Da gpone
Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna, è un capo autoritario e lo ha dimostrato nel 2007 minacciando il monogomma per permettere a Valentino Rossi di approdare alla Bridgestone.
E’ stato un colpo d’imperio, permesso alla Dorna dal fatto che il loro contratto con la FIM si estende a tutto il 2021, ma ciò non significa che il manager spagnolo sia Valentino-dipendente, né che abbia sposato completamente ed esclusivamente le idee del pilota della Yamaha.
Al contrario Ezpeleta fa esclusivamente ciò che pensa sia nell’interesse della società che dirige. E poco importa se la cosa non piace a qualcuno.
IO E ROSSI. E LA F.1 - “Sono amico di Valentino, ma questo non significa che io sia d’accordo con tutto ciò che dice – è l’incipit di “Don” Carmelo – mi riferisco alla discussione che è nata attorno al Traction Control. Io non penso che questo sistema sia negativo in assoluto. Non impedisce che il pilota perda il controllo della moto e cada, come hanno dimostrato le scivolate dello stesso Rossi a Valencia o di Melandri a Misano, né rende le gare meno spettacolari. Non abbiamo, in MotoGP, il problema che ha la F.1…al contrario della F.1, poi, la tecnologia della MotoGP è assai più vicina a quella delle moto di serie ed il Traction Control è un dispositivo che sarà sempre più largamente utilizzato sulle strade, contribuendo alla sicurezza di tutti i motociclisti. Questa è una cosa da tenere in considerazione”.
Si potrebbe però pensare ad una centralina unica.
NO ALLA CENTRALINA UNICA - “Le Case sono contrarie e me lo hanno già fatto capire chiaramente. E poi questa soluzione introduce il problema del controllo, che è sempre difficile. Io, comunque, non sono né favorevole, né contrario. Dico solo che se il dispositivo contribuisce alla sicurezza, allora devono discuterne i piloti nella loro commissione e la decisione, o quantomeno una proposta, deve arrivare da loro. Non da Rossi, ma da Rossi, Pedrosa, Stoner, Hayden…da tutti insomma”.
Per il momento, dunque, non c’è nessuna proposta di introdurre un qualsivoglia divieto?
IL TC NON DIMINUISCE LO SPETTACOLO - “Non ce n’è alcuna. L’argomento viene discusso, come in molti altri casi. Personalmente io sono per un sì od un no secco, considerando però quanto ho detto prima a proposito della sicurezza. E’ vero: nel passato Wayne Gardner e Mick Doohan guidavano facendo scivolare le moto, oggi accade di meno, ma non per questo i Gran Premi sono meno spettacolari”.
A decidere dunque sarà la Commissione Piloti. Di cui però non fa parte Casey Stoner…
LA SAFETY COMMISSION - “Un momento. Torniamo dietro nel tempo. La Safety Commission fu creata in Sud Africa, dopo l’incidente di Kato a Suzuka. Inizialmente ne facevano parte cinque piloti: Rossi, Capirossi, Roberts, Aoki e Gibernau, ma era chiaro dall’inizio che era aperta a chiunque avesse voluto partecipare alle riunioni. A volte infatti sono arrivati, Barros, Checa o Pedrosa. Lo ripeto, è aperta a tutti, non c’è bisogno di essere invitati, però Franco Uncini, responsabile della sicurezza della Dorna, parla continuamente con tutti…”.
Ci è parso che Stoner si lamentasse di non essere mai stato interpellato.
UN INVITO PER STONER - “Come ho detto, ciò non è mai stato fatto…ora però che Aoki e Roberts non corrono più sta sorgendo il problema di aumentare il numero dei membri permanenti. Pensiamo di invitare ogni casa a delegare un pilota…comunque parlerò personalmente con Casey per invitarlo a partecipare alle riunioni. Per noi è molto importante che anche il Campione del Mondo vi prenda parte. Se però Casey, per qualche suo motivo, non si sente a suo agio, bene, io non posso obbligarlo a venire”.
Sempre a proposito di spettacolarità: la limitazione del carburante a 21 litri può creare qualche problema.
“Fino ad ora nessuna delle case ne ne è lamentata”.
Il nuovo regolamento relativo agli pneumatici è invece la soluzione giusta?
PROBLEMA GOMME - “Penso di sì. Il regolamento 2006 era sbagliato. Ma per tutti, non solo per la Michelin. Ce lo hanno dimostrato gare come il Sachsenring, o Laguna Seca, ma diversi altri Gran Premi sono stati, come si può dire?, salvati dalle condizioni atmosferiche, dalla pioggia…parlando di regolamento relativo agli pneumatici non bisogna dimenticare che la Michelin ha fatto una grandissima concessione, annullando il vantaggio che gli dava la sua tecnologia proprietaria che gli permetteva di costruire gomme ad hoc il venerdì od il sabato notte. L’attuale regola che aumenta il numero delle gomme e permette alle case di provare dopo le gare nelle medesime piste con i collaudatori va sicuramente nella direzione giusta”.
E se così non fosse?
UOMO AVVISATO… - “Beh, dopo quanto è accaduto l’anno passato, quando continuavo a chiedere alle case costruttrici di pneumatici di mettersi d’accordo e non mi davano risposta, bene, credo che ora mi prenderanno più sul serio (risata)”.
Cosa accadrà se Pedrosa per esempio dovesse lamentarsi del mancato funzionamento dell’accoppiata Honda-Michelin quest’anno?
FRA MOGLIE MARITO… - “Cercherò di ascoltarlo, come ho fatto con Rossi. Vorrei però aggiungere che fra la Michelin e Valentino è accaduto qualcosa che va al di là di qualche problema tecnico…come fra marito e mogle, deve essere successo qualcosa fra di loro che noi non sappiamo, perché ovviamente nel 2007 Rossi non ha perso il mondiale solo a causa delle gomme”.
La Superbike è in grande crescita e fra poco entreranno altre grandi case, come BMW, Aprilia e KTM. In MotoGP, invece, attualmente ci sono appena 18 piloti. Qual è la soluzione del problema?
MOTOGP E SUPERBIKE - “Allora, innanzitutto una precisazione: io credo che la MotoGP sia il campionato più competitivo del motociclismo. Non è un problema di costi, la decisione di entrare o meno dipende dal livello di competitività. Per questo sono sicuro che la BMW, nel vicino futuro, potrebbe decidere di approdare anche in MotoGP. Per quanto riguarda l’Aprilia mi è stato detto che entreranno nel 2010. E’ importante che arrivino nuove case, ma solo a patto che siano competitive, altrimenti 18 partenti bastano ed avanzano. Ventiquattro, secondo me è il numero massimo, 22 andrebbero bene, ma meglio 18 tutti ad alto livello che sei piloti in più solo per riempire lo schieramento. Comunque nel 2009 Suzuki e Kawasaki schiereranno una moto in più ciascuna”.
Ciò ci fa venire in mente il team di Kenny Roberts.
TEAM ROBERTS - “Ho parlato con Chuck Aksland la scorsa settimana: stanno ancora lavorando con gli sponsor. Per noi non è un problema, ho detto loro che possono rientrare anche a metà campionato”.
Siete contenti della copertura televisiva?
LA TV - “Quasi dappertutto. Ora c’è un problema con Eurosport, che ha un contratto che scadrà nel 2008, soprattutto in Germania e Francia. Non siamo propensi a rinnovarlo, vorremmo incentivare le grandi TV nazionali”.
A che punto siamo con il nuovo regolamento che riguarderà le medie e piccole cilindrate?
LA NUOVA 250 NEL 2011 - “Inizialmente si pensava nel 2010 di avere, nella 250, uno schieramento misto, con moto a quattro ed a due tempi, ma alle case questa soluzione non piace. Preferiscono correre direttamente nel 2011 con motori a quattro tempi. Per noi va bene, purché si rspettino tre punti: questi mezzi dovranno essere il più possibile competitivi, in modo da preparare i giovani alla MotoGP, essere dei prototipi e, per quanto possibile, rimanere economicamente affrontabili. Per far quadra il cerchio si potrebbe utilizzare un solo tipo di motore, una soluzione che però personalmente non mi piace, oppure un motore già esistente adeguatamente preparato”.
Vai Ultrone, SCATENATI!!!
Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna, è un capo autoritario e lo ha dimostrato nel 2007 minacciando il monogomma per permettere a Valentino Rossi di approdare alla Bridgestone.
E’ stato un colpo d’imperio, permesso alla Dorna dal fatto che il loro contratto con la FIM si estende a tutto il 2021, ma ciò non significa che il manager spagnolo sia Valentino-dipendente, né che abbia sposato completamente ed esclusivamente le idee del pilota della Yamaha.
Al contrario Ezpeleta fa esclusivamente ciò che pensa sia nell’interesse della società che dirige. E poco importa se la cosa non piace a qualcuno.
IO E ROSSI. E LA F.1 - “Sono amico di Valentino, ma questo non significa che io sia d’accordo con tutto ciò che dice – è l’incipit di “Don” Carmelo – mi riferisco alla discussione che è nata attorno al Traction Control. Io non penso che questo sistema sia negativo in assoluto. Non impedisce che il pilota perda il controllo della moto e cada, come hanno dimostrato le scivolate dello stesso Rossi a Valencia o di Melandri a Misano, né rende le gare meno spettacolari. Non abbiamo, in MotoGP, il problema che ha la F.1…al contrario della F.1, poi, la tecnologia della MotoGP è assai più vicina a quella delle moto di serie ed il Traction Control è un dispositivo che sarà sempre più largamente utilizzato sulle strade, contribuendo alla sicurezza di tutti i motociclisti. Questa è una cosa da tenere in considerazione”.
Si potrebbe però pensare ad una centralina unica.
NO ALLA CENTRALINA UNICA - “Le Case sono contrarie e me lo hanno già fatto capire chiaramente. E poi questa soluzione introduce il problema del controllo, che è sempre difficile. Io, comunque, non sono né favorevole, né contrario. Dico solo che se il dispositivo contribuisce alla sicurezza, allora devono discuterne i piloti nella loro commissione e la decisione, o quantomeno una proposta, deve arrivare da loro. Non da Rossi, ma da Rossi, Pedrosa, Stoner, Hayden…da tutti insomma”.
Per il momento, dunque, non c’è nessuna proposta di introdurre un qualsivoglia divieto?
IL TC NON DIMINUISCE LO SPETTACOLO - “Non ce n’è alcuna. L’argomento viene discusso, come in molti altri casi. Personalmente io sono per un sì od un no secco, considerando però quanto ho detto prima a proposito della sicurezza. E’ vero: nel passato Wayne Gardner e Mick Doohan guidavano facendo scivolare le moto, oggi accade di meno, ma non per questo i Gran Premi sono meno spettacolari”.
A decidere dunque sarà la Commissione Piloti. Di cui però non fa parte Casey Stoner…
LA SAFETY COMMISSION - “Un momento. Torniamo dietro nel tempo. La Safety Commission fu creata in Sud Africa, dopo l’incidente di Kato a Suzuka. Inizialmente ne facevano parte cinque piloti: Rossi, Capirossi, Roberts, Aoki e Gibernau, ma era chiaro dall’inizio che era aperta a chiunque avesse voluto partecipare alle riunioni. A volte infatti sono arrivati, Barros, Checa o Pedrosa. Lo ripeto, è aperta a tutti, non c’è bisogno di essere invitati, però Franco Uncini, responsabile della sicurezza della Dorna, parla continuamente con tutti…”.
Ci è parso che Stoner si lamentasse di non essere mai stato interpellato.
UN INVITO PER STONER - “Come ho detto, ciò non è mai stato fatto…ora però che Aoki e Roberts non corrono più sta sorgendo il problema di aumentare il numero dei membri permanenti. Pensiamo di invitare ogni casa a delegare un pilota…comunque parlerò personalmente con Casey per invitarlo a partecipare alle riunioni. Per noi è molto importante che anche il Campione del Mondo vi prenda parte. Se però Casey, per qualche suo motivo, non si sente a suo agio, bene, io non posso obbligarlo a venire”.
Sempre a proposito di spettacolarità: la limitazione del carburante a 21 litri può creare qualche problema.
“Fino ad ora nessuna delle case ne ne è lamentata”.
Il nuovo regolamento relativo agli pneumatici è invece la soluzione giusta?
PROBLEMA GOMME - “Penso di sì. Il regolamento 2006 era sbagliato. Ma per tutti, non solo per la Michelin. Ce lo hanno dimostrato gare come il Sachsenring, o Laguna Seca, ma diversi altri Gran Premi sono stati, come si può dire?, salvati dalle condizioni atmosferiche, dalla pioggia…parlando di regolamento relativo agli pneumatici non bisogna dimenticare che la Michelin ha fatto una grandissima concessione, annullando il vantaggio che gli dava la sua tecnologia proprietaria che gli permetteva di costruire gomme ad hoc il venerdì od il sabato notte. L’attuale regola che aumenta il numero delle gomme e permette alle case di provare dopo le gare nelle medesime piste con i collaudatori va sicuramente nella direzione giusta”.
E se così non fosse?
UOMO AVVISATO… - “Beh, dopo quanto è accaduto l’anno passato, quando continuavo a chiedere alle case costruttrici di pneumatici di mettersi d’accordo e non mi davano risposta, bene, credo che ora mi prenderanno più sul serio (risata)”.
Cosa accadrà se Pedrosa per esempio dovesse lamentarsi del mancato funzionamento dell’accoppiata Honda-Michelin quest’anno?
FRA MOGLIE MARITO… - “Cercherò di ascoltarlo, come ho fatto con Rossi. Vorrei però aggiungere che fra la Michelin e Valentino è accaduto qualcosa che va al di là di qualche problema tecnico…come fra marito e mogle, deve essere successo qualcosa fra di loro che noi non sappiamo, perché ovviamente nel 2007 Rossi non ha perso il mondiale solo a causa delle gomme”.
La Superbike è in grande crescita e fra poco entreranno altre grandi case, come BMW, Aprilia e KTM. In MotoGP, invece, attualmente ci sono appena 18 piloti. Qual è la soluzione del problema?
MOTOGP E SUPERBIKE - “Allora, innanzitutto una precisazione: io credo che la MotoGP sia il campionato più competitivo del motociclismo. Non è un problema di costi, la decisione di entrare o meno dipende dal livello di competitività. Per questo sono sicuro che la BMW, nel vicino futuro, potrebbe decidere di approdare anche in MotoGP. Per quanto riguarda l’Aprilia mi è stato detto che entreranno nel 2010. E’ importante che arrivino nuove case, ma solo a patto che siano competitive, altrimenti 18 partenti bastano ed avanzano. Ventiquattro, secondo me è il numero massimo, 22 andrebbero bene, ma meglio 18 tutti ad alto livello che sei piloti in più solo per riempire lo schieramento. Comunque nel 2009 Suzuki e Kawasaki schiereranno una moto in più ciascuna”.
Ciò ci fa venire in mente il team di Kenny Roberts.
TEAM ROBERTS - “Ho parlato con Chuck Aksland la scorsa settimana: stanno ancora lavorando con gli sponsor. Per noi non è un problema, ho detto loro che possono rientrare anche a metà campionato”.
Siete contenti della copertura televisiva?
LA TV - “Quasi dappertutto. Ora c’è un problema con Eurosport, che ha un contratto che scadrà nel 2008, soprattutto in Germania e Francia. Non siamo propensi a rinnovarlo, vorremmo incentivare le grandi TV nazionali”.
A che punto siamo con il nuovo regolamento che riguarderà le medie e piccole cilindrate?
LA NUOVA 250 NEL 2011 - “Inizialmente si pensava nel 2010 di avere, nella 250, uno schieramento misto, con moto a quattro ed a due tempi, ma alle case questa soluzione non piace. Preferiscono correre direttamente nel 2011 con motori a quattro tempi. Per noi va bene, purché si rspettino tre punti: questi mezzi dovranno essere il più possibile competitivi, in modo da preparare i giovani alla MotoGP, essere dei prototipi e, per quanto possibile, rimanere economicamente affrontabili. Per far quadra il cerchio si potrebbe utilizzare un solo tipo di motore, una soluzione che però personalmente non mi piace, oppure un motore già esistente adeguatamente preparato”.
Vai Ultrone, SCATENATI!!!
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