Massimo Rivola è stato eletto nelle votazioni che si sono svolte questo lunedì durante la giornata di preparazione dei test collettivi che si svolgeranno martedì al Circuit de Barcelona-Catalunya. Con questa scelta, Rivola sostituirà Stefan Pierer, CEO di KTM, nei prossimi due anni con l’opzione di prolungare l’incarico fino a un totale di quattro anni. Rivola ha firmato con Aprilia in vista della stagione 2019, dopo una lunga esperienza in Formula 1, dove ha lavorato nell’allora Toro Rosso e Ferrari.
La MSMA unisce tutti i marchi che corrono nel campionato, anche se questo non significa che siano sempre allineati. Infatti, negli ultimi tempi non sono mancate le tensioni all’interno dell’organizzazione quando sono stati discussi temi delicati. Uno degli esempi più recenti è la discussione relativa al congelamento dei motori che entrerà in vigore una volta che verranno omologati i propulsori del prossimo anno (2025) e che si estenderà fino alla fine del 2026, poco prima che entreranno in scena i propulsori 850cc nel 2027.
Nonostante il nuovo regolamento tecnico non sia ancora stato presentato, la proposta lascia un ampio margine all’interpretazione della normativa, circostanza che di solito crea conflitti tra i costruttori. Precisamente, Aprilia è stato uno dei marchi più scettici dell’iniziativa. Tra le altre cose, la marca italiana considera un controsenso imporre una restrizione di questo calibro con il pretesto di evitare che si riducano i costi ma, allo stesso tempo, consenta a Yamaha di godere di un livello flessibile di concessioni, sviluppi un motore in configurazione V con la cilindrata attuale (1000cc) se fra meno di due anni passerà a una specifica più piccola (850cc).
Ad ogni modo, i temi trattati nelle riunioni della MSMA devono essere sempre ratificati dalla Grand Prix Commission, che è l’organo di governo del Mondiale, dove sono rappresentati, oltre ai costruttori, anche i membri di Dorna, della FIM e di IRTA.
da motorsport.com
La MSMA unisce tutti i marchi che corrono nel campionato, anche se questo non significa che siano sempre allineati. Infatti, negli ultimi tempi non sono mancate le tensioni all’interno dell’organizzazione quando sono stati discussi temi delicati. Uno degli esempi più recenti è la discussione relativa al congelamento dei motori che entrerà in vigore una volta che verranno omologati i propulsori del prossimo anno (2025) e che si estenderà fino alla fine del 2026, poco prima che entreranno in scena i propulsori 850cc nel 2027.
Nonostante il nuovo regolamento tecnico non sia ancora stato presentato, la proposta lascia un ampio margine all’interpretazione della normativa, circostanza che di solito crea conflitti tra i costruttori. Precisamente, Aprilia è stato uno dei marchi più scettici dell’iniziativa. Tra le altre cose, la marca italiana considera un controsenso imporre una restrizione di questo calibro con il pretesto di evitare che si riducano i costi ma, allo stesso tempo, consenta a Yamaha di godere di un livello flessibile di concessioni, sviluppi un motore in configurazione V con la cilindrata attuale (1000cc) se fra meno di due anni passerà a una specifica più piccola (850cc).
Ad ogni modo, i temi trattati nelle riunioni della MSMA devono essere sempre ratificati dalla Grand Prix Commission, che è l’organo di governo del Mondiale, dove sono rappresentati, oltre ai costruttori, anche i membri di Dorna, della FIM e di IRTA.
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