La moto naked dopo il contatto con Luca Marini, l’ultimo posto in qualifica e poi due gare difficili ma, almeno in quella di domenica, alcuni aspetti positivi.
Fabio Quartararo ha parlato dopo Silverstone in cui ha concluso la Sprint al 21esimo posto e la gara al 15esimo.
"Abbiamo iniziato con una moto che non conoscevamo davvero e per me è stato fantastico provare qualcosa sulla moto. E questo è tutto. Penso che sia interessante per la squadra, abbiamo delle ottime informazioni. Partire da ultimo e raggiungere la settima posizione è stato fantastico, quindi è stata una buona esperienza. È stato bello fare chilometri con la nuova carenatura e vedere come funziona. Ma sorpassare è ancora difficile per noi. Stavo cercando di sorpassare, ma quando sei così al limite, succede il contatto. Ho avuto un contatto con Luca e si è staccato il cupolino".
Sulla gara...
“È stata una bella gara, soprattutto rispetto a sabato. Abbiamo provato una nuova carenatura, una nuova forcella e una diversa configurazione al posteriore. Ho corso con una moto che non avevo mai guidato prima. Questa è stata un'ottima pista per provare qualcosa del genere nella carenatura, perché ci sono molti cambi di direzione"
Sulle difficoltà...
"Nei primi sei o sette giri è andato tutto bene, poi è successo quello che è successo. È stata dura perché riuscire a sorpassare qualcuno in condizioni miste e farsi prendere in rettilineo è sempre frustrante, ma è stato il massimo che potessi fare”
Sul contatto con Marini…
“Non è stato un errore, purtroppo corriamo così al limite che a volte bisogna provare tutto. È successo anche a Marc, ma purtroppo oggi in quel contatto ho perso parte della carena, queste cose possono succedere”
Sulla M1...
“Quando il grip in pista non è dei migliori, la Yamaha fa davvero fatica. Penso che Aleix abbia fatto il miglior giro in 2.00, ma l'anno scorso eravamo più veloci, quindi oggi il grip era decisamente peggiore. In questo aspetto perdiamo ancora troppo”
Sulle modifiche fatte alla M1...
“Abbiamo fatto molti cambi, ma la sensazione generale è che non sia migliorata molto. Forse la carenatura è ciò che ha fatto la differenza più grande. Penso che la terremo nella speranza che l'accelerazione migliori. Quello che è chiaro a tutti è che la priorità assoluta resta il motore. La nostra velocità non è molto diversa da quella dei nostri rivali, ma oggi in pista la situazione era abbastanza chiara. Con l'aerodinamica la differenza è gigantesca. Il motore è la base per tutta la stagione, poi puoi lavorare e aggiungere l'aerodinamica, la ciclistica, lo scarico, ma è la base che conta di più”
In collaborazione con Moto.it
Titolo abbreviato perché superava gli 85 caratteri.
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