Marco Lucchinelli si schiera apertamente dalla parte di Marc Marquez e biasima gli haters. "Serve rispetto - ha detto il campione del mondo della classe 500 del 1981, come si legge su MOW -: il ragazzo merita rispetto, perché ha davvero gli attributi. C’è stato un periodo in cui i tifosi della MotoGP si sono comportati come quelli del calcio, con scene a dir poco inaccettabili nei confronti proprio di Marquez, ma quello è un campione vero. Non una volta sola, ma otto volte. Bisogna portargli rispetto. Soprattutto alla luce del fatto che tutti gli altri che guidano la sua moto sono in ospedale. Il problema è la moto, Honda ha le sue grosse responsabilità".
"Adesso per lui è come quando io andai dalla Honda alla Cagiva - ha aggiunto il ligure -. E’ demoralizzato, ma dentro sente di essere ancora forte, lui è consapevole di essere ancora forte: Marquez è uno che ha vinto con un braccio girato dall’altra parte, ragazzi, ma di che stiamo parlando? E’ uno che m’è sempre piaciuto, anche quando c’era Valentino: non si lamenta mai dei suoi problemi o altro. Anche sulle scie non ha mai detto niente, le sfrutta come le sfruttano tutti: le scie ci sono sempre state. Marc Marquez vincerà di nuovo, se cambia moto vincerà ancora".
"Togliessero i controlli elettronici - la conclusione di Lucchinelli -. Ormai non emergono più nemmeno i punti di forza dei piloti con l’elettronica. Prendiamo l’abbassatore, ad esempio, prima c’erano i piloti che erano forti in partenza e potevano puntare su quello, adesso con l’abbassatore sono forti tutti in partenza. E poi le moto oggi vanno troppo veloci. A 370 km/h se succede qualcosa in fondo al rettilineo del Mugello ti ritrovi a Imola".
Marco Lucchinelli si schiera dalla parte di Marc Marquez (msn.com)
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