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Rossi nel 2011? 7 moto e solo 3 podi, Ducati bloccò i social"

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    #1

    Rossi nel 2011? 7 moto e solo 3 podi, Ducati bloccò i social"

    Juan Martinez ha spiegato alcuni retroscena del box italiano durante un biennio di particolare importanza sia per la casa che per i piloti

    Presente in 11.12.2024 ( Aggiornata il 11.12.2024 09:43 )

    Il biennio 2011\2012 verrà ricordato senz'altro per la breve e deludente parentesi di Valentino Rossi in sella alla Ducati, un binomio che fece subito sognare non solo tutti gli italian bensì tutto il panorama del motorsport. Si univano due nomi tanto affascinanti quanto vincenti ed importanti, pertanto le aspettative erano così alte da aver generato successivamente un forte impatto boomerang che lese sia Rossi che la casa italiana.
    Nel corso del documentario dedicato a Ducati "La vida en rojo", prodotto da DAZN Spagna, Juan Martinez, capotecnico di Nicky Hayden (compagno di squadra di Rossi in quei due anni) ha approfondito un paio di aspetti decisivi di quella delicata epoca sportiva. “Ad un certo punto da Ducati hanno dovuto bloccare i social media a causa delle critiche contro la gestione e i risultati ottenuti da Valentino Rossi. Le critiche colpivano tutti i settori della fabbrica, da Claudio Domenicali fino alla parte più bassa, dove c’eravamo tutti noi che componevamo il box”.

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    Juan Martinez: "Rossi cambiò la filosofia Ducati"


    In molti fanno coincidere con il biennio targato Valentino Rossi\Filippo Preziosi, le fondamenta della nascita del colosso che conosciamo oggi in termini di risultati in MotoGP. Un passaggio che fece vedere i suoi frutti da lì a qualche anno dopo sebbene per Rossi&co furono perlopiù frustrazioni: "La moto progettata da Filippo Preziosi era una moto pensata e concepita per non avere un telaio perimetrale e l'arrivo di Valentino ha cambiato anche questa filosofia, un po' con l'intento di convertire una Ducati in una Yamaha".

    I fallimenti dell'accoppiata tutta italiana si tramutarono in soli 3 podi conquistati, nonostante uno sforzo ingegneristico importante: "Il telaio perimetrale in alluminio in un motore desmo che non era stato progettato e concepito per esso rendeva ergonomicamente la Ducati una moto piuttosto ampia, con grosse limitazioni per i piloti nel turning e nei cambi di direzione. Ci sono stati anche momenti di grande tensione, sono tremate le fondamenta della stessa azienza, anche perché sono state realizzate sette versioni di moto diverse in due anni per ottenere qualcosa con Rossi, ma alla fine hanno ottenuto solo due podi".


    da motosprint




    Resto dell'idea che se non avesse voluto stravolgere la moto in quel modo avrebbe ottenuto risultati migliori. Ma magari è stata pure la fortuna di ducati per gli anni successivi

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    #2
    Originally posted by luciocabrio View Post
    Juan Martinez ha spiegato alcuni retroscena del box italiano durante un biennio di particolare importanza sia per la casa che per i piloti

    Presente in 11.12.2024 ( Aggiornata il 11.12.2024 09:43 )

    Il biennio 2011\2012 verrà ricordato senz'altro per la breve e deludente parentesi di Valentino Rossi in sella alla Ducati, un binomio che fece subito sognare non solo tutti gli italian bensì tutto il panorama del motorsport. Si univano due nomi tanto affascinanti quanto vincenti ed importanti, pertanto le aspettative erano così alte da aver generato successivamente un forte impatto boomerang che lese sia Rossi che la casa italiana.
    Nel corso del documentario dedicato a Ducati "La vida en rojo", prodotto da DAZN Spagna, Juan Martinez, capotecnico di Nicky Hayden (compagno di squadra di Rossi in quei due anni) ha approfondito un paio di aspetti decisivi di quella delicata epoca sportiva. “Ad un certo punto da Ducati hanno dovuto bloccare i social media a causa delle critiche contro la gestione e i risultati ottenuti da Valentino Rossi. Le critiche colpivano tutti i settori della fabbrica, da Claudio Domenicali fino alla parte più bassa, dove c’eravamo tutti noi che componevamo il box”.

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    I fallimenti dell'accoppiata tutta italiana si tramutarono in soli 3 podi conquistati, nonostante uno sforzo ingegneristico importante: "Il telaio perimetrale in alluminio in un motore desmo che non era stato progettato e concepito per esso rendeva ergonomicamente la Ducati una moto piuttosto ampia, con grosse limitazioni per i piloti nel turning e nei cambi di direzione. Ci sono stati anche momenti di grande tensione, sono tremate le fondamenta della stessa azienza, anche perché sono state realizzate sette versioni di moto diverse in due anni per ottenere qualcosa con Rossi, ma alla fine hanno ottenuto solo due podi".


    da motosprint




    Resto dell'idea che se non avesse voluto stravolgere la moto in quel modo avrebbe ottenuto risultati migliori. Ma magari è stata pure la fortuna di ducati per gli anni successivi
    Sbaglio o lo stanno ancora usando il telaio perimetrale in alluminio? È facile che senza rossi sarebbero ancora con preziosi

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      #3
      Ergo la Ducati deve tutto al dottore
      Egli tramuta il cioccolato in oro

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        #4
        Originally posted by luciocabrio View Post
        Juan Martinez ha spiegato alcuni retroscena del box italiano durante un biennio di particolare importanza sia per la casa che per i piloti

        Presente in 11.12.2024 ( Aggiornata il 11.12.2024 09:43 )

        Il biennio 2011\2012 verrà ricordato senz'altro per la breve e deludente parentesi di Valentino Rossi in sella alla Ducati, un binomio che fece subito sognare non solo tutti gli italian bensì tutto il panorama del motorsport. Si univano due nomi tanto affascinanti quanto vincenti ed importanti, pertanto le aspettative erano così alte da aver generato successivamente un forte impatto boomerang che lese sia Rossi che la casa italiana.
        Nel corso del documentario dedicato a Ducati "La vida en rojo", prodotto da DAZN Spagna, Juan Martinez, capotecnico di Nicky Hayden (compagno di squadra di Rossi in quei due anni) ha approfondito un paio di aspetti decisivi di quella delicata epoca sportiva. “Ad un certo punto da Ducati hanno dovuto bloccare i social media a causa delle critiche contro la gestione e i risultati ottenuti da Valentino Rossi. Le critiche colpivano tutti i settori della fabbrica, da Claudio Domenicali fino alla parte più bassa, dove c’eravamo tutti noi che componevamo il box”.

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        Juan Martinez: "Rossi cambiò la filosofia Ducati"


        In molti fanno coincidere con il biennio targato Valentino Rossi\Filippo Preziosi, le fondamenta della nascita del colosso che conosciamo oggi in termini di risultati in MotoGP. Un passaggio che fece vedere i suoi frutti da lì a qualche anno dopo sebbene per Rossi&co furono perlopiù frustrazioni: "La moto progettata da Filippo Preziosi era una moto pensata e concepita per non avere un telaio perimetrale e l'arrivo di Valentino ha cambiato anche questa filosofia, un po' con l'intento di convertire una Ducati in una Yamaha".

        I fallimenti dell'accoppiata tutta italiana si tramutarono in soli 3 podi conquistati, nonostante uno sforzo ingegneristico importante: "Il telaio perimetrale in alluminio in un motore desmo che non era stato progettato e concepito per esso rendeva ergonomicamente la Ducati una moto piuttosto ampia, con grosse limitazioni per i piloti nel turning e nei cambi di direzione. Ci sono stati anche momenti di grande tensione, sono tremate le fondamenta della stessa azienza, anche perché sono state realizzate sette versioni di moto diverse in due anni per ottenere qualcosa con Rossi, ma alla fine hanno ottenuto solo due podi".


        da motosprint




        Resto dell'idea che se non avesse voluto stravolgere la moto in quel modo avrebbe ottenuto risultati migliori. Ma magari è stata pure la fortuna di ducati per gli anni successivi
        C'è da dire che quel fallimento ha tolto tutti gli alibi a Ducati, il progetto era impostato in maniera fallimentare (almeno per la direzione che stava prendendo lo sviluppo delle gomme) e qualcosa doveva cambiare

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          #5
          Originally posted by LucaDB6 View Post
          Ergo la Ducati deve tutto al dottore
          Egli tramuta il cioccolato in oro
          Il fallimento rimane ma è stato fondamentale per ducati per capire che la strada era comunque sbagliata. Lo stesso Stoner ha avuto un decadimento importante di prestazioni dal 2008 in poi
          Last edited by Fafnir; Yesterday, 13:12.

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            #6
            Alla fine è stato pure un bene,se la guidava un non 9 volte campione del mondo si potevano cercare nuovi alibi tipo "eh ma lui è forte ma non abbastanza x sviluppare la moto"....invece con uno dei migliori (ai tempi) 3 piloti al mondo bisognava guardare in faccia alla realtà ossia;

            1)non abbiamo una moto competitiva

            2)Stoner è un extraterrestre

            3) bisogna ripartire da Zero

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              #7
              Originally posted by Fafnir View Post

              Sbaglio o lo stanno ancora usando il telaio perimetrale in alluminio? È facile che senza rossi sarebbero ancora con preziosi
              Bè quando hai ROSSI..... dell'epoca..... se non va.... non va la moto, mica il pilota... han cmq. dato una svolta grazie a lui.. vuoi o non vuoi..

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                #8
                Originally posted by smanettone75 View Post
                Alla fine è stato pure un bene,se la guidava un non 9 volte campione del mondo si potevano cercare nuovi alibi tipo "eh ma lui è forte ma non abbastanza x sviluppare la moto"....invece con uno dei migliori (ai tempi) 3 piloti al mondo bisognava guardare in faccia alla realtà ossia;

                1)non abbiamo una moto competitiva

                2)Stoner è un extraterrestre

                3) bisogna ripartire da Zero
                Quoto.... così han tagliato la testa al toro e a preziosi...

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                  #9
                  Originally posted by LucaDB6 View Post
                  Ergo la Ducati deve tutto al dottore
                  Egli tramuta il cioccolato in oro
                  L'han pagata molto cara quella consulenza cmq..

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                    #10
                    Originally posted by mito22 View Post

                    Bè quando hai ROSSI..... dell'epoca..... se non va.... non va la moto, mica il pilota... han cmq. dato una svolta grazie a lui.. vuoi o non vuoi..
                    Anche perché rossi aveva vinto gare fino a poche settimane prima di salirci sopra e ha fatto podio 24 ore prima

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                      #11
                      Originally posted by mito22 View Post

                      L'han pagata molto cara quella consulenza cmq..
                      Gli han quasi chiuso la carriera ricordo.
                      Se non era il dottore faceva la fine di Melandri

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