"Maverick qui ha utilizzato una RC16 diversa, che tutti gli altri KTM non possono usare. Solo migliorando nella caccia alla pole potrò evitare di ripetere gare mediocri. Jerez? Potrebbe essere una buona occasione"
Dodicesimo al traguardo Enea Bastianini si è sforzato di guardare a quanto di positivo ha raccontato la domenica appena mandata in archivio. Pur ammettendo di essere arrivato in Qatar con altre attese, l’italiano ha preferito rallegrarsi del passo mostrato.
“Mi aspettavo qualcosa di più, ma ho faticato nei sorpassi. Peccato, perché altrimenti, da solo il mio passo era buono anche se nelle curve a sinistra scivolavo tantissimo col posteriore e non riuscivo ad accelerare. Al contrario in quelle a destra avevo un buon ritmo per cui avrei potuto giocarmela più avanti ed invece sono stato costretto a restare dietro. In seguito ho sbagliato nel tentativo di sorpassare Marini e sono andato fuori, quindi ho dovuto ricostruire tutto”, ha rivelato.
Diversi i punti su cui lavorare per il prossimo futuro. “Ad oggi la qualifica mi sta rallentando molto, di conseguenza dovrò migliorarla per evitare di fare altre gare mediocri. Un altro aspetto in cui manchiamo ancora un po’ è l’assetto. In ogni caso da venerdì a domenica abbiamo fatto dei progressi come squadra e la prestazione di Vinales ne è la prova. Sono sicuro dunque che si possa essere veloci”, ha affermato prima di soffermarsi proprio su quanto fatto da Maverick a Lusail.
“Sta usando una moto diversa dalla nostra, ma non possono dire di più perché a noi non è consentito utilizzarla. Ciò non toglie che una parte del merito del risultato odierno sia sua. E’ stato veloce e si è adattato da subito”, ha riconosciuto.
Alla domanda sul morale con cui lascerà il Qatar, il pilota KTM Tech3 ha infine dichiarato: “Direi buono perché siamo cresciuti man mano e sono stato veloce. Non so se patiremo le vibrazioni anche a Jerez, in caso contrario quella potrebbe essere una buona occasione per fare bene”.
Dodicesimo al traguardo Enea Bastianini si è sforzato di guardare a quanto di positivo ha raccontato la domenica appena mandata in archivio. Pur ammettendo di essere arrivato in Qatar con altre attese, l’italiano ha preferito rallegrarsi del passo mostrato.
“Mi aspettavo qualcosa di più, ma ho faticato nei sorpassi. Peccato, perché altrimenti, da solo il mio passo era buono anche se nelle curve a sinistra scivolavo tantissimo col posteriore e non riuscivo ad accelerare. Al contrario in quelle a destra avevo un buon ritmo per cui avrei potuto giocarmela più avanti ed invece sono stato costretto a restare dietro. In seguito ho sbagliato nel tentativo di sorpassare Marini e sono andato fuori, quindi ho dovuto ricostruire tutto”, ha rivelato.
Diversi i punti su cui lavorare per il prossimo futuro. “Ad oggi la qualifica mi sta rallentando molto, di conseguenza dovrò migliorarla per evitare di fare altre gare mediocri. Un altro aspetto in cui manchiamo ancora un po’ è l’assetto. In ogni caso da venerdì a domenica abbiamo fatto dei progressi come squadra e la prestazione di Vinales ne è la prova. Sono sicuro dunque che si possa essere veloci”, ha affermato prima di soffermarsi proprio su quanto fatto da Maverick a Lusail.
“Sta usando una moto diversa dalla nostra, ma non possono dire di più perché a noi non è consentito utilizzarla. Ciò non toglie che una parte del merito del risultato odierno sia sua. E’ stato veloce e si è adattato da subito”, ha riconosciuto.
Alla domanda sul morale con cui lascerà il Qatar, il pilota KTM Tech3 ha infine dichiarato: “Direi buono perché siamo cresciuti man mano e sono stato veloce. Non so se patiremo le vibrazioni anche a Jerez, in caso contrario quella potrebbe essere una buona occasione per fare bene”.
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