Originally posted by mito22
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Ma se KTM fallisce
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Originally posted by Fafnir View Post
Non me lo spiego, fino a un anno fa sperperavano denaro e volevano 6 moto ora sono con le pezze al culo, misteri del capitalismo, sono ignorante
una società molto grande non tiene la liquidità ma fa acquisizioni diventando ancora più grande.
nel momento in cui cominci a non vendere hai delle spese fisse di personale, stabilimenti e fornitura (perchè le fabbriche continuano a produrre e quindi continui ad approvvigionarti di materiali uscendo altri soldi) molto alte che comunque devi sostenere, perchè paghi le persone e i fornitori tutti i mesi.
ugualmente hai un sacco di moto prodotte, che sono nei concessionari, che devono essere vendute, che sono enormi capitali immobilizzati, che una volta venduti possono trasformarsi in denaro e risistemare il tutto, solo che non sono venduti, e quindi generano costi
.
di conseguenza ne vanno di mezzo anche i fornitori, perchè poi un'azienda così in difficoltà allunga i pagamenti ai fornitori o smette di pagarli per il momento.
I fornitori stessi non vogliono aumentare il buco e quindi smettono di fornire, ed è un cane che si morde la coda.
alla fine sei senza denaro e chiudi o trovi uno che ti metta il denaro ma lo mette se sa come guadagnarci, non per prolungare l'agonia.
il costo di una stagione in gp non è decisivo, rispetto allo scenario descritto sopra.
volkswagen, tutto il gruppo, ha preso la stessa strada di ktm, solo che è all'inizio del vicolo cieco, ma è indirizzata sulla stessa sorte al momento.
ma non solo volkswagen, anche altri grossi costruttori hanno questo problema, che è dovuto alla grossa diminuzione del potere di acquisto della gente/famiglie e agli scarsi incentivi a spendere perchè i soldi vengono destinati altrove.
a breve ne vedremo delle belle.
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Originally posted by fili_speed View Post
può succedere abbastanza facilmente.
una società molto grande non tiene la liquidità ma fa acquisizioni diventando ancora più grande.
nel momento in cui cominci a non vendere hai delle spese fisse di personale, stabilimenti e fornitura (perchè le fabbriche continuano a produrre e quindi continui ad approvvigionarti di materiali uscendo altri soldi) molto alte che comunque devi sostenere, perchè paghi le persone e i fornitori tutti i mesi.
ugualmente hai un sacco di moto prodotte, che sono nei concessionari, che devono essere vendute, che sono enormi capitali immobilizzati, che una volta venduti possono trasformarsi in denaro e risistemare il tutto, solo che non sono venduti, e quindi generano costi
.
di conseguenza ne vanno di mezzo anche i fornitori, perchè poi un'azienda così in difficoltà allunga i pagamenti ai fornitori o smette di pagarli per il momento.
I fornitori stessi non vogliono aumentare il buco e quindi smettono di fornire, ed è un cane che si morde la coda.
alla fine sei senza denaro e chiudi o trovi uno che ti metta il denaro ma lo mette se sa come guadagnarci, non per prolungare l'agonia.
il costo di una stagione in gp non è decisivo, rispetto allo scenario descritto sopra.
volkswagen, tutto il gruppo, ha preso la stessa strada di ktm, solo che è all'inizio del vicolo cieco, ma è indirizzata sulla stessa sorte al momento.
ma non solo volkswagen, anche altri grossi costruttori hanno questo problema, che è dovuto alla grossa diminuzione del potere di acquisto della gente/famiglie e agli scarsi incentivi a spendere perchè i soldi vengono destinati altrove.
a breve ne vedremo delle belle.
Solo dei manager coglioni avrebbero seguito a menadito le direttive europee...
mo si prova a correre ai ripari.
Altrimenti la crisi ci sarebbe per tutti.
Ma altri hanno lavorato meglio
magari la crescita poco controllata che ha acuto Ktm come numeri e persone...andava monitorata meglio
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La situazione è critica: il debito ammonta a circa 250 milioni di euro verso tre principali creditori, con perdite che hanno superato i 180 milioni di euro nella prima metà dell'anno. La causa principale di questo crollo è presto detta: c'è stato un eccesso di produzione che ha portato a un accumulo di scorte.
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Non è semplice da fare come può essere semplice scriverlo.
Non era possibile prevedere tutto il "supply chain shortage" che ci sarebbe stato dopo il periodo di pandemia, che ha incrementato notevolmente i costi e le giacenze nelle filiere.
Contemporaneamente prevedere i costi di sviluppo e di investimenti nell'elettrico con necessità di apertura di fabbriche che poi, nonostante gli incentivi, non avrebbero venduto e sarebbero state chiuse. Altri investimenti e posti di lavoro buttati.
Contemporaneamente a questi due punti, prevedere la distruzione del potere d'acquisto del ceto medio e quindi le mancate vendite.
Contemporaneamente prevedere che in questa situazione già terribile, i governi, nei fatti, non mettano soldi per la ripresa della filiera perché li mettono altrove, quando da sempre ci sono stati incentivi pubblici nella filiera della mobilità, invece qui per la prima volta la politica si tira indietro o non fa la parte che ha storicamente fatto.
Per prevedere questa situazione non bisogna essere buoni manager ma indovini 😄😄
Più è grossa la fetta di mercato più i colpi da assorbire saranno pesanti. Parlo di costruttori europei perché questa situazione è principalmente europea.
Non è mia intenzione fare polemica, è che per dare del coglione al management del gruppo ktm si deve essere in una posizione di poterlo fare.
Piuttosto, se fallisce ktm, chi si prende Acosta?😄😄Last edited by fili_speed; 28-11-24, 16:58.
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Le azioni di PIERER Mobility AG, società madre di KTM, hanno subito un drastico calo del 87% su base 12 mesi
87% significa che se aveste investito 100mila euro, ora ne avreste forse 13mila.
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Originally posted by Zolla1 View PostLa situazione è critica: il debito ammonta a circa 250 milioni di euro verso tre principali creditori, con perdite che hanno superato i 180 milioni di euro nella prima metà dell'anno. La causa principale di questo crollo è presto detta: c'è stato un eccesso di produzione che ha portato a un accumulo di scorte.
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Originally posted by fili_speed View PostNon è semplice da fare come può essere semplice scriverlo.
Non era possibile prevedere tutto il "supply chain shortage" che ci sarebbe stato dopo il periodo di pandemia, che ha incrementato notevolmente i costi e le giacenze nelle filiere.
Contemporaneamente prevedere i costi di sviluppo e di investimenti nell'elettrico con necessità di apertura di fabbriche che poi, nonostante gli incentivi, non avrebbero venduto e sarebbero state chiuse. Altri investimenti e posti di lavoro buttati.
Contemporaneamente a questi due punti, prevedere la distruzione del potere d'acquisto del ceto medio e quindi le mancate vendite.
Contemporaneamente prevedere che in questa situazione già terribile, i governi, nei fatti, non mettano soldi per la ripresa della filiera perché li mettono altrove, quando da sempre ci sono stati incentivi pubblici nella filiera della mobilità, invece qui per la prima volta la politica si tira indietro o non fa la parte che ha storicamente fatto.
Per prevedere questa situazione non bisogna essere buoni manager ma indovini 😄😄
Più è grossa la fetta di mercato più i colpi da assorbire saranno pesanti. Parlo di costruttori europei perché questa situazione è principalmente europea.
Non è mia intenzione fare polemica, è che per dare del coglione al management del gruppo ktm si deve essere in una posizione di poterlo fare.
Piuttosto, se fallisce ktm, chi si prende Acosta?😄😄
quando pure mercedes (amg) si è cavata dalle balle?
se gli altri costruttori non stanno così male c'è da farsi 2 domande no?
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Originally posted by fili_speed View PostNon è semplice da fare come può essere semplice scriverlo.
Non era possibile prevedere tutto il "supply chain shortage" che ci sarebbe stato dopo il periodo di pandemia, che ha incrementato notevolmente i costi e le giacenze nelle filiere.
Contemporaneamente prevedere i costi di sviluppo e di investimenti nell'elettrico con necessità di apertura di fabbriche che poi, nonostante gli incentivi, non avrebbero venduto e sarebbero state chiuse. Altri investimenti e posti di lavoro buttati.
Contemporaneamente a questi due punti, prevedere la distruzione del potere d'acquisto del ceto medio e quindi le mancate vendite.
Contemporaneamente prevedere che in questa situazione già terribile, i governi, nei fatti, non mettano soldi per la ripresa della filiera perché li mettono altrove, quando da sempre ci sono stati incentivi pubblici nella filiera della mobilità, invece qui per la prima volta la politica si tira indietro o non fa la parte che ha storicamente fatto.
Per prevedere questa situazione non bisogna essere buoni manager ma indovini 😄😄
Più è grossa la fetta di mercato più i colpi da assorbire saranno pesanti. Parlo di costruttori europei perché questa situazione è principalmente europea.
Non è mia intenzione fare polemica, è che per dare del coglione al management del gruppo ktm si deve essere in una posizione di poterlo fare.
Piuttosto, se fallisce ktm, chi si prende Acosta?😄😄
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Originally posted by mito22 View Post
In rilievo? Perchè?
Vista la piega - pessima - che sta prendendo l'automotive in occidente, si potrebbe tenere il computo delle aziende che vanno a 'tane.
Come la Dana di Rovereto, da oggi delocalizzazione in Messico e 400 roveretani a spasso.
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Originally posted by Zolla1 View PostLe azioni di PIERER Mobility AG, società madre di KTM, hanno subito un drastico calo del 87% su base 12 mesi
87% significa che se aveste investito 100mila euro, ora ne avreste forse 13mila.
Se non chiudono... son bravi... ok vendere o svendere il magazzino ma...
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Originally posted by Bruno Rabolini View Post
C'ho un'idea.
Vista la piega - pessima - che sta prendendo l'automotive in occidente, si potrebbe tenere il computo delle aziende che vanno a 'tane.
Come la Dana di Rovereto, da oggi delocalizzazione in Messico e 400 roveretani a spasso.
Eh ma la aziende in italia.. sono abituate ad avere i sindacati che rompono e lo stato che paga... ma tanto avanti non ci vai..
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