Michelin ha sostenuto fermamente i propri pneumatici in seguito alla controversia su Jorge Martin al termine della stagione MotoGP.
Il contendente al titolo Martin ha ottenuto un decimo posto, il minimo della stagione, nella penultima gara della MotoGP del Qatar, attribuendo le sue difficoltà con l'aderenza a una gomma difettosa. La Michelin ha smentito le affermazioni di Martin, affermando che non c'erano problemi con la mescola degli pneumatici assegnatagli.
Piero Taramasso, responsabile motorsport della Michelin, ha espresso preoccupazione per le critiche in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, affermando: "Moltissimo. So che impegno facciamo. Spesso le critiche sono infondate, si sente di complotti, di gomme scadenti date apposta. .. è assurdo. Dare la colpa alle gomme è la scusa più facile. Ma mi dispiace che nessuno si sia accorto dei 36 record, o come in Indonesia, Qatar e Valencia, su asfalto nuovo, le specifiche erano a punto. E' un bel risultato , pochi l'hanno visto."
Rispondendo se ci fosse un problema con il pneumatico Martin in Qatar, Taramasso ha spiegato: "Abbiamo fatto analisi sulle macchine dove sono state costruite, controllato la qualità e i processi di trasporto, la storia della gomma, se fosse stata riscaldata o meno: c'era non ci sono stati problemi costruttivi o qualitativi, questo è sicuro. Una gomma che non funziona, non funziona nel giro di riscaldamento e già dal primo giro ti rende un secondo più lento."
Taramasso ha affrontato la differenza di prestazioni tra lo sprint e il Gran Premio del Qatar, affermando: "I primi 6-7 giri sono decenti. Nel 4° e 7° fa lo stesso tempo di Bagnaia. Sbaglia la partenza, ma recupera tre- quattro posti: se la gomma non funziona non puoi farlo, il resto sono fattori legati alle corse per cui il deterioramento della gomma posteriore, e poi di quella anteriore, alla fine lo ha portato a girare un secondo più lento".
Spiegando l'impatto della nuova regola sulla pressione dei pneumatici, Taramasso ha affermato: "Perché hanno rischiato di più. Sapendo che la prima volta che avrebbero ricevuto un avvertimento, hanno giocato il jolly. Se avessero sempre voluto rispettare i valori, avrebbero potuto farlo". Esso."
Sui potenziali cambiamenti per la stagione MotoGP 2024, Taramasso ha menzionato le discussioni in corso con Dorna, FIM e IRTA, sottolineando la volontà di apportare miglioramenti nel quadro delle normative esistenti.
da bquickly-blogspot
Il contendente al titolo Martin ha ottenuto un decimo posto, il minimo della stagione, nella penultima gara della MotoGP del Qatar, attribuendo le sue difficoltà con l'aderenza a una gomma difettosa. La Michelin ha smentito le affermazioni di Martin, affermando che non c'erano problemi con la mescola degli pneumatici assegnatagli.
Piero Taramasso, responsabile motorsport della Michelin, ha espresso preoccupazione per le critiche in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, affermando: "Moltissimo. So che impegno facciamo. Spesso le critiche sono infondate, si sente di complotti, di gomme scadenti date apposta. .. è assurdo. Dare la colpa alle gomme è la scusa più facile. Ma mi dispiace che nessuno si sia accorto dei 36 record, o come in Indonesia, Qatar e Valencia, su asfalto nuovo, le specifiche erano a punto. E' un bel risultato , pochi l'hanno visto."
Rispondendo se ci fosse un problema con il pneumatico Martin in Qatar, Taramasso ha spiegato: "Abbiamo fatto analisi sulle macchine dove sono state costruite, controllato la qualità e i processi di trasporto, la storia della gomma, se fosse stata riscaldata o meno: c'era non ci sono stati problemi costruttivi o qualitativi, questo è sicuro. Una gomma che non funziona, non funziona nel giro di riscaldamento e già dal primo giro ti rende un secondo più lento."
Taramasso ha affrontato la differenza di prestazioni tra lo sprint e il Gran Premio del Qatar, affermando: "I primi 6-7 giri sono decenti. Nel 4° e 7° fa lo stesso tempo di Bagnaia. Sbaglia la partenza, ma recupera tre- quattro posti: se la gomma non funziona non puoi farlo, il resto sono fattori legati alle corse per cui il deterioramento della gomma posteriore, e poi di quella anteriore, alla fine lo ha portato a girare un secondo più lento".
Spiegando l'impatto della nuova regola sulla pressione dei pneumatici, Taramasso ha affermato: "Perché hanno rischiato di più. Sapendo che la prima volta che avrebbero ricevuto un avvertimento, hanno giocato il jolly. Se avessero sempre voluto rispettare i valori, avrebbero potuto farlo". Esso."
Sui potenziali cambiamenti per la stagione MotoGP 2024, Taramasso ha menzionato le discussioni in corso con Dorna, FIM e IRTA, sottolineando la volontà di apportare miglioramenti nel quadro delle normative esistenti.
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