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Il paddock della MotoGP è attualmente in fermento con voci che suggeriscono che il sei volte campione della classe regina Marc Marquez sta per abbandonare il suo contratto con la Repsol Honda alla fine della stagione 2023 e unirsi invece alla squadra satellite Ducati Gresini, guidando una moto vecchia di un anno insieme a suo fratello. Alex come un modo per sfuggire al suo attuale incubo in HRC.
Quelle storie provengono anche da giornalisti rispettabili. Ma ci sono troppe voci che non quadrano per convincermi che Marquez andrà da nessuna parte la prossima stagione.
Innanzitutto Marquez ha, come ricorda più volte ai media interrogati sul suo futuro, un contratto per il prossimo anno con la Honda. Non è nemmeno un contratto qualsiasi. Presumibilmente la MotoGP moderna più redditizia di sempre dal punto di vista finanziario – con un margine piuttosto consistente – si dice che il trentenne stia portando a casa qualcosa nell'ordine di 25 milioni di euro a stagione come parte del prolungamento di quattro anni firmato nel 2019.
Con quel tipo di stipendio arrivano anche alcune grosse clausole - e se si deve credere alle speculazioni, andarsene con un anno di tempo probabilmente gli costerà una commissione di uscita anticipata di 5 milioni di euro in aggiunta allo stipendio dichiarato del suo anno di stipendio, in cambio di quello che sarebbe molto probabilmente sarà una stagione 2024 spesa essenzialmente a titolo gratuito, dato che Gresini non ha assolutamente le risorse finanziarie per avvicinarsi anche solo a un decimo degli attuali guadagni dichiarati da Marquez.
La Honda, ad essere onesti, ha fatto qualche rumore per non ostacolare nessun pilota che non vuole essere lì. Ma Marquez rappresenta la sua gallina dalle uova d'oro, è l'unica cosa che genera titoli per la Honda, e la sua unica possibilità di successo a breve e medio termine, salvo un piccolo miracolo.
Alcuni hanno invece suggerito che, mentre Marquez non può semplicemente raggiungere un accordo con la fabbrica, può partire per una squadra satellite – una clausola che, se esiste e viene attivata, dovrebbe comportare lo sgombero dell'ufficio legale della Honda data l'assoluta sarebbe stata un'opportunità stupida.
C'è un motivo per cui stiamo parlando di Marquez che andrà a Gresini su una moto satellite vecchia di un anno, però: perché un'altra forte voce (da fonti attendibili) suggerisce che mentre la squadra potrebbe essere interessata a Marquez, il senior management Ducati non lo è.
Non è un segreto che la Casa, guidata dal direttore generale Gigi Dall'Igna, non abbia avuto intenzione di portare lo spagnolo nell'ovile in precedenza. E considerando che ha vinto titoli senza di lui e ha una schiera di talenti italiani nostrani per il futuro, è difficile vedere come le cose siano cambiate sostanzialmente negli ultimi tempi.
Se la Ducati fosse davvero interessata a ingaggiarlo, allora sicuramente le speculazioni non sarebbero incentrate su Gresini ma piuttosto sulla squadra satellite di primo livello della Ducati, Pramac, che ha ancora un posto libero per il prossimo anno – uno che non darebbe a Marquez nemmeno un anno. -vecchia bici ma una macchina con specifiche 2024 fresca di fabbrica per il prossimo anno.
Prendiamo la risposta del direttore sportivo della Ducati, Paolo Ciabatti, quando MotoGP.com gli ha chiesto venerdì. “Credo che dovresti porre la domanda a Gresini e a Marquez” ha deviato. “Per quanto ne sappiamo Marquez ha un contratto con la Honda per il prossimo anno. E… sai, Ducati ha già spiegato qual è la nostra strategia per i piloti.
“Ovviamente in questo paddock non si può mai dire mai, questo lo abbiamo imparato, ma non posso aggiungere altro”.
Difficilmente l’approvazione più squillante, dato il riferimento alla “strategia per i piloti”, si riferisce sicuramente al già citato recente approccio della Ducati alla vittoria con talenti nostrani.
La direzione futura del viaggio per il team ufficiale Ducati è relativamente sicura, con nomi come Pecco Bagnaia, Enea Bastianini, Jorge Martin e Marco Bezzecchi, tutti comprovati vincitori della Ducati e tutti probabilmente in rosso in futuro, il che significa che c'è poco desiderio per Marquez di essere incastrato.
Ciò significa che, anche se dovesse unirsi nel 2024, è probabile che si tratterà di un contratto di un anno, dopo il quale Marquez andrebbe a comprare un altro giro ufficiale per il 2025, con KTM il candidato più probabile dato il suo desiderio di espandere la sua presenza sulla griglia . è ben noto.
Anche la Ducati lo sa, il che significa che non apprezzerà esattamente l'opportunità di lasciare che Marquez si impossessi di un carico di segreti commerciali solo per passare ad un rivale stretto l'anno successivo.
Marquez, a dire il vero, è stato impegnato a soffiare sul fuoco di tutto questo discorso sul suo cambio di squadra, con post sui social media e indizi criptici sui media progettati per assicurarsi che le persone continuassero a indovinare.
Dato, tuttavia, che finora in questo fine settimana tutta l'attenzione a Misano è stata concentrata su di lui e su nessuno dei suoi rivali, è del tutto possibile che un abile manipolatore dei media si stia semplicemente divertendo e assicurando molti titoli sui giornali su di lui in un momento in cui forse sta attraversando il periodo più secco di attenzione mediatica di tutta la sua carriera in MotoGP.
Naturalmente, tutte queste informazioni non sono esattamente un segreto - e se i giornalisti del paddock lo hanno sentito, allora potete essere certi che lo ha fatto anche il capo della Honda, Alberto Puig, soprattutto considerando il suo doppio ruolo di figura senior presso l'organizzatore del campionato Dorna ( altro gruppo che non vuole assolutamente che Marquez lasci la Honda).
Con Puig ben consapevole di quello che sta succedendo, significa almeno che scopriremo lunedì mattina cosa sta succedendo con il futuro di Marquez in MotoGP – perché potete stare certi che se dicesse alla Honda che se ne andrà, allora non ci saranno possibilità che possa partecipare ai test post-gara sul prototipo 2024 RC213V che lo aspetterà nel retro del garage ufficiale Honda.
da the--race
Quelle storie provengono anche da giornalisti rispettabili. Ma ci sono troppe voci che non quadrano per convincermi che Marquez andrà da nessuna parte la prossima stagione.
Innanzitutto Marquez ha, come ricorda più volte ai media interrogati sul suo futuro, un contratto per il prossimo anno con la Honda. Non è nemmeno un contratto qualsiasi. Presumibilmente la MotoGP moderna più redditizia di sempre dal punto di vista finanziario – con un margine piuttosto consistente – si dice che il trentenne stia portando a casa qualcosa nell'ordine di 25 milioni di euro a stagione come parte del prolungamento di quattro anni firmato nel 2019.
Con quel tipo di stipendio arrivano anche alcune grosse clausole - e se si deve credere alle speculazioni, andarsene con un anno di tempo probabilmente gli costerà una commissione di uscita anticipata di 5 milioni di euro in aggiunta allo stipendio dichiarato del suo anno di stipendio, in cambio di quello che sarebbe molto probabilmente sarà una stagione 2024 spesa essenzialmente a titolo gratuito, dato che Gresini non ha assolutamente le risorse finanziarie per avvicinarsi anche solo a un decimo degli attuali guadagni dichiarati da Marquez.
La Honda, ad essere onesti, ha fatto qualche rumore per non ostacolare nessun pilota che non vuole essere lì. Ma Marquez rappresenta la sua gallina dalle uova d'oro, è l'unica cosa che genera titoli per la Honda, e la sua unica possibilità di successo a breve e medio termine, salvo un piccolo miracolo.
Alcuni hanno invece suggerito che, mentre Marquez non può semplicemente raggiungere un accordo con la fabbrica, può partire per una squadra satellite – una clausola che, se esiste e viene attivata, dovrebbe comportare lo sgombero dell'ufficio legale della Honda data l'assoluta sarebbe stata un'opportunità stupida.
C'è un motivo per cui stiamo parlando di Marquez che andrà a Gresini su una moto satellite vecchia di un anno, però: perché un'altra forte voce (da fonti attendibili) suggerisce che mentre la squadra potrebbe essere interessata a Marquez, il senior management Ducati non lo è.
Non è un segreto che la Casa, guidata dal direttore generale Gigi Dall'Igna, non abbia avuto intenzione di portare lo spagnolo nell'ovile in precedenza. E considerando che ha vinto titoli senza di lui e ha una schiera di talenti italiani nostrani per il futuro, è difficile vedere come le cose siano cambiate sostanzialmente negli ultimi tempi.
Se la Ducati fosse davvero interessata a ingaggiarlo, allora sicuramente le speculazioni non sarebbero incentrate su Gresini ma piuttosto sulla squadra satellite di primo livello della Ducati, Pramac, che ha ancora un posto libero per il prossimo anno – uno che non darebbe a Marquez nemmeno un anno. -vecchia bici ma una macchina con specifiche 2024 fresca di fabbrica per il prossimo anno.
Prendiamo la risposta del direttore sportivo della Ducati, Paolo Ciabatti, quando MotoGP.com gli ha chiesto venerdì. “Credo che dovresti porre la domanda a Gresini e a Marquez” ha deviato. “Per quanto ne sappiamo Marquez ha un contratto con la Honda per il prossimo anno. E… sai, Ducati ha già spiegato qual è la nostra strategia per i piloti.
“Ovviamente in questo paddock non si può mai dire mai, questo lo abbiamo imparato, ma non posso aggiungere altro”.
Difficilmente l’approvazione più squillante, dato il riferimento alla “strategia per i piloti”, si riferisce sicuramente al già citato recente approccio della Ducati alla vittoria con talenti nostrani.
La direzione futura del viaggio per il team ufficiale Ducati è relativamente sicura, con nomi come Pecco Bagnaia, Enea Bastianini, Jorge Martin e Marco Bezzecchi, tutti comprovati vincitori della Ducati e tutti probabilmente in rosso in futuro, il che significa che c'è poco desiderio per Marquez di essere incastrato.
Ciò significa che, anche se dovesse unirsi nel 2024, è probabile che si tratterà di un contratto di un anno, dopo il quale Marquez andrebbe a comprare un altro giro ufficiale per il 2025, con KTM il candidato più probabile dato il suo desiderio di espandere la sua presenza sulla griglia . è ben noto.
Anche la Ducati lo sa, il che significa che non apprezzerà esattamente l'opportunità di lasciare che Marquez si impossessi di un carico di segreti commerciali solo per passare ad un rivale stretto l'anno successivo.
Marquez, a dire il vero, è stato impegnato a soffiare sul fuoco di tutto questo discorso sul suo cambio di squadra, con post sui social media e indizi criptici sui media progettati per assicurarsi che le persone continuassero a indovinare.
Dato, tuttavia, che finora in questo fine settimana tutta l'attenzione a Misano è stata concentrata su di lui e su nessuno dei suoi rivali, è del tutto possibile che un abile manipolatore dei media si stia semplicemente divertendo e assicurando molti titoli sui giornali su di lui in un momento in cui forse sta attraversando il periodo più secco di attenzione mediatica di tutta la sua carriera in MotoGP.
Naturalmente, tutte queste informazioni non sono esattamente un segreto - e se i giornalisti del paddock lo hanno sentito, allora potete essere certi che lo ha fatto anche il capo della Honda, Alberto Puig, soprattutto considerando il suo doppio ruolo di figura senior presso l'organizzatore del campionato Dorna ( altro gruppo che non vuole assolutamente che Marquez lasci la Honda).
Con Puig ben consapevole di quello che sta succedendo, significa almeno che scopriremo lunedì mattina cosa sta succedendo con il futuro di Marquez in MotoGP – perché potete stare certi che se dicesse alla Honda che se ne andrà, allora non ci saranno possibilità che possa partecipare ai test post-gara sul prototipo 2024 RC213V che lo aspetterà nel retro del garage ufficiale Honda.
da the--race