“La parte davvero più difficile è tornare in sella e andare avanti perché va bene, la cosa buona è che ho visto che si stava muovendo. Ho avuto paura di avergli tagliato una gamba o le gambe. Non sapevo cosa avevo colpito bene, mi sono voltato per assicurarmi che stava bene.
Almeno non l'ho colpito in un punto più delicato, capite cosa intendo. Alla fine è il peggior incubo di ogni pilota, vedere qualcuno lì è spaventoso, ma essere quello che lo colpisce si sente ancora più in colpa a dire il vero e sono davvero felice che stia bene. Sono andato a vedere al centro medico come stava, onestamente quando sono entrato non mi aspettavo di vederlo così rilassato, devo essere sincero, sembrava a posto quindi per fortuna è andata bene”.
da motosprint
Almeno non l'ho colpito in un punto più delicato, capite cosa intendo. Alla fine è il peggior incubo di ogni pilota, vedere qualcuno lì è spaventoso, ma essere quello che lo colpisce si sente ancora più in colpa a dire il vero e sono davvero felice che stia bene. Sono andato a vedere al centro medico come stava, onestamente quando sono entrato non mi aspettavo di vederlo così rilassato, devo essere sincero, sembrava a posto quindi per fortuna è andata bene”.
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