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Il vostro momento dell'anno
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A parte la vittoria di Valencia, direi la domenica di Jerez col sorpasso all'esterno del tornatino su Martin. Tutto di percorrenza
Lì e al Mugello Peccone era una spanna sopra a tutti. Lo sarebbe stato anche a Barcellona, Michelin permettendo.
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Originally posted by Mino82 View PostA parte la vittoria di Valencia, direi la domenica di Jerez col sorpasso all'esterno del tornatino su Martin. Tutto di percorrenza
Lì e al Mugello Peccone era una spanna sopra a tutti. Lo sarebbe stato anche a Barcellona, Michelin permettendo.
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Beh, passo al mio.
Antefatto
12 Aprile 2019
Con due giorni di ritardo(quasi tre, la notizia arrivò proprio poco prima della mezzanotte) rispetto ai fatti, scopro, con orrore, che un conoscente di un altro forum, poco più grande di me, è morto suicida nel Lodigiano.
Il Sabato passo al funerale. Un buco che non ho mai completamente ricucito, un ricordo indelebile come una cicatrice.
Quel weekend si corse a Austin e quel giovanotto che tanto m'intrigava, Rins, vinse la sua prima. Dopo una caduta del campione in carica, MArquez, che rivinse il Mondiale a fine anno(eufemismo, lo dominò). La gara si disputò la Domenica seguente. Teniamo a mente per bene la data della gara.
Suzuki non vinceva dal 2016 una gara, fu una grandissima festa anche per loro.
14 Aprile 2019
Fu il giorno in cui mi innamorai della Suzuki e tre anni dopo acquistai una Swift, di cui ancor oggi sono fiero possessore, dopo tre anni ad inseguirla e consigliarla.
Passano i giorni, le settimane, i mesi gli anni.
Passa la vita, arrivano pandemie, delusioni, un po' di luce, esperienze negative che si riveleranno, nella gioia più alta, dei semplici incidenti.
Ma la vita, anche nei momenti e negli eventi più lieti, può sempre farti tornare alle antiche ombre.
14 Aprile 2023
4 anni e due giorni dopo, agli albori di quel Venerdì(le 3 di notte circa), si aprì la giornata con una nuova morte che mi lasciò assai sofferente.
Persona anziana, non parente mia diretta, ma lo era diventato.
Una morte agonizzante, in cui alternavo momenti di forza nel guardare oltre e offrire appoggio ad altri di sconforto.
La durezza di quella notizia non mi fermò dal prendermi, quello stesso mattino, una bella soddisfazione personale.
Ma furono, poi, lacrime infernali. Lacrime d'un dolore forte, misto a quella sensazione di impotenza, di fronte al dolore altrui, che mi annichilì come poche altre cose.
Le corse, per un'ultima visita, alla Camera Ardente, la sera del 14. E il funerale, seguito da un pranzo in cui provai a ridere come meglio si poteva, l'indomani mattina.
Ma fu tutto inutile. Tornai a casa verso le 15 di quel giorno, e crollai su me stesso.
Ero solo, ferito e senza aiuti. Non avevo forze.
Ad un tratto in quel pomeriggio ricordai che il Motomondiale correva in Texas.
Vidi che nelle prove, con una bianca Honda privata, Rins sfiorò la pole.
La sera bevvi quasi un litro di vino, unito ad una dose generosa di spaghetti al sugo, mentre guardai la Sprint.
Poi mi coricai. L'indomani mattina ebbi l'intuizione.
Rins avrebbe vinto la sera, con caduta di Bagnaia, l'allora campione del Mondo in carica.
Ricordo di averlo scritto a un amico nel pomeriggio, che disse che mi sbagliavo di brutto.
Andò esattamente così e la bianca Honda di Lucio Cecchinello, dopo lo scivolone del piemontese, prese la scena.
Al secondo posto, come nel 2019, un pilota della famiglia Rossi.
Al seguito di Rins, nel 2019 come nel 2023, una Yamaha ufficiale e una Ducati privata, seppur a ordine invertito.
E anche in questo caso, Rins ha riportato una casa giapponese alla vittoria dopo tantissime Domeniche amare: era dall'ottobre 2021 che una Honda non trionfava!
Ora spero di arrivare, nel 2026, a una bella Honda sportiva, magari una Civic Type R
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