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Quartararo: “Ho chiesto a Yamaha di prendere più rischi”

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    Quartararo: “Ho chiesto a Yamaha di prendere più rischi”



    Storia di Lorenza D'Adderio •2 ora/e

    Il Gran Premio del Giappone rappresenta la gara di casa per Yamaha, che insieme a Honda corre davanti al suo pubblico ma sta vivendo uno dei momenti più complicati della sua storia recente. Il podio conquistato nella gara di domenica scorsa in India contribuisce ad arrivare a Motegi con un po’ di carica, ma non fa pensare positivo in ottica futura. Una serie di coincidenze ha portato El Diablo a conquistare la terza posizione, ma non crede che nella terra del Sol Levante il risultato si possa replicare con facilità.

    “Sara dura ad essere onesto”, esordisce il francese nella conferenza stampa del giovedì di Motegi. Tuttavia, piangersi addosso non serve a nulla per il pilota d’oltralpe, che vuole continuare ad approcciare con la stessa motivazione di sempre: “Penso che dobbiamo iniziare il weekend come sempre, dando del nostro meglio. La cosa più importante per noi sarà conquistare la top 10 venerdì pomeriggio. Il nostro problema è quello, perciò l’obiettivo principale sarà quello di ottenere l’accesso diretto alla Q2”.

    Diversi sono i problemi della M1 attuale, una moto che fatica a crescere e che non sembra fare passi in avanti nonostante le novità portare da Yamaha negli ultimi test. Per Quartararo tutto ciò non basta e sostiene che si debba fare di più. In occasione della gara di casa del marchio, il campione del mondo 2021 ha avuto modo di parlare con i vertici della Casa di Iwata, conversazioni che lo hanno lasciato soddisfatto ma che sono servite, ancora una volta, a scuotere gli uomini Yamaha, a cui il pilota di Nizza ha chiesto reazioni più importanti.

    “Sono le mie conversazioni con Yamaha ogni fine settimana”, spiega Quartararo. “Ieri ho avuto l’occasione di parlare con il Presidente di Yamaha, con il top manager degli ingegneri. Sarà molto importante per loro e per il futuro di prendere molti più rischi di quanto pensino per fare una moto migliore per l’anno prossimo. Sarà fondamentale per il 2024 e anche dopo. Sono molto fiducioso di ciò di cui abbiamo parlato, ma al momento sono solo parole. Ora è arrivato il momento delle reazioni e di vedere come la moto si comporta. Dobbiamo scendere in pista, migliorare ed essere più veloci”.

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    Di tempo per provare e per andare in pista ce ne sarà a sufficienza il prossimo anno. Nei giorni scorsi infatti è stato reso noto il calendario del 2024, che prevede ben 22 gare. Una stagione sempre più lunga, quella della MotoGP, che rischia di diventare decisamente troppo impegnativa per piloti e squadre. Considerato il nuovo format, che comprende la Sprint, i piloti non nascondono un po’ di preoccupazione. Quartararo non è esente da ciò.

    “Dal mio punto di vista, credo che questo sia il limite”, sostiene riferendosi alle gare in calendario. “Il problema non sono i 22 weekend, ma le 44 gare. Mentalmente e fisicamente, il fine settimana è totalmente diverso, si possono vedere quanti infortuni ci sono. Sei al limite già dal venerdì, inizi a spingere e andare al limite nelle FP1 e nelle FP2 da quest’anno. Ma non è nemmeno il calendario ad essere un problema, è il programma del weekend che abbiamo che è sempre al limite. Penso che oltre le 22 gare non sia possibile andare perché qui fisicamente è totalmente diverso dalla F1. Gli ingaggi? Non è un aspetto che mi compete”.

    Ciò che però non ritiene debba cambiare è la collocazione in calendario del Gran Premio dell’India. Il grande caldo di cui molti si sono lamentati non è stato così eccessivo per Quartararo: “In India è stato molto caldo, ma non così tanto. È stato molto caldo e impegnativo per il motore, sicuramente. Ma dobbiamo prepararci ed essere pronti. Non penso che sia stato negativo, ma ovviamente si perde tanto peso, che di fatto è acqua. Ma non credo che spostare l’India in un altro momento dell’anno sia la soluzione”.

    MotoGP | Quartararo: “Ho chiesto a Yamaha di prendere più rischi” (msn.com)



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