La resa di Rossi: "Mondiale finito"
"Se devo correre così, faccio altro"
Il suo Gran Premio a Misano è durato soltanto pochi giri. Valentino Rossi è deluso per l'ennesimo guaio tecnico della sua Yamaha che a questo punto lancia Stoner verso il Mondiale: "Il campionato è finito - ammette - la colpa di questo ritiro è del motore che si è grippato". Poi messaggi verso la sua squadra: "Si deve dare da fare, io sono abituato a lottare per vincere. Certo che se devo correre così preferisco fare altro".
"Bisogna cambiare, la Yamaha si deve dare da fare". Così Valentino Rossi dopo il Gp di San Marino. Il pilota della Yamaha è stato costretto al ritiro per un guasto al motore. La sua gara è durata solo pochi giri e ai microfoni di Italia1 chiede nuove soluzioni: al suo team, ma anche alla Michelin e agli organizzatori del Motomondiale. Che, sottolinea il pesarese, sta diventando sempre più noioso. Rossi comincia la sua analisi dalla gara: "Le Michelin oggi andavano bene, avevamo deciso per una gomma più dura ed ero contento. Ho commesso un errore al primo giro quando le gomme non erano ancora in temperatura e quando ci siamo stabilizzati abbiamo rotto. Il nuovo motore non andava malissimo, però si è rotto...sicuramente non è un grande periodo. Il podio ci serviva come il pane, era importante per tutti. Nelle prove ero il principale antagonista di Stoner e invece dobbiamo sempre rincorrere. Non ci voleva proprio, rimane un grande amaro in bocca". Per il titolo non c'è più molto da fare: "E' brutto dirlo ma il mondiale è finito". L'ipotesi ritiro, però, non l'ha mai presa in considerazione: "Io mi tocco le palle tutte le volte che mi dicono questa cosa. Non mi sembra di non aver piu' la performance per vincere, questa cosa non la capisco proprio. Bisognera' piuttosto cambiare alcune cose tecniche".
"Non vinco ma non è solo una questione di sfiga -prosegue Rossi-. Sono abituato a lottare per vincere, se ci dobbiamo accontentare di arrivare terzi significa che c'e' qualcosa che non va. Senza dubbio la Ducati ha meritato il titolo, lo hanno meritato Stoner, il suo team e la Bridgestone. Ma il nostro sport è cambiato, ci avviciniamo sempre di più alla F1, c'è sempre meno spazio per pilota". Per Rossi, e' necessario cambiare: "La situazione delle gomme non piace a nessuno, a parte quelli della Ducati...Le gare sono bruttissime da vedere, non c'è più lotta e il bello del nostro sport è sparito. Se devo correre così preferisco fare altre cose. In passato, anche senza la regola della monogomma la realtà in pratica era quella. Se Michelin e Bridgestone fossero sullo stesso livello sarebbe bellissimo, ma in realta' la Bridgestone è fortissima e bisogna fare qualcosa".
"Se devo correre così, faccio altro"
Il suo Gran Premio a Misano è durato soltanto pochi giri. Valentino Rossi è deluso per l'ennesimo guaio tecnico della sua Yamaha che a questo punto lancia Stoner verso il Mondiale: "Il campionato è finito - ammette - la colpa di questo ritiro è del motore che si è grippato". Poi messaggi verso la sua squadra: "Si deve dare da fare, io sono abituato a lottare per vincere. Certo che se devo correre così preferisco fare altro".
"Bisogna cambiare, la Yamaha si deve dare da fare". Così Valentino Rossi dopo il Gp di San Marino. Il pilota della Yamaha è stato costretto al ritiro per un guasto al motore. La sua gara è durata solo pochi giri e ai microfoni di Italia1 chiede nuove soluzioni: al suo team, ma anche alla Michelin e agli organizzatori del Motomondiale. Che, sottolinea il pesarese, sta diventando sempre più noioso. Rossi comincia la sua analisi dalla gara: "Le Michelin oggi andavano bene, avevamo deciso per una gomma più dura ed ero contento. Ho commesso un errore al primo giro quando le gomme non erano ancora in temperatura e quando ci siamo stabilizzati abbiamo rotto. Il nuovo motore non andava malissimo, però si è rotto...sicuramente non è un grande periodo. Il podio ci serviva come il pane, era importante per tutti. Nelle prove ero il principale antagonista di Stoner e invece dobbiamo sempre rincorrere. Non ci voleva proprio, rimane un grande amaro in bocca". Per il titolo non c'è più molto da fare: "E' brutto dirlo ma il mondiale è finito". L'ipotesi ritiro, però, non l'ha mai presa in considerazione: "Io mi tocco le palle tutte le volte che mi dicono questa cosa. Non mi sembra di non aver piu' la performance per vincere, questa cosa non la capisco proprio. Bisognera' piuttosto cambiare alcune cose tecniche".
"Non vinco ma non è solo una questione di sfiga -prosegue Rossi-. Sono abituato a lottare per vincere, se ci dobbiamo accontentare di arrivare terzi significa che c'e' qualcosa che non va. Senza dubbio la Ducati ha meritato il titolo, lo hanno meritato Stoner, il suo team e la Bridgestone. Ma il nostro sport è cambiato, ci avviciniamo sempre di più alla F1, c'è sempre meno spazio per pilota". Per Rossi, e' necessario cambiare: "La situazione delle gomme non piace a nessuno, a parte quelli della Ducati...Le gare sono bruttissime da vedere, non c'è più lotta e il bello del nostro sport è sparito. Se devo correre così preferisco fare altre cose. In passato, anche senza la regola della monogomma la realtà in pratica era quella. Se Michelin e Bridgestone fossero sullo stesso livello sarebbe bellissimo, ma in realta' la Bridgestone è fortissima e bisogna fare qualcosa".
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