Valentino non ne può più. Stavolta non riesce a mandare giù il rospo di una cocente umiliazione subita in pista, non solo per le differenze riguardanti la velocità (tormentone della prima parte di stagione) e l’affidabilità del mezzo, ma soprattutto per le gomme ritenute le principali colpevoli dell’insolito risultato finale di Laguna Seca.
Rossi non ci sta e propone di cambiare il regolamento con lo scopo di salvaguardare la regolarità del campionato, ma soprattutto lo spettacolo della MotoGP: “Nelle ultime due gare abbiamo avuto condizioni negative per il nostro mondiale, con le gomme che hanno deciso il risultato.
I fans tifano per i piloti o per le scuderie, non per la Bridgestone o per la Michelin. I telespettatori vedono le gare e si chiedono, ‘perchè ora Rossi perde 30 secondi e l’ultima volta era Stoner a perderli?’ La battaglia non è mai allo stesso livello”.
“E’ sbagliato. Ci sono dei momenti in cui la Bridgestone va più forte e i piloti che hanno queste gomme sono i migliori altri in cui è la Michelin a comandare. Sono gli pneumatici a decidere tutti i risultati e questo è dannoso per lo spettacolo, i nostri tifosi, i piloti e le squadre, che investono molti soldi”.
Il problema gomme è sulla bocca di tutti già da qualche tempo. Se quest’anno sembra essere la Michelin a prendere paga dalla Bridgestone, nelle scorse stagioni è accaduto l’esatto contrario senza che si sollevassero aspre polemiche o processi di alcun tipo.
Lo stesso staff del marchigiano sottolineò a più riprese come la scelta del gommista facesse parte del pacchetto pilota-moto-pneumatici che ogni scuderia era libera di “assemblare” a suo piacimento.
Il monogomma come soluzione di tutti i mali? Forse. A meno che le case di pneumatici non riservino trattamenti di favore ai top team ma soprattutto ai piloti di punta. E intanto ai centauri Dunlop continua a non pensarci nessuno…
Mi spiace Vale....ma se e' tutto vero e non filtrato dai media....hai ca**to fuori dal Bulacco..come si dice dalle nostre parti.....
fonte Motoblog.it
Rossi non ci sta e propone di cambiare il regolamento con lo scopo di salvaguardare la regolarità del campionato, ma soprattutto lo spettacolo della MotoGP: “Nelle ultime due gare abbiamo avuto condizioni negative per il nostro mondiale, con le gomme che hanno deciso il risultato.
I fans tifano per i piloti o per le scuderie, non per la Bridgestone o per la Michelin. I telespettatori vedono le gare e si chiedono, ‘perchè ora Rossi perde 30 secondi e l’ultima volta era Stoner a perderli?’ La battaglia non è mai allo stesso livello”.
“E’ sbagliato. Ci sono dei momenti in cui la Bridgestone va più forte e i piloti che hanno queste gomme sono i migliori altri in cui è la Michelin a comandare. Sono gli pneumatici a decidere tutti i risultati e questo è dannoso per lo spettacolo, i nostri tifosi, i piloti e le squadre, che investono molti soldi”.
Il problema gomme è sulla bocca di tutti già da qualche tempo. Se quest’anno sembra essere la Michelin a prendere paga dalla Bridgestone, nelle scorse stagioni è accaduto l’esatto contrario senza che si sollevassero aspre polemiche o processi di alcun tipo.
Lo stesso staff del marchigiano sottolineò a più riprese come la scelta del gommista facesse parte del pacchetto pilota-moto-pneumatici che ogni scuderia era libera di “assemblare” a suo piacimento.
Il monogomma come soluzione di tutti i mali? Forse. A meno che le case di pneumatici non riservino trattamenti di favore ai top team ma soprattutto ai piloti di punta. E intanto ai centauri Dunlop continua a non pensarci nessuno…
Mi spiace Vale....ma se e' tutto vero e non filtrato dai media....hai ca**to fuori dal Bulacco..come si dice dalle nostre parti.....
fonte Motoblog.it
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