Fatto... prima della gara...
La scelta di Martin sarebbe stata del resto scontata se dall’altra parte non ci fosse Marquez, uno che, lignaggio e valore di marketing a parte, ha impiegato un niente per adattarsi a una GP23 sulla quale Bezzecchi, il fratello Alex e Di Giannantonio, faticano. Ha provato (e non ha smesso) un pressing importante, Marc, per convincere la Ducati a promuoverlo, forte anche della stima di Gigi Dall’Igna, che un anno fa ha lavorato nell’ombra per agevolare l’operazione Gresini e che ora si trova davanti un puzzle complicatissimo. Ma per quanto Marquez sia ormai completamente ritornato e gli manchi solo la vittoria, la Ducati sa di non poter permettersi di perdere Martin. E, con lui, dopo 20 anni, la Pramac, corteggiata dalla Yamaha. Sciolta la riserva su Martin, ora c’è da convincere Marc che la Pramac (con Férmin Aldeguer) sia la miglior opzione possibile e che il suo trattamento sarà assolutamente identico al team interno, in modo da consentirle di puntare al Mondiale.
da gazzetta.it
La scelta di Martin sarebbe stata del resto scontata se dall’altra parte non ci fosse Marquez, uno che, lignaggio e valore di marketing a parte, ha impiegato un niente per adattarsi a una GP23 sulla quale Bezzecchi, il fratello Alex e Di Giannantonio, faticano. Ha provato (e non ha smesso) un pressing importante, Marc, per convincere la Ducati a promuoverlo, forte anche della stima di Gigi Dall’Igna, che un anno fa ha lavorato nell’ombra per agevolare l’operazione Gresini e che ora si trova davanti un puzzle complicatissimo. Ma per quanto Marquez sia ormai completamente ritornato e gli manchi solo la vittoria, la Ducati sa di non poter permettersi di perdere Martin. E, con lui, dopo 20 anni, la Pramac, corteggiata dalla Yamaha. Sciolta la riserva su Martin, ora c’è da convincere Marc che la Pramac (con Férmin Aldeguer) sia la miglior opzione possibile e che il suo trattamento sarà assolutamente identico al team interno, in modo da consentirle di puntare al Mondiale.
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