Da corsedimoto
MotoGP, Dall’Igna rivela: “Jorge Martin ha chiesto troppi soldi”
Jorge Martin ha vinto il titolo MotoGP con Ducati ma dal 2025 è un pilota Aprilia. Gigi Dall'Igna rivela un nuovo retroscena sui motivi che hanno spinto a preferire Marc Marquez.
Luigi Ciamburro
A pochi giorni dalla presentazione del team Ducati 2025 parla il direttore generale Gigi Dall’Igna, artefice della trionfale scalata in MotoGP. Si riparte con Marc Marquez al fianco di Pecco Bagnaia, ma con il campione del mondo Jorge Martin che salirà in sella all’Aprilia per tentare di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Dietro la scelta di Borgo Panigale potrebbero celarsi anche motivi economici. Il campione Ducati in Aprilia
Ducati dovrà gestire due fuoriclasse come Bagnaia e Marquez, ma dovrà fare a meno del campione in carica Martin. Un dato quasi surreale, una scelta di mercato stabilita mesi prima che il pilota Pramac si confermasse al vertice del campionato MotoGP 24. Ha fatto molto discutere la strategia di Dall’Igna e dei vertici aziendali, ma la storia recente dimostra che quasi sempre gli uomini Ducati vedono giusto. Lunedì 20 gennaio ci sarà la presentazione ufficiale a Madonna di Campiglio e i riflettori saranno puntati soprattutto sull’otto volte iridato.
Sarà un duello alla pari, con la Desmosedici GP che sarà ancora una volta la moto da battere. “Per me non ha molta importanza se l’uno o l’altro è campione“, ha dichiarato Gigi Dall’Igna a GPRacing. Ai nastri di partenza nessuna delle due Rosse avrà impresso il numero 1… che potrebbe finire sulle Aprilia. “Se questo accadrà dovremo accettarlo e assumercene la responsabilità, perché abbiamo fatto una scelta. Siamo stati noi a decidere, non Martin. Alla fine, se il numero 1 non sarà più con noi l’anno prossimo, sarà colpa mia, o più precisamente mia responsabilità. Devo ammetterlo e fare meglio in futuro se succederà. Questa è la realtà. Vedremo cosa ci riserverà il futuro, ma se ho commesso un errore lo ammetterò. L’ho sempre fatto“.
Fra i motivi della scelta a favore di Marc Marquez, secondo l’ingegnere di origine veneta, anche questioni economiche. “La Ducati non poteva dare i soldi che Jorge Martín ci ha chiesto. Dal punto di vista delle prestazioni… sono convinto che Marc sia migliore di Martin. Questa è la realtà, o forse è solo la mia opinione“. Ducati obiettivo vittoria
A pochi giorni dall’inizio dei test MotoGP in Malesia, a seguire in Thailandia, l’attenzione è però puntata sul prototipo 2025. Non sono in programma rivoluzioni, ma sicuramente alcuni nuovi dettagli che punteranno a lasciare invariato il gap tra Ducati e le rivali. A dettare le linee dello sviluppo da questo momento in poi c’è anche Marc Marquez, sebbene la sua priorità sia riportare il titolo mondiale a Borgo Panigale. “Non ho mai assunto nessun pilota per aiutarmi a sviluppare la moto. Ho considerato che alcuni potrebbero aiutarmi a capire meglio le cose, come Lorenzo o Zarco. Ma in generale scelgo un pilota perché conto su di lui per vincere. Naturalmente, avere piloti con stili di guida diversi è prezioso quando si cerca di ottenere una moto adatta a tutti. E questa per me è una cosa importante“.
MotoGP, Dall’Igna rivela: “Jorge Martin ha chiesto troppi soldi”
Jorge Martin ha vinto il titolo MotoGP con Ducati ma dal 2025 è un pilota Aprilia. Gigi Dall'Igna rivela un nuovo retroscena sui motivi che hanno spinto a preferire Marc Marquez.
Luigi Ciamburro
A pochi giorni dalla presentazione del team Ducati 2025 parla il direttore generale Gigi Dall’Igna, artefice della trionfale scalata in MotoGP. Si riparte con Marc Marquez al fianco di Pecco Bagnaia, ma con il campione del mondo Jorge Martin che salirà in sella all’Aprilia per tentare di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Dietro la scelta di Borgo Panigale potrebbero celarsi anche motivi economici. Il campione Ducati in Aprilia
Ducati dovrà gestire due fuoriclasse come Bagnaia e Marquez, ma dovrà fare a meno del campione in carica Martin. Un dato quasi surreale, una scelta di mercato stabilita mesi prima che il pilota Pramac si confermasse al vertice del campionato MotoGP 24. Ha fatto molto discutere la strategia di Dall’Igna e dei vertici aziendali, ma la storia recente dimostra che quasi sempre gli uomini Ducati vedono giusto. Lunedì 20 gennaio ci sarà la presentazione ufficiale a Madonna di Campiglio e i riflettori saranno puntati soprattutto sull’otto volte iridato.
Sarà un duello alla pari, con la Desmosedici GP che sarà ancora una volta la moto da battere. “Per me non ha molta importanza se l’uno o l’altro è campione“, ha dichiarato Gigi Dall’Igna a GPRacing. Ai nastri di partenza nessuna delle due Rosse avrà impresso il numero 1… che potrebbe finire sulle Aprilia. “Se questo accadrà dovremo accettarlo e assumercene la responsabilità, perché abbiamo fatto una scelta. Siamo stati noi a decidere, non Martin. Alla fine, se il numero 1 non sarà più con noi l’anno prossimo, sarà colpa mia, o più precisamente mia responsabilità. Devo ammetterlo e fare meglio in futuro se succederà. Questa è la realtà. Vedremo cosa ci riserverà il futuro, ma se ho commesso un errore lo ammetterò. L’ho sempre fatto“.
Fra i motivi della scelta a favore di Marc Marquez, secondo l’ingegnere di origine veneta, anche questioni economiche. “La Ducati non poteva dare i soldi che Jorge Martín ci ha chiesto. Dal punto di vista delle prestazioni… sono convinto che Marc sia migliore di Martin. Questa è la realtà, o forse è solo la mia opinione“. Ducati obiettivo vittoria
A pochi giorni dall’inizio dei test MotoGP in Malesia, a seguire in Thailandia, l’attenzione è però puntata sul prototipo 2025. Non sono in programma rivoluzioni, ma sicuramente alcuni nuovi dettagli che punteranno a lasciare invariato il gap tra Ducati e le rivali. A dettare le linee dello sviluppo da questo momento in poi c’è anche Marc Marquez, sebbene la sua priorità sia riportare il titolo mondiale a Borgo Panigale. “Non ho mai assunto nessun pilota per aiutarmi a sviluppare la moto. Ho considerato che alcuni potrebbero aiutarmi a capire meglio le cose, come Lorenzo o Zarco. Ma in generale scelgo un pilota perché conto su di lui per vincere. Naturalmente, avere piloti con stili di guida diversi è prezioso quando si cerca di ottenere una moto adatta a tutti. E questa per me è una cosa importante“.
Comment