Da motonline
Il pilota Yamaha racconta le disavventure della sua corsa e ribadisce: "È stata l'ultima gara con le Michelin, ma non basteranno solo le Bridgestone per vincere nel 2008"
Cosa è successo e perché? La domanda si urla in mezzo a una folla incredibile di cronisti. Rossi fa notizia sempre, anche se si ritira.
Ecco il suo pensiero:
"Si è rotto qualcosa nel motore, ho avuto la stessa sensazione che ho avuto a Misano. Ma la moto era già molto lenta, andava più piano di quella di Tamada, il che significa che c'era qualcosa che comunque non andava. Certo, la delusione è grande. Ma proprio grande! Ho cercato di stare calmo, ma non c'era bisogno di essere troppo aggressivi perché erano già a pezzi loro. Erano veramente giù, però bisogna che qualcuno si dia una mossa perché altrimenti anche il 2008 per noi sarà un grosso problema".
Di chi è la colpa? "Non si tratta di sfortuna, neppure di gomma. Il problema è la Yamaha, il motore".
Ultima gara con le Michelin?
"E' finita la fiducia e invece bisogna avere feeling per lavorare insieme a questi livelli. Da un paio di anni questa fiducia ha iniziato a sfumare: non ho mai ricevuto le risposte che cercavo per poter risolvere i problemi della nostra moto".
Tutti dicono che la Michelin si riprenderà alla svelta…
"Il rischio c'è, anche io la penso così perché loro hanno capito gli errori commessi e stanno stanziando un grosso budget. Ma è un rischio che mi sento di prendere. Quando ho lasciato la Honda per la Yamaha ho preso un rischio superiore a questo".
Quando si inizia a provare?
"Cominceremo a Jerez e spero di essere in grado di fare un buon lavoro, visto l'infortunio alla mano. In primo luogo cercheremo di definire un tipo di gomma adatto alla nostra moto, poi la Bridgestoine inizierà a costruire la gomma e noi cominceremo a cercare la messa a punto relativa. Per ora la priorità sono le gomme. Della moto, cioè del motore, ci occuperemo in gennaio".
Motore fragile? "Noi abbiamo usato il motore vecchio (cioè quello con la distribuzione a molle ndr) e non ci aspettavamo certo che andasse a finire così. Dobbiamo risolvere i nostri problemi e questo lo devono fare in Giappone. Ci serve un motore migliore: le Bridgestone, in ogni caso, non basteranno se non ci sarà una reazione da parte del reparto corse".
Problemi alla mano?
"Avrei potuto finire la corsa. A parte gli antidolorifici, mi era stata fatta una fasciatura che ha unito il mignolo e l'anulare e in questo modo ho un po' protetto una delle tre fratture".
Il pilota Yamaha racconta le disavventure della sua corsa e ribadisce: "È stata l'ultima gara con le Michelin, ma non basteranno solo le Bridgestone per vincere nel 2008"
Cosa è successo e perché? La domanda si urla in mezzo a una folla incredibile di cronisti. Rossi fa notizia sempre, anche se si ritira.
Ecco il suo pensiero:
"Si è rotto qualcosa nel motore, ho avuto la stessa sensazione che ho avuto a Misano. Ma la moto era già molto lenta, andava più piano di quella di Tamada, il che significa che c'era qualcosa che comunque non andava. Certo, la delusione è grande. Ma proprio grande! Ho cercato di stare calmo, ma non c'era bisogno di essere troppo aggressivi perché erano già a pezzi loro. Erano veramente giù, però bisogna che qualcuno si dia una mossa perché altrimenti anche il 2008 per noi sarà un grosso problema".
Di chi è la colpa? "Non si tratta di sfortuna, neppure di gomma. Il problema è la Yamaha, il motore".
Ultima gara con le Michelin?
"E' finita la fiducia e invece bisogna avere feeling per lavorare insieme a questi livelli. Da un paio di anni questa fiducia ha iniziato a sfumare: non ho mai ricevuto le risposte che cercavo per poter risolvere i problemi della nostra moto".
Tutti dicono che la Michelin si riprenderà alla svelta…
"Il rischio c'è, anche io la penso così perché loro hanno capito gli errori commessi e stanno stanziando un grosso budget. Ma è un rischio che mi sento di prendere. Quando ho lasciato la Honda per la Yamaha ho preso un rischio superiore a questo".
Quando si inizia a provare?
"Cominceremo a Jerez e spero di essere in grado di fare un buon lavoro, visto l'infortunio alla mano. In primo luogo cercheremo di definire un tipo di gomma adatto alla nostra moto, poi la Bridgestoine inizierà a costruire la gomma e noi cominceremo a cercare la messa a punto relativa. Per ora la priorità sono le gomme. Della moto, cioè del motore, ci occuperemo in gennaio".
Motore fragile? "Noi abbiamo usato il motore vecchio (cioè quello con la distribuzione a molle ndr) e non ci aspettavamo certo che andasse a finire così. Dobbiamo risolvere i nostri problemi e questo lo devono fare in Giappone. Ci serve un motore migliore: le Bridgestone, in ogni caso, non basteranno se non ci sarà una reazione da parte del reparto corse".
Problemi alla mano?
"Avrei potuto finire la corsa. A parte gli antidolorifici, mi era stata fatta una fasciatura che ha unito il mignolo e l'anulare e in questo modo ho un po' protetto una delle tre fratture".
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