avr? le stesse gomme, s?, ma ? un dato di fatto, non un nostro problema"
Molto ingegnere nell'approccio alle risposte, l'ingegner Domenicali difende con argomenti concreti anche il presunto dilagare dell'elettronica, di cui la Ducati fa un vanto e un fiore all'occhiello perch? bravo come loro in effetti non lo ? stato nessuno:" L'elettronica fornisce ai piloti un mezzo pi? sicuro ed ? giusto continuare su questa strada anche per il travaso che possiamo avere sulle moto di serie. Dare ai clienti moto prestanti e divertenti, ma sicure nell'uso in pista e per strada ? un obiettivo importante"
Si pu? quantificare l'aumento di potenza dalla scorsa stagione a quella che comincia l'8 marzo? " Dipernder? daslla pista- conclude Domenicali - ma certamente tra i due e i cinque cavalli". Apparentemente solo una piccola parte di quelli che chiedeva Rossi alla Yamaha
Lo stesso Rossi che ad inizio 2007 veniva sverniciato dalla Desmosedici di Stoner sui rettilinei del mondo. Fu un momento delicato della stagione, un momento in cui nel paddock una corrente insinuava che la moto italiana non fosse del tutto regolare. Nico Cereghini rese pubblico in Tv il fatto che la voce girava e si scaten? un putiferio. Come la vissero internamente in Ducati?
"All'inizio ci siamo ovviamente incazzati tutti - conclude Domenicali - Dopo cinque secondi, per?, abbiamo capito che faceva parte del gioco. Per questo non abbiamo fatto polemiche. Ed il caso si ? smontato da solo?.
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