Il responsabile della Michelin ha spiegato che non è stato facile confrontarsi con lo spostamento dell'ultima gara della MotoGP da Valencia e Barcellona, su una pista che offre poco grip anche in condizioni ottimali. Per questo l'allocazione è stata rivista rispetto al GP di maggio, con anche due soluzioni asimmetriche per l'anteriore.
piero taramasso michelin motogp
Ormai ci siamo, il gran finale della MotoGP è arrivato, ma con un cambio di programma importante. La terribile alluvione che ha colpito Valencia ha reso impossibile correre al Circuito Ricardo Tormo, grande classica di fine anno da tante stagioni, quindi l'ultimo round è stato spostato a Barcellona. Ma questo non vuol dire che non ci sarà un occhio di riguardo per Valencia, visto che la titolazione sarà quella di Gran Premio della Solidarietà, proprio perché servirà anche a raccogliere fondi per gli aiuti alla Comunità Valenciana.
In tutto questo però si va a correre decisamente fuori stagione a Montmeló, che di solito ospita il Motomondiale in primavera (come già avvenuto quest'anno con il GP di Catalogna vinto da Bagnaia), con tutte le incognite del caso su una pista che già di per sé offre un grip piuttosto basso. Un po' di pepe in più per la tappa conclusiva della sfida per il titolo tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia, che si presentano ai nastri di partenza separati da 24 punti, con il madrileno del Prima Pramac Racing che quindi potrebbe anche chiudere i giochi già nella Sprint di sabato.
Se per le squadre, i piloti ed anche per i tifosi che vorranno riempire le tribune questo spostamento ha creato dei problemi di logistica, sono stati decisamente più impegnativi quelli che ha dovuto affrontare la Michelin. L'azienda francese, infatti, ha dovuto rivedere tutti i suoi piani, visto che si tratta di due tracciati che hanno esigenze piuttosto diverse dal punto di vista degli pneumatici, ma soprattutto perché, come detto, il grip del tracciato catalano potrebbe essere un bel rompicapo per l'anteriore se le temperature dovessero essere troppo basse.
"Il cambio di location ha scombussolato parecchio i piani, perché stavamo già producendo le gomme per Valencia e pensavamo di iniziare già a metterci al lavoro per i test del 2025, perché il nostro planning è sempre molto tirato. Per noi il limite era sapere dove avremmo corso entro la domenica di Sepang, quindi già dal lunedì successivo abbiamo potuto cambiare i piani. Grazie alla reattività della nostra equipe ed al nostro sistema di produzione, riusciremo a fare tutto in tempo, anche se le gomme arriveranno a Barcellona proprio all'ultimo momento. Il vantaggio è che essendo in Europa non bisognava organizzare un trasporto aereo, quindi c'era modo di reagire velocemente. Sono situazioni a cui comunque si può reagire una volta nelle stagione. Di più sarebbe molto complicato", ha spiegato il responsabile Piero Taramasso a Motorsport.com.
Tra le altre cose, Barcellona non è mai una pista semplice dal punto di vista delle gomme, anche quando le condizioni climatiche sono favorevoli...
"Barcellona non è il circuito ideale per andare a fare l'ultima gara dell'anno. Il problema, che è noto a tutti, è che si tratta di una pista che offre un grip abbastanza basso a causa del tipo d'asfalto. Inoltre, è un circuito abbastanza asimmetrico a livello di layout, quindi andarci in questo periodo dell'anno, nel quale le temperature sono piuttosto basse, non aiuta il warm-up delle gomme sul lato sinistro. Le due curve più problematiche, infatti, sono la 2 e la 5. Quando fa caldo si riesce a minimizzare la cosa, ma se fa freddo, con così poco grip, non sarà facile".
Alla luce di questo, che tipo di scelte avete fatto per quanto riguarda le gomme anteriori?
"Porteremo quattro specifiche e due di queste saranno asimmetriche, con una mescola più morbida sul lato sinistro. La base dell'allocazione sarà quella del Gran Premio di Catalogna di fine maggio, quindi si tratta di gomme che i piloti conoscono e che sappiamo che funzionano a Barcellona. Abbiamo confermato la soft e la media, eliminando la dura, che non era stata utilizzata da nessuno già in quell'occasione. A queste abbiamo aggiunto, come detto, due gomme asimmetriche. E anche in questo caso possiamo parlare di due soluzioni che potremmo considerare una soft ed una media. Per fare un po' di chiarezza riguardo a come saranno nominate televisivamente, però, la soft sarà l'asimmetrica più morbida, la media sarà la simmetrica più morbida, poi ci saranno due hard, una asimmetrica ed una simmetrica. Sono alternate, perché sono simili a livello di mescole e di rigidità, ma nelle condizioni che ci aspettiamo nel weekend le due asimmetriche sono quelle che dovrebbero funzionare meglio e dare più fiducia ai piloti fin dai primi giri. La gomma anteriore comunque è quella più critica, perché sulla posteriore, bene o male, riesci sempre a mettere della temperatura, facendola un po' spinnare, aumentando la pressione o mettendoci più carico. Per questo abbiamo deciso di portare quattro soluzioni all'anteriore, ma è anche permesso dal regolamento perché questa gara inizialmente non era prevista dal calendario".
da motorsport.com
piero taramasso michelin motogp
Ormai ci siamo, il gran finale della MotoGP è arrivato, ma con un cambio di programma importante. La terribile alluvione che ha colpito Valencia ha reso impossibile correre al Circuito Ricardo Tormo, grande classica di fine anno da tante stagioni, quindi l'ultimo round è stato spostato a Barcellona. Ma questo non vuol dire che non ci sarà un occhio di riguardo per Valencia, visto che la titolazione sarà quella di Gran Premio della Solidarietà, proprio perché servirà anche a raccogliere fondi per gli aiuti alla Comunità Valenciana.
In tutto questo però si va a correre decisamente fuori stagione a Montmeló, che di solito ospita il Motomondiale in primavera (come già avvenuto quest'anno con il GP di Catalogna vinto da Bagnaia), con tutte le incognite del caso su una pista che già di per sé offre un grip piuttosto basso. Un po' di pepe in più per la tappa conclusiva della sfida per il titolo tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia, che si presentano ai nastri di partenza separati da 24 punti, con il madrileno del Prima Pramac Racing che quindi potrebbe anche chiudere i giochi già nella Sprint di sabato.
Se per le squadre, i piloti ed anche per i tifosi che vorranno riempire le tribune questo spostamento ha creato dei problemi di logistica, sono stati decisamente più impegnativi quelli che ha dovuto affrontare la Michelin. L'azienda francese, infatti, ha dovuto rivedere tutti i suoi piani, visto che si tratta di due tracciati che hanno esigenze piuttosto diverse dal punto di vista degli pneumatici, ma soprattutto perché, come detto, il grip del tracciato catalano potrebbe essere un bel rompicapo per l'anteriore se le temperature dovessero essere troppo basse.
"Il cambio di location ha scombussolato parecchio i piani, perché stavamo già producendo le gomme per Valencia e pensavamo di iniziare già a metterci al lavoro per i test del 2025, perché il nostro planning è sempre molto tirato. Per noi il limite era sapere dove avremmo corso entro la domenica di Sepang, quindi già dal lunedì successivo abbiamo potuto cambiare i piani. Grazie alla reattività della nostra equipe ed al nostro sistema di produzione, riusciremo a fare tutto in tempo, anche se le gomme arriveranno a Barcellona proprio all'ultimo momento. Il vantaggio è che essendo in Europa non bisognava organizzare un trasporto aereo, quindi c'era modo di reagire velocemente. Sono situazioni a cui comunque si può reagire una volta nelle stagione. Di più sarebbe molto complicato", ha spiegato il responsabile Piero Taramasso a Motorsport.com.
Tra le altre cose, Barcellona non è mai una pista semplice dal punto di vista delle gomme, anche quando le condizioni climatiche sono favorevoli...
"Barcellona non è il circuito ideale per andare a fare l'ultima gara dell'anno. Il problema, che è noto a tutti, è che si tratta di una pista che offre un grip abbastanza basso a causa del tipo d'asfalto. Inoltre, è un circuito abbastanza asimmetrico a livello di layout, quindi andarci in questo periodo dell'anno, nel quale le temperature sono piuttosto basse, non aiuta il warm-up delle gomme sul lato sinistro. Le due curve più problematiche, infatti, sono la 2 e la 5. Quando fa caldo si riesce a minimizzare la cosa, ma se fa freddo, con così poco grip, non sarà facile".
Alla luce di questo, che tipo di scelte avete fatto per quanto riguarda le gomme anteriori?
"Porteremo quattro specifiche e due di queste saranno asimmetriche, con una mescola più morbida sul lato sinistro. La base dell'allocazione sarà quella del Gran Premio di Catalogna di fine maggio, quindi si tratta di gomme che i piloti conoscono e che sappiamo che funzionano a Barcellona. Abbiamo confermato la soft e la media, eliminando la dura, che non era stata utilizzata da nessuno già in quell'occasione. A queste abbiamo aggiunto, come detto, due gomme asimmetriche. E anche in questo caso possiamo parlare di due soluzioni che potremmo considerare una soft ed una media. Per fare un po' di chiarezza riguardo a come saranno nominate televisivamente, però, la soft sarà l'asimmetrica più morbida, la media sarà la simmetrica più morbida, poi ci saranno due hard, una asimmetrica ed una simmetrica. Sono alternate, perché sono simili a livello di mescole e di rigidità, ma nelle condizioni che ci aspettiamo nel weekend le due asimmetriche sono quelle che dovrebbero funzionare meglio e dare più fiducia ai piloti fin dai primi giri. La gomma anteriore comunque è quella più critica, perché sulla posteriore, bene o male, riesci sempre a mettere della temperatura, facendola un po' spinnare, aumentando la pressione o mettendoci più carico. Per questo abbiamo deciso di portare quattro soluzioni all'anteriore, ma è anche permesso dal regolamento perché questa gara inizialmente non era prevista dal calendario".
da motorsport.com