I test invernali e l’inizio della nuova stagione MotoGP lasciano presagire che anche il 2024 sarà un anno all’insegna della Ducati. Il produttore emiliano spera di poter fare ancora una volta la differenza in pista contando su una moto fortemente competitiva e una line-up piloti di spiccato livello, soprattutto perché Honda e Yamaha sono indietro e le moto di Aprilia e KTM non sono ancora abbastanza costanti in tutte le condizioni e su tutti i circuiti. Questo punto di partenza dovrebbe consentire a Ducati di superare una delle sfide più grandi a livello aziendale: ridurre la spesa per gli stipendi dei piloti. Nonostante il grande successo in classe regina, la Casa di Borgo Panigale ha un volume di vendite che si aggira sui 60mila modelli l’anno, cifre ben lontane dai brand giapponesi.
Il rinnovo di Pecco Bagnaia (con un ingaggio stimato intorno ai 7 milioni di euro più bonus) spinge a rivedere le cifre degli altri piloti Ducati. Chi incarna al meglio la nuova filosofia Ducati è Fermin Aldeguer. che ha già un pre-contratto con il team Pramac, con uno stipendio massimo di 300.000 euro, a cui si aggiunge un importo dipendente dai risultati. In simili condizioni Jorge Martin potrebbe essere tentato da un’offerta economica migliore proveniente dall’esterno, stesso discorso vale per Marc Marquez. I due spagnoli sapranno sacrificare una parte dei loro introiti pur di restare in sella alla moto più competitiva della MotoGP?
da corsedimoto
Il rinnovo di Pecco Bagnaia (con un ingaggio stimato intorno ai 7 milioni di euro più bonus) spinge a rivedere le cifre degli altri piloti Ducati. Chi incarna al meglio la nuova filosofia Ducati è Fermin Aldeguer. che ha già un pre-contratto con il team Pramac, con uno stipendio massimo di 300.000 euro, a cui si aggiunge un importo dipendente dai risultati. In simili condizioni Jorge Martin potrebbe essere tentato da un’offerta economica migliore proveniente dall’esterno, stesso discorso vale per Marc Marquez. I due spagnoli sapranno sacrificare una parte dei loro introiti pur di restare in sella alla moto più competitiva della MotoGP?
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