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lungo, ma direi che non ha tutti i torti!
04.09.2007
Vogliamo la bambola gonfiabile
di Luigi Rivola
di Luigi Rivola
di Luigi Rivola
Stoner e la Ducati stravincono. Che noia ? strillano i giornalisti della MotoGP. Rivola riflette a caldo sulla corsa di Misano. Con qualche sassolino che vola via
La corsa della MotoGP a Misano me la sono vista, come la maggior parte degli appassionati, in televisione. Ho visto una gara che, a prescindere dalla scarsa spettacolarit?, mi ha detto un sacco di cose sulle quali mi piacerebbe riflettere con voi. Soprattutto ho avuto tante conferme, tutte per me importanti, molto importanti, visto che alla mia et? si fa presto a passare per "rinco".
Scrissi anni fa, quando Valentino Rossi pass? alla Yamaha, che sul suo talento unico non si potevano nutrire dubbi, ma che nessun pilota ? in grado di andare pi? forte della sua moto. Tutto, o almeno moltissimo, dipendeva quindi dalla sua moto, la 4 cilindri M1: senza una moto in grado di assecondare la sua capacit? di vincere, nemmeno Valentino avrebbe vinto. Fui massacrato. Sul sito di Rossi fui messo alla berlina e qualcuno mi rispose ? spero non in buona fede ? che Vale avrebbe dominato tutti anche in sella a un Velosolex. Lesa maest?, dunque. Ma a Misano, come dall'inizio di quest'anno, si ? visto un Rossi, che reputo ancora il pi? forte di tutti, che non schiaccia pi? gli avversari se la Yamaha non ? in sintonia con lui.
Un'altra affermazione per la quale fui messo alla berlina da parte delle diverse tifoserie dei piloti semidei del momento (uno adesso corre in SBK) fu che Rossi vinceva s?, con nettissima superiorit?, ma battendo una torma di pensionati. La definizione era un po' troppo forte, lo ammetto, per? l'avevo scelta non a caso, bens? perch? esprimeva bene ci? che intendevo dire: un autentico fuoriclasse si misurava con campioni non pi? al top della loro carriera, che correvano da troppi anni, e con altri che campioni non erano, n? sarebbero diventati. Il motivo? Gli sponsor. Questi geni della comunicazione volevano sempre il pilota conosciuto, tifato, e rifiutavano i nomi nuovi, sconosciuti al grande pubblico. Fortunatamente, tra i grandi meriti di Valentino, dobbiamo annoverare anche quello di aver costretto le Case a strafregarsene degli sponsor e a puntare su qualche giovane promessa. Il risultato? I protagonisti del 2007 ? oltre al Genio ? sono tutti giovanissimi e fino a un paio d'anni fa quasi sconosciuti: Stoner, Pedrosa e Vermeulen.
"Non sono personaggi" ? piangono disperati i miei colleghi della sala stampa del mondiale MotoGP. Poverini. Come li capisco. Niente bambole gonfiabili con Stoner, niente polli del macellaio di Tavullia per Vermeulen. Questi vanno solo forte, fortissimo. Siamo rovinati!
Ultima riflessione. La superiorit? di Rossi, che addormentava le gare umiliando gli avversari dopo pochi giri di finti duelli, era celebrata come l'apoteosi dello sport, anche se si era visto un solo sorpasso in tutta la corsa "Hai visto che sorpasso? ? si diceva nel dopo gara, dimenticando, o facendo finta di dimenticare che era stato anche l'unico (lo stesso succede fra i tifosi della Formula 1, che per? sono pi? modesti: si accontentano anche solo di un tentativo di sorpasso nell'arco di un'intera "corsa", e magari di un sorpasso fatto al box). La superiorit? della Ducati al contrario ? vista ? chiss? perch? ? come una tragedia, o peggio ancora come una cosa quasi normale. Invece la Ducati ha compiuto un'impresa che, a mio giudizio di vecchio studioso della storia delle corse motociclistiche, non ha eguali ed ha anzi dell'impossibile: ha battuto ? senza fregare, come qualcuno, Italiani compresi, ha insinuato all'inizio di questa impresa ? gli imbattibili, ossia i detentori della massima tecnologia mondiale, della massima esperienza nella MotoGP e della massima disponibilit? finanziaria. Ha umiliato i Giapponesi senza scusanti. Chi razionalmente avrebbe mai pensato che una cosa del genere sarebbe potuta accadere? Nessuno. Nemmeno io.
Onestamente penso che i Giapponesi un po' di pubblica presa per i fondelli per queste sconfitte se la meriterebbero, almeno dai giornali di casa nostra. Invece i suddetti (giornali) sono preoccupati dalla noia indotta dalla superiorit? della Ducati.
Ingegner Domenicali, gliela dia 'sta bambola gonfiabile a Stoner! Cos? la noia finisce...
Vogliamo la bambola gonfiabile
di Luigi Rivola
di Luigi Rivola
di Luigi Rivola
Stoner e la Ducati stravincono. Che noia ? strillano i giornalisti della MotoGP. Rivola riflette a caldo sulla corsa di Misano. Con qualche sassolino che vola via
La corsa della MotoGP a Misano me la sono vista, come la maggior parte degli appassionati, in televisione. Ho visto una gara che, a prescindere dalla scarsa spettacolarit?, mi ha detto un sacco di cose sulle quali mi piacerebbe riflettere con voi. Soprattutto ho avuto tante conferme, tutte per me importanti, molto importanti, visto che alla mia et? si fa presto a passare per "rinco".
Scrissi anni fa, quando Valentino Rossi pass? alla Yamaha, che sul suo talento unico non si potevano nutrire dubbi, ma che nessun pilota ? in grado di andare pi? forte della sua moto. Tutto, o almeno moltissimo, dipendeva quindi dalla sua moto, la 4 cilindri M1: senza una moto in grado di assecondare la sua capacit? di vincere, nemmeno Valentino avrebbe vinto. Fui massacrato. Sul sito di Rossi fui messo alla berlina e qualcuno mi rispose ? spero non in buona fede ? che Vale avrebbe dominato tutti anche in sella a un Velosolex. Lesa maest?, dunque. Ma a Misano, come dall'inizio di quest'anno, si ? visto un Rossi, che reputo ancora il pi? forte di tutti, che non schiaccia pi? gli avversari se la Yamaha non ? in sintonia con lui.
Un'altra affermazione per la quale fui messo alla berlina da parte delle diverse tifoserie dei piloti semidei del momento (uno adesso corre in SBK) fu che Rossi vinceva s?, con nettissima superiorit?, ma battendo una torma di pensionati. La definizione era un po' troppo forte, lo ammetto, per? l'avevo scelta non a caso, bens? perch? esprimeva bene ci? che intendevo dire: un autentico fuoriclasse si misurava con campioni non pi? al top della loro carriera, che correvano da troppi anni, e con altri che campioni non erano, n? sarebbero diventati. Il motivo? Gli sponsor. Questi geni della comunicazione volevano sempre il pilota conosciuto, tifato, e rifiutavano i nomi nuovi, sconosciuti al grande pubblico. Fortunatamente, tra i grandi meriti di Valentino, dobbiamo annoverare anche quello di aver costretto le Case a strafregarsene degli sponsor e a puntare su qualche giovane promessa. Il risultato? I protagonisti del 2007 ? oltre al Genio ? sono tutti giovanissimi e fino a un paio d'anni fa quasi sconosciuti: Stoner, Pedrosa e Vermeulen.
"Non sono personaggi" ? piangono disperati i miei colleghi della sala stampa del mondiale MotoGP. Poverini. Come li capisco. Niente bambole gonfiabili con Stoner, niente polli del macellaio di Tavullia per Vermeulen. Questi vanno solo forte, fortissimo. Siamo rovinati!
Ultima riflessione. La superiorit? di Rossi, che addormentava le gare umiliando gli avversari dopo pochi giri di finti duelli, era celebrata come l'apoteosi dello sport, anche se si era visto un solo sorpasso in tutta la corsa "Hai visto che sorpasso? ? si diceva nel dopo gara, dimenticando, o facendo finta di dimenticare che era stato anche l'unico (lo stesso succede fra i tifosi della Formula 1, che per? sono pi? modesti: si accontentano anche solo di un tentativo di sorpasso nell'arco di un'intera "corsa", e magari di un sorpasso fatto al box). La superiorit? della Ducati al contrario ? vista ? chiss? perch? ? come una tragedia, o peggio ancora come una cosa quasi normale. Invece la Ducati ha compiuto un'impresa che, a mio giudizio di vecchio studioso della storia delle corse motociclistiche, non ha eguali ed ha anzi dell'impossibile: ha battuto ? senza fregare, come qualcuno, Italiani compresi, ha insinuato all'inizio di questa impresa ? gli imbattibili, ossia i detentori della massima tecnologia mondiale, della massima esperienza nella MotoGP e della massima disponibilit? finanziaria. Ha umiliato i Giapponesi senza scusanti. Chi razionalmente avrebbe mai pensato che una cosa del genere sarebbe potuta accadere? Nessuno. Nemmeno io.
Onestamente penso che i Giapponesi un po' di pubblica presa per i fondelli per queste sconfitte se la meriterebbero, almeno dai giornali di casa nostra. Invece i suddetti (giornali) sono preoccupati dalla noia indotta dalla superiorit? della Ducati.
Ingegner Domenicali, gliela dia 'sta bambola gonfiabile a Stoner! Cos? la noia finisce...
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