preso da un altro forum... e pare che sia un articolo di ieri
bh?..., alcune cose sono condivisibili... altre no...
che ne pensate??
Valentino Rossi ha chiuso bottega, con quel rientro mesto al box dopo quattro giri del Santamonica e quella fuga dal circuito senza neppure parlare con i giornalisti. La bottega del suo motomondiale, lungo dodici anni di gloria altissima e adesso davvero vicino alla fine. Nulla sar? pi? come prima, al di l? dei contratti.
In Italia c'? un ampio cot? mediatico italiano - Italia Uno su tutti, media possessore dei diritti tv del motomondiale - che vuole far passare la resa totale a Stoner da parte dell'eroe dei due mondi come un problema di gomme (le Bridgestone dell'australiano infinitamente superiori alle Michelin di Rossi) e parzialmente di macchina (la Yamaha improvvisamente imbrocchita dopo essere stata portata, di recente, davvero di recente, vicino alla perfezione proprio dal dottor Rossi). Tutto falso, molto ipocrita e molto interessato.
Bene, una verit? va detta: Rossi, il pi? grande sportivo italiano contemporaneo, il terzo pilota della storia del motociclismo dopo Hailwood e Agostini, ? in chiaro, graduale declino. Lo ? da due anni. Valentino Rossi ha perso il mondiale 2006 e sta perdendo quello in corso perch? ? un grande ex fuoriclasse travolto dagli sforzi, dalle sue stesse imprese, dalla scarsa manutenzione del suo fisico e dagli errori umani commessi e mai segnalati dallo stuolo di "signors?" che lo circondano.
Per sfatare il mito del "mondiale delle gomme" basta collegare la memoria agli anni delle imprese di Rossi. Anzi, dell'impresa: 18 aprile 2004, la pi? bella vittoria del pilota, una delle pi? intense corse di moto mai disputate. Welkom 2004, s?. Il nascente leader del motomondiale moderno batt? Massimiliano Biaggi per 210 millesimi in sella a una Yamaha che aveva in mano da soli tre mesi e mezzo. Quella Yamaha valeva, lo dicevano meccanici, capomeccanici e piloti, il 20 per cento in meno della Honda di Biaggi. Valentino Rossi ci mise il 21% di talento, aggressivit?, intuizione e vinse la gara della vita, una gara che avrebbe cambiato tutta la stagione e la storia del motomondiale. Il titolo 2004 venne vinto al primo tentativo su una moto nuova e regal? questa certezza: nel motociclismo Rossi pu? battere l'invincibile Honda, l'uomo pu? piegare la macchina, l'intera azienda.
Quella Yamaha era una moto tutta da rifare, sviluppata da altri piloti, inferiore sia alla Honda che alla Ducati: quel Rossi, all'apice a 25 anni, fu pi? forte dell'inferiorit? della sua moto. E poi fu tenace nello svilupparla e farla diventare, nella stagione che segu?, la moto migliore.
La crescita dei pneumatici, si diceva. E' indubbio che nel corso del 2007 l'evoluzione delle gomme in MotoGp ? stata straordinaria, mai vista. E il contingentamento del loro numero in gara, poi, ha reso i pezzi migliori ancora pi? preziosi. Ma da sole le gomme Bridgestone calzate dalla Ducati di Stoner non possono valere pi? di quel 20% di differenza che c'era tre anni fa tra l'intera moto Yamaha e l'intera moto Honda. Possono valere - essendo un pezzo importante della moto, decisivo, ma non il tutto - un 8-10% in pi? delle Michelin di Rossi. Il problema ? che il Valentino del 2004 avrebbe compensato lo svantaggio gomme cos? come compens? lo svantaggio moto, il Valentino del 2007 non ce la fa.
Perch?? Per due motivi. Stoner ? pi? forte del Biaggi del 2004: ha una testa, forgiata nella povert? adolescenziale, che ha fatto svalvolare il cervello fino a ieri impenetrabile di Valentino (e l'ultima botta all'equilibrio del tavullese ? arrivata con la storia dell'evasione fiscale). E poi Rossi ? in chiaro, graduale declino. Si fatica a pronunciare quella parola - declino - per uno che ha solo 28 anni e ha vinto sette mondiali e ha la forza d'attrazione di Valentino Rossi.
Ma, di sicuro, l'apice il pilota italiano lo ha toccato nel 2004 e nel 2005 ha mantenuto il livello fracassando avversari vecchi: Biaggi, 33 anni e psicologicamente distrutto dalle sconfitte e dalle liti, poi Gibernau, 32 anni e in moto normodotato. Nel 2006 Rossi ha perso un mondiale contro il discreto Hayden per alterigia, un po' di sfiga, la distrazione Ferrari e la scarsa manutenzione fisica: la caduta facile di Valencia, ultima gara, ne ? un'evidenza.
Ecco, Valentino va in moto da quando ha tre anni, fa gare da quando ne ha sei, ? al motomondiale (16-18 trasferte l'anno) da dodici stagioni, ha resistito a grandi pressioni, ha compiuto l'impresa motociclistica del secolo. Oggi ? in chiaro, graduale declino. E la forza di Stoner lo ha messo a nudo. Per anni Rossi ha avuto la moto migliore (l'Aprilia, poi la Honda, quindi la Yamaha del 2005 e del 2006), i team migliori (sempre, in tutte le categorie), spesso le gomme migliori (la Michelin lo ha favorito fino all'altro ieri, spesso con la gomma sfornata il sabato notte, e lui ricambiava facendosi scrivere il nome del gommista francese sul cappello da universitario per esibirlo in mondovisione al Mugello). Ma tutto questo ben di *** era al servizio del pi? forte motociclista del mondo, oggi non ? pi? cos?.
da La repubblica.it
In Italia c'? un ampio cot? mediatico italiano - Italia Uno su tutti, media possessore dei diritti tv del motomondiale - che vuole far passare la resa totale a Stoner da parte dell'eroe dei due mondi come un problema di gomme (le Bridgestone dell'australiano infinitamente superiori alle Michelin di Rossi) e parzialmente di macchina (la Yamaha improvvisamente imbrocchita dopo essere stata portata, di recente, davvero di recente, vicino alla perfezione proprio dal dottor Rossi). Tutto falso, molto ipocrita e molto interessato.
Bene, una verit? va detta: Rossi, il pi? grande sportivo italiano contemporaneo, il terzo pilota della storia del motociclismo dopo Hailwood e Agostini, ? in chiaro, graduale declino. Lo ? da due anni. Valentino Rossi ha perso il mondiale 2006 e sta perdendo quello in corso perch? ? un grande ex fuoriclasse travolto dagli sforzi, dalle sue stesse imprese, dalla scarsa manutenzione del suo fisico e dagli errori umani commessi e mai segnalati dallo stuolo di "signors?" che lo circondano.
Per sfatare il mito del "mondiale delle gomme" basta collegare la memoria agli anni delle imprese di Rossi. Anzi, dell'impresa: 18 aprile 2004, la pi? bella vittoria del pilota, una delle pi? intense corse di moto mai disputate. Welkom 2004, s?. Il nascente leader del motomondiale moderno batt? Massimiliano Biaggi per 210 millesimi in sella a una Yamaha che aveva in mano da soli tre mesi e mezzo. Quella Yamaha valeva, lo dicevano meccanici, capomeccanici e piloti, il 20 per cento in meno della Honda di Biaggi. Valentino Rossi ci mise il 21% di talento, aggressivit?, intuizione e vinse la gara della vita, una gara che avrebbe cambiato tutta la stagione e la storia del motomondiale. Il titolo 2004 venne vinto al primo tentativo su una moto nuova e regal? questa certezza: nel motociclismo Rossi pu? battere l'invincibile Honda, l'uomo pu? piegare la macchina, l'intera azienda.
Quella Yamaha era una moto tutta da rifare, sviluppata da altri piloti, inferiore sia alla Honda che alla Ducati: quel Rossi, all'apice a 25 anni, fu pi? forte dell'inferiorit? della sua moto. E poi fu tenace nello svilupparla e farla diventare, nella stagione che segu?, la moto migliore.
La crescita dei pneumatici, si diceva. E' indubbio che nel corso del 2007 l'evoluzione delle gomme in MotoGp ? stata straordinaria, mai vista. E il contingentamento del loro numero in gara, poi, ha reso i pezzi migliori ancora pi? preziosi. Ma da sole le gomme Bridgestone calzate dalla Ducati di Stoner non possono valere pi? di quel 20% di differenza che c'era tre anni fa tra l'intera moto Yamaha e l'intera moto Honda. Possono valere - essendo un pezzo importante della moto, decisivo, ma non il tutto - un 8-10% in pi? delle Michelin di Rossi. Il problema ? che il Valentino del 2004 avrebbe compensato lo svantaggio gomme cos? come compens? lo svantaggio moto, il Valentino del 2007 non ce la fa.
Perch?? Per due motivi. Stoner ? pi? forte del Biaggi del 2004: ha una testa, forgiata nella povert? adolescenziale, che ha fatto svalvolare il cervello fino a ieri impenetrabile di Valentino (e l'ultima botta all'equilibrio del tavullese ? arrivata con la storia dell'evasione fiscale). E poi Rossi ? in chiaro, graduale declino. Si fatica a pronunciare quella parola - declino - per uno che ha solo 28 anni e ha vinto sette mondiali e ha la forza d'attrazione di Valentino Rossi.
Ma, di sicuro, l'apice il pilota italiano lo ha toccato nel 2004 e nel 2005 ha mantenuto il livello fracassando avversari vecchi: Biaggi, 33 anni e psicologicamente distrutto dalle sconfitte e dalle liti, poi Gibernau, 32 anni e in moto normodotato. Nel 2006 Rossi ha perso un mondiale contro il discreto Hayden per alterigia, un po' di sfiga, la distrazione Ferrari e la scarsa manutenzione fisica: la caduta facile di Valencia, ultima gara, ne ? un'evidenza.
Ecco, Valentino va in moto da quando ha tre anni, fa gare da quando ne ha sei, ? al motomondiale (16-18 trasferte l'anno) da dodici stagioni, ha resistito a grandi pressioni, ha compiuto l'impresa motociclistica del secolo. Oggi ? in chiaro, graduale declino. E la forza di Stoner lo ha messo a nudo. Per anni Rossi ha avuto la moto migliore (l'Aprilia, poi la Honda, quindi la Yamaha del 2005 e del 2006), i team migliori (sempre, in tutte le categorie), spesso le gomme migliori (la Michelin lo ha favorito fino all'altro ieri, spesso con la gomma sfornata il sabato notte, e lui ricambiava facendosi scrivere il nome del gommista francese sul cappello da universitario per esibirlo in mondovisione al Mugello). Ma tutto questo ben di *** era al servizio del pi? forte motociclista del mondo, oggi non ? pi? cos?.
da La repubblica.it
che ne pensate??
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